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Covid-19: come il nuovo Dcpm in arrivo cambierà la quarantena

Quarantena

No a nuovo lockdown generale, ma in arrivo stretta sulla movida, stop a partite di calcetto, limiti alle feste private, niente vendita di alcolici dopo le 22 e divieto di sosta davanti a bar e ristoranti. Nel nuovo Dpcm in arrivo cambiano anche il protocollo su quarantena e tamponi

Tra stasera e domani verrà firmato il Dpcm con le nuove misure anti-Covid che dovrebbe entrare il vigore dal 15 ottobre. Il governo non sta prendendo in considerazioni nuovi lockdown generali ma l’aumento dei casi porterà sicuramente a nuove restrizioni tra cui chiusura di bar e ristoranti alle 24, stop della vendita di alcolici dopo le 22, massimo 30 invitati ai banchetti e nuovo protocollo in caso di quarantena. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha precisato che le norme in arrivo sono nazionali e le Regioni potranno agire solo su norme più restrittive.

COME FUNZIONERÀ LA NUOVA QUARANTENA

Il protocollo dovrebbe prevedere 10 giorni di quarantena e un tampone molecolare. Se l’esito è positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale dovrà sottoporsi nuovamente al test. In caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone. Anche in caso di positività sarà comunque libero: studi internazionali affermano che dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare.

TAMPONI MOLECOLARI E ANTIGENICI PER I CONTATTI

Il Cts ha preso in considerazione la possibilità di autorizzare tamponi molecolari e antigenici per i ‘contatti’. Tali test potrebbero essere realizzati dai medici di famiglia e dai pediatri.

FINE DELLA QUARANTENA CON UN SOLO TAMPONE NEGATIVO

Non sarà più necessario il doppio tampone negativo per confermare la fine della quarantena. Ne basterà quindi solo uno e la quarantena passa da 14 a 10 giorni. Una delle misure approvate dal Cts prevede che gli asintomatici che non riescono a negativizzarsi dopo 21 giorni avranno comunque concluso la quarantena.

IL VACCINO SECONDO DI MAIO

Intanto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha garantito che “grazie all’accordo con Oxford University, entro fine anno l’Italia avrà le prime dosi del vaccino e dall’inizio dell’anno prossimo inizieranno le vaccinazioni”.

STRETTA A FESTE E MOVIDA

Il governo sembra intenzionato a imporre limitazioni su feste private, introducendo l’obbligo di massimo 30 partecipanti a cerimonie e riunioni come nel caso di matrimoni e battesimi. Limitazioni in arrivo anche per la movida: chiusura anticipata di tutti i locali alle 24, niente vendita di alcolici dopo le 22, divieto di assembramento davanti a bar e ristoranti dalle 21.

MASCHERINE TRA NON CONVIVENTI

L’esecutivo intende insistere con una campagna di forte raccomandazione a favore dell’uso delle mascherine per i non conviventi, anche all’interno delle case. Secondo il ministro Speranza, infatti, il 75% dei contagi avviene nelle relazioni familiari.

SMART WORKING

Il governo starebbe valutando l’ipotesi di incentivare il ricorso allo smart working per la pubblica amministrazione, portandolo al 70%.

EVENTI PUBBLICI

Dovrebbe essere poi confermata la limitazione alle presenze nei congressi e nelle manifestazioni pubbliche al chiuso (massimo 1000 persone all’aperto, se consentito dalle condizioni). Possibile deroga per alcuni teatri, come la Scala di Milano o il San Carlo di Napoli, con percentuale su capienza rispetto al numero già indicato di massimo 200 spettatori.

LA DIFFERENZA TRA SPORT E ATTIVITÀ MOTORIA

Il Viminale ha precisato che è esentato dall’obbligo di indossare la mascherina all’aperto solo chi fa sport (jogging, footing), mentre chi svolge “attività motoria”, come nel caso della passeggiata, deve indossarla.

STOP AGLI SPORT DI CONTATTO

Sarebbe previsto anche uno stop degli sport amatoriali che prevedano un contatto, come il calcetto. Lo stesso ministro Speranza ha annunciato interventi sugli sport dove non è possibile usare mascherine o mantenere le distanze.

LE PAROLE DI CONTE

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha ricordato che la pandemia è ancora in corso e che la curva epidemiologica proprio in questi ultimi giorni sta segnando un innalzamento dei contagi, per questo “dobbiamo mantenere altissima la soglia dell’attenzione e continuare a essere rigorosi nei nostri comportamenti. Non possiamo abbassare la guardia e abbandonarci alla tentazione di allentare l’impegno per contrastare il Covid. Dobbiamo continuare a mantenere solida la convinzione che è impossibile tutelare il motore della nostra economia senza prima salvaguardare la salute e la sicurezza dei cittadini”.

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