skip to Main Content

Crolla anche Credit Suisse e crescono i timori : le prime pagine

Putin

Il crollo di Credit Suisse, le parole di Meloni e Schlein alla Camera, la guerriglia urbana scatenata a Napoli dai tifosi dell’Eintracht Francoforte, le tensioni tra Russia e Usa. La rassegna stampa

CORRIERE DALLA SERA

“Crolla Credit Suisse, Borse a picco” apre il maggiore quotidiano nazionale. “I mercati europei bruciano 355 miliardi. Piazza Affari, la peggiore, chiude a -4,6%”, si legge nel sotttotitolo.

Tema che torna anche nel fondo (“Le colpe sono note”). “Paradossalmente le crisi che abbiamo vissuto negli ultimi 15 anni avrebbe dovuto insegnare molto a chi queste situazioni doveva controllare”, si legge nel sottotitolo.

Nel fondo spicca l’argomento dell’intervento della Premier al question time (“Meloni: no al Mes e salario minimo. L’attacco di Schlein”).

Nel taglio alto spazio alla geopolitica (“Sfida sul drone, gli Usa a Mosca: «Continueremo con i nostri voli»”).

A centro pagina troviamo invece la notizia della guerriglia a Napoli iniziata dai tifosi della squadra di calcio dell’Eintracht Francoforte. “Scontri con gli ultrà tedeschi. Guerriglia urbana a Napoli”, si legge nel sottotitolo.

LA REPUBBLICA

“Valanga svizzera sui mercati” apre il quotidiano Gedi, riprendendo la notizia del crollo della banca Credit Suisse.

“Fisco, Landini contro il governo. Gare del Pnrr, il 70% senza quote per done e giovani”, si legge nel taglio alto.

Tema che torna anche nel fondo, intitolato “Quel mito andato in pezzi”. La Credit Suisse è “l’anello più debole nel più solido dei Paesi”, scrive Francesco Manacorda.

A centro pagina spiccano le fotografie di Giorgia Meloni e Elly Schlein a confronto, che accompagnano il pezzo intitolato “Meloni-Schlein, duello in aula sul salario minimo e diritti”.

Nel taglio basso troviamo la guerriglia scoppiata a Napoli provocata dai tifosi dell’Eintracht (“Tifosi tedeschi devastano Napoli, un’altra débacle di Piantedosi”).

In spalla spazio alle inchieste. “Sotto la lente dell’antimafia il tesoro iniziale di Berlusconi”, titola Lirio Abbate.

“Così è stato truffato l’uomo del Papa. Le carte vaticane sul palazzo inglese”, scrive Iacopo Scaramuzzi subito sotto.

LA STAMPA

“Crac Credit Suisse, banche contro Lagarde” apre il quotidiano torinese. “Patuelli, presidente dell’Abi: «La speculazione ci attacca, alzare ancora i tassi ci indebolisce»”, si legge nel sottotitolo.

Il crollo della banca svizzera è il protagonista del fondo. “Ora il vero rischio è la crisi di fiducia” è il commento di Stefano Lepri.

Subito sotto troviamo il retroscena sul crac di Credit Suisse (“A Zurigo tra scandali, veleni e conti nascosti”).

Nel taglio alto spicca il confronto tra Elly Schlein e Giorgia Meloni alla Camera (“Schlein a Meloni: «Siete incapaci e insensibili»”).

A centro pagina spazio alla devastazione provocata dai tifosi dell’Eintracht a Napoli (“Guerriglia ultrà a Napoli”).

“Il fenomeno migratorio rischia di rivelarsi un boccone indigeribile per la nostra democrazia”, scrive Giovanni Orsina nel fondo.

Nella stessa sezione spicca l’intervista a Zarifa Ghafari, sindaco di Maidan Shahr, capitale della provincia di Wardak, in Afghanistan (“Ghafari: «L’Occidente non ha capito Kabul»”).

IL  SOLE 24 ORE

“Crisi bancaria, il Credit Suisse affonda. Un’altra giornata shock per le Borse” apre il quotidiano di Confindustria.

Nel fondo spiccano le parole della Premier Meloni durante il question time alla Camera (“Meloni: «No al salario minimo, taglieremo le tasse sul lavoro. L’Italia non accederà al Mes»”).

Subito sotto troviamo il tema della riforma del fisco (“Fisco, niente sanzioni pennali per l’evasione di necessità”).

A centro pagina spicca la fotografia dei danni della siccità in Argentina, sprofondata in una importante crisi economica (“Argentina ko per la siccità, allarme mondiale per la soia”).

Tante le notizie in spalla, dal decreto legge che prevede la costruzione del Ponte di Messina (“Ponte di Messina, riparte l’iter: progetto esecutivo entro luglio 2024”) al piano Terna (“Terna, piano decennale da 21 miliardi di euro”), passando per l’intervista a Diego Della valle (“«Un manifesto per l’impresa solidale»” e la geopolitica (“I nuovi confini dei semiconduttori”).

IL FOGLIO

“Non condivido l’omogenitorialità e mi rassegno con perseveranza nelle cose in cui credo, ma senza sacrificare la loro realtà. Soffrendo un po’”, apre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa. “Credo che l’omogenitorialità, di cui so nulla e quel poco dai giornali, sia uno sfregio di cultura e di senso a criteri di vita ai quali tengo come pegno di una civilizzazione fondata sulla diversità e l’eguaglianza tra uomo e donna”, scrive Giuliano Ferrara.

“I fantasmi della Premier”, è il secondo titolo in evidenza. “Il primo question time di Meloni mostra una premier pragmatica quando smentisce se stessa ma in difficoltà quando deve dare conto degli allarmismi creati nel passato. Dal Mes ai migranti. E poi Schlein. Spunti da un duello”, si legge nel sottotitolo.

Il duello tra Premier e segretario del Pd è protagonista anche del fondo (“Tra Meloni e Schlein ci sono Salvini e Conte in cerca d’attenzioni”).

Subito sotto troviamo la notizia che “la premier pressa il Fmi per il prestito a Tunisi” (“Meloni e la Tunisia”).

“Meloni sul Mes non ne azzecca una”, si legge nel taglio basso. “Tra bugie e assurdità. Il Fondo salva stati spiegato alla premier”, si legge nel sottotitolo.

In spalla spazio alle crescenti tensioni tra Russia e Stati Uniti (“Acque inquiete”).

DOMANI

“Con il crollo di Credit Suisse la crisi bancaria diventa globale” titola in apertura il quotidiano diretto da Stefano Feltri. “L’istituto elvetico è arrivato a perdere quasi il 30 per cento, dopo che gli azionisti saudit hanno detto che non possono immettere nuova liquidità nella banca. Risultato: l’Europa ha bruciato 355 miliardi in un giorno”, si legge nel sottotitolo.

“Possiamo permetterci di salvare le banche”, chiede Salvatore Bragantini nel fondo. “Dopo il 2008 non serviva un Nobel per capire che il sistema andava cambiato, ma l’ovvia reazione, aumentare i controlli e separare le attività più rischiose da chi gode della garanzia pubblica, è stata neutralizzata negli Usa”, scrive Bragnantini.

“Meloni mente sull’evasione e conferma la sua ignoraza”, scrive il direttore nei “Fatti”.

“La sinistra italiana può imparare molto dalle piazze francesi” titola Stefano Ungaro nell'”Analisi”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top