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Ddl Concorrenza, posizioni e memorie di Antitrust e Bankitalia

Ddl Concorrenza Antitrust

Nel corso dell’esame del Ddl Concorrenza, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e Banca d’Italia hanno evidenziato criticità e dubbi che necessitano di ulteriori chiarimenti e modifiche

Il Disegno di Legge Concorrenza 2023 è attualmente al centro del dibattito parlamentare, con diverse posizioni espresse da Autorità e istituzioni. In particolare, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) e la Banca d’Italia hanno presentato memorie ufficiali contenenti osservazioni critiche riguardo ad alcuni aspetti del provvedimento, specialmente in relazione al settore delle concessioni autostradali.

LA POSIZIONE DELL’ANTITRUST: CHIAREZZA SUI LIMITI DEGLI AFFIDAMENTI DIRETTI

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, attraverso il suo presidente Roberto Rustichelli, ha espresso preoccupazioni in merito alla gestione degli affidamenti diretti o ‘in house’ per le concessioni autostradali. Nella memoria inviata alle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera, Rustichelli ha evidenziato che il Ddl Concorrenza 2023 tiene conto solo parzialmente delle analisi effettuate dall’Antitrust.

Pur apprezzando l’introduzione della gara pubblica come regola generale per l’aggiudicazione delle concessioni autostradali, l’Antitrust ha sottolineato che non è chiaro il ruolo che gli affidamenti diretti avranno nel nuovo assetto. Rustichelli ha anche evidenziato l’indeterminatezza della norma, che non definisce con chiarezza i limiti degli affidamenti in house, lasciando aperta la possibilità che attività oggi gestite da privati possano essere assegnate direttamente a società pubbliche. In particolare, è stata citata la creazione della società Autostrade per lo Stato, completamente pubblica e dedicata alla gestione delle autostrade statali a pedaggio.

PER BANKITALIA COERENZA CON IL PNRR MA BARRIERE PERSISTENTI

Banca d’Italia, nella sua memoria, ha presentato una posizione più favorevole, riconoscendo che il Ddl Concorrenza 2023 è in linea con le richieste del Pnrr. Tuttavia, ha evidenziato che il provvedimento presenta effetti limitati in alcuni settori e non affronta pienamente le raccomandazioni della Commissione Europea. In particolare, si richiede un ulteriore sforzo nell’apertura dei mercati, andando oltre quanto previsto dal Piano stesso.

Bankitalia ha menzionato alcuni settori in cui le barriere alla concorrenza rimangono significative, come i servizi postali, le farmacie, le camere di commercio e il trasporto pubblico non di linea. Anche nel settore delle concessioni autostradali, sebbene si punti a promuovere la concorrenza attraverso gare pubbliche e a limitare il rinnovo automatico delle concessioni, gli effetti potrebbero essere limitati dal ricorso agli affidamenti diretti a società statali o in house.

EFFETTI LIMITATI PER CONCESSIONI E START-UP

Bankitalia ha inoltre sottolineato che, nonostante il Ddl miri a promuovere la concorrenza nelle concessioni autostradali, il ricorso agli affidamenti diretti e la lunga durata delle concessioni attuali potrebbero rallentare i reali effetti di apertura del mercato. Anche le norme relative alle start-up, che intendono selezionare imprese ad alto potenziale per accedere a misure di sostegno pubblico, sono considerate troppo restrittive, rischiando di non raggiungere l’obiettivo prefissato.

SETTORE ASSICURATIVO: CRITICITA’ SULLA PORTABILITA’ DEI DATI

Un altro settore, infine, di rilevante interesse è quello assicurativo, dove la Banca d’Italia ha ripreso le perplessità già espresse dall’Ivass. Sebbene l’intervento sulla portabilità dei dati legati alla scatola nera sia apprezzato, permangono dubbi sull’efficacia del sistema, in particolare a causa della volontarietà della partecipazione da parte delle imprese assicurative, che potrebbe compromettere il raggiungimento degli obiettivi di trasparenza e concorrenza.

Queste, in sintesi, le criticità evidenziate e i dubbi manifestati da Antitrust e Bankitalia sul Ddl Concorrenza per i quali sono stati richiesti ulteriori chiarimenti e modifiche.

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