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Crisi, Renzi: si chiude esperienza governo Conte

Renzi Crisi

Cosa ha detto in conferenza stampa Matteo Renzi dichiarando di abbandonare il governo Conte: “annunciamo dimissioni delle ministre”. Sullo sbocco della crisi dovrà decidere il premier

Renzi, prima della conferenza stampa, aveva annunciato le dimissioni delle Ministre del suo partito Italia Viva (Iv): la titolare del dicastero dell’Agricoltura, Teresa Bellanova e quella alle Pari opportunità, Elena Bonetti. Stesso discorso per il Sottosegretario al ministero degli Affari esteri, Ivan Scalfarotto.

Ieri notte il Consiglio dei Ministri ha approvato il Recovery Plan senza l’appoggio delle due ministre di Italia Viva, per via dell’assenza del Mes.

Oggi Conte è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza, a fronte dell’allarmante situazione causata dalla pandemia.

Il presidente del Consiglio parlando della crisi di governo ha detto: “Il Paese non la capirebbe. Avanti solo col sostegno di tutta la maggioranza”, altrimenti in caso di crisi “sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con Iv”.

Matteo Renzi ha così convocato la conferenza stampa delle 17.30 alla Camera che certifica l’addio del suo partito al governo.

COSA HA DETTO RENZI IN CONFERENZA STAMPA

“Come Italia Viva abbiamo convocato questa conferenza stampa per fare il punto sulla situazione politica del Paese e per annunciare le dimissioni di Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto”.

“Crisi aperta da mesi, non da Iv. Una certa narrazione a senso unico dice: come si fa ad aprire una crisi durante una pandemia? Noi non vogliamo aprire la crisi. Siamo talmente liberi che ci dimettiamo. La democrazia o è sempre o non è. Perché chi pretende di fermare il gioco democratico in nome della pandemia, non sta bloccando la pandemia, ma sta bloccando la libertà”.

“Confermo estrema fiducia in Mattarella”.

“Abbiamo chiesto di risolvere problemi, facciamo politica non populismo”.

“Bisogna affrontare i tre punti cardine che le Ministre hanno inviato al Presidente del Consiglio”.

  1. “Metodo, abbiamo fatto nascere questo governo contro Salvini per non dargli i pieni poteri che non consentiremo a nessuno di avere. Utilizzo ridondante delle dirette a reti unificate, utilizzo discutibile su delega servizi segreti, timidezza con cui sono state condannate manifestazioni di Washington. Chiediamo di rispettare le forme democratiche”.
  2. “Merito, stiamo vivendo una drammatica emergenza ma non può essere l’unico elemento che tiene in vita governo. Bisogna pensare a giovani, occupazione, riaprire scuole, avere una strategia unitaria su politiche industriali”.
  3. “Recovery Plan, abbiamo fatto grande battaglia, prima eravamo pierini poi avevamo ragione. Penso all’impianto giustizia, alle proposte su turismo, patent box. Meno bonus, più investimenti”.

“Grande problema, non prendere Mes che sono più fondi per la sanità. Se siamo in emergenza si prendono più soldi. Irresponsabile è chi porta le proprie ideologie contro la realtà non chi porta proposte”.

“Voteremo scostamento bilancio, misure anti Covid e ristori”.

“Se c’è una crisi politica si affronta in sedi istituzionali non nei post su Facebook”.

Alla domanda “La presenza di Conte era pregiudiziale?”, Renzi ha risposto: “Non abbiamo nessuna pregiudiziale, né sui nomi né sulle formule, non faremo mai i ribaltoni e non daremo mai vita a un governo con le forze sovraniste e antieuropeiste. Siamo pronti a discutere di tutto, di un governo istituzionale, di uno con la stessa forma di maggioranza, di andare all’opposizione.

“Un nuovo governo Conte? Non abbiamo veti su nessuno, né pregiudizi su alcuno. Andare in parlamento non è una concessione ma un elemento fondamentale. Se vorrà venire, ci troverà in parlamento. A lui la scelta. Ma come non c’è alcun veto o pregiudizio da parte nostra, sia chiaro che sia per questa maggioranza che per una eventuale forma diversa non c’è un solo nome per palazzo Chigi. Chi dice ‘o tizio o voto’ è irresponsabile”.

“Sul futuro del governo tocca a Conte decidere. Non credo al voto perché ci sono le condizioni per non andare al voto. Si vota nel 2023”.

“La politica è fare le cose non ottenere like o far salire l’indice di simpatia che equivale a populismo”.

“Siamo orgogliosamente costruttori, vogliamo vedere il progetto. L’appello di Mattarella è stato uno dei più belli mai fatti ma costruire, lo sanno bene chi crede nella logica di grandi costruttori di cattedrali, non si fa sulla sabbia. Bisogna chiarire cosa si fa, non è che ogni volta ci si rimette in gioco. Se invece non è chiaro dove vogliamo arrivare non c’è alcuna costruzione possibile. Prima di costruire vogliamo vedere il progetto”.

“Sono stati messi i soldi sul bonus Cashback, si poteva pensare ai posti di lavoro”

“Se c’è apertura politica si misura in Parlamento, non è questione di perdere la faccia. Io non voglio perdere l’opportunità, non la faccia”.

I TWEET

La risposta di Bellanova a Orlando:

“Grave errore? Assolutamente no. In queste settimane gli organi di informazione hanno scritto che non si può avere la crisi durante l’emergenza. Noi semplicemente ci siamo assunti la responsabilità di chiuderla questa crisi”.

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