Un nuovo crollo per Piazza Affari dopo i dazi imposti dall’amministrazione Trump, un crollo così non si registrava dall’attacco alle Torri Gemelle
La Borsa di Milano ha vissuto una giornata nera, con l’indice Ftse Mib che ha toccato una flessione anche del 7,93%, un dato che richiama alcuni dei peggiori crolli della storia del listino milanese. Un calo di questa portata non si registrava dal giorno dell’attacco alle Torri Gemelle, l’11 settembre 2001, quando Piazza Affari perse il 7,57%. A fine giornata, la contrattazione ha chiuso con una flessione del 6,53% a 34.649 punti.
I PEGGIORI CROLLI DELLA STORIA DELLA BORSA DI MILANO
L’andamento odierno si inserisce in una lunga serie di tonfi che hanno segnato la storia finanziaria italiana. Il 12 marzo 2020, in piena emergenza Covid e dopo il primo lockdown nazionale, Piazza Affari crollò del 16,92%, registrando la peggiore seduta di sempre. Al secondo posto si trova il lunedì nero di Wall Street del 19 ottobre 1987, che trascinò il listino milanese a una perdita del 12%. Tra i crolli più gravi anche quello del 6 ottobre 2008, all’indomani del fallimento di Lehman Brothers, con un calo dell’8,24%.
Ecco elencate le sedute con il maggior calo di Piazza Affari.
1) 12 marzo 2020, primo giorno di lockdown per il Covid -16,92%
2) 24 giugno del 2016, dopo il referendum sulla Brexit,-12,48%
3) 20 ottobre del 1987, ‘Martedì Nero’ di Piazza Affari, -10%
4) 6 ottobre del 2008, crisi di Lehman Brothers, -8,24%
5) 11 settembre del 2001, attacco alle Torri gemelle, -7,57%
6) 4 aprile del 2025, la guerra dei dazi, -6,53%
SPROFONDANO ANCHE LE BANCHE
Sprofondano anche le banche. Monte Paschi Siena perde il 13,6%, Azimut il 13,32% e Leonardo il 13,23%. Forti cali anche per Bper (-11,81%), Nexi (-11,47%), Mediobanca (-11,29%), Banca Popolare di Sondrio (-11,09%), Banco Bpm (-11,04%), Banca Mediolanum (-10,85%) e Unicredit (-10,81%). Diasorin è l’unica a registrare guadagni, in rialzo dell’1,2%.
EUROPA IN FORTE RIBASSO, LA PEGGIOR SETTIMANA DAL 2022
Non è solo Milano a soffrire. Le Borse europee hanno vissuto una delle settimane peggiori dal 2022, con lo Stoxx 600, che raccoglie le principali capitalizzazioni europee, in calo del 5%. A metà seduta, Piazza Affari bruciava già 61 miliardi di capitalizzazione, con le banche in caduta libera: Mps, Banco Bpm e Popolare di Sondrio hanno perso oltre l’11%, mentre Unicredit e Mediolanum sono scese del 10%.
IL PESO DEI DAZI E LA REAZIONE DEI MERCATI INTERNAZIONALI
A pesare sui mercati sono le tensioni economiche legate all’escalation dei dazi commerciali tra Stati Uniti e Cina, scatenata dalle recenti decisioni della presidenza Trump. Il clima di incertezza ha spinto anche Wall Street al ribasso: i future sullo S&P 500 e sul Dow Jones hanno registrato rispettivamente perdite del 2,2% e del 2,3%.