Il capogruppo PD in Commissione Affari Europei alla Camera Piero De Luca si scaglia contro il governo in un intervento infuocato sul tema dei dazi, accusando l’esecutivo di subalternità rispetto a Trump
Duro attacco del Partito Democratico al Governo Meloni nel corso del dibattito tenutosi ieri alla Camera sulla mozione PD relativa alla questione dei dazi commerciali.
A guidare la carica è stato Piero De Luca, capogruppo dem in Commissione Affari Europei, che ha accusato l’esecutivo di totale subalternità nei confronti dell’ex presidente americano Donald Trump e di tradire la tradizione diplomatica italiana. In chiusura, De Luca morde sui temi della maggioranza: “siete i patrioti della patria sbagliata”.
UN FAR WEST GLOBALE”: DE LUCA PUNTA IL DITO CONTRO TRUMP
“Dopo decenni passati a costruire relazioni internazionali, oggi ci ritroviamo in un nuovo far west globale fatto di instabilità, tensioni e guerre. E gran parte della responsabilità è anche di chi, come Trump, ha lavorato per indebolire gli organismi multilaterali e gettare benzina sul fuoco dei conflitti”, ha esordito De Luca, sottolineando come il ritorno di politiche protezioniste e il rischio di nuovi dazi doganali da parte degli Stati Uniti rappresentino un serio pericolo per l’economia italiana.
“DA MAGGIORANZA NESSUNA LINEA POLITICA”
Nel mirino del deputato PD, l’assenza di una linea chiara da parte della maggioranza. “È ancora più grave che la maggioranza non abbia alcuna linea politica. Non abbia presentato una mozione, non abbia alcuna visione. Siamo davanti a un Governo che non è all’altezza della storia orgogliosa e della tradizione diplomatica italiana”.
De Luca ha ribadito il contenuto della mozione presentata dal suo partito, che chiede un’inversione di rotta da parte dell’esecutivo, accusato di aver ignorato per mesi l’escalation commerciale con gli USA. “Invece di difendere gli interessi dell’Italia e dell’Europa, avete preferito la subalternità a Trump. Avete persino affermato che i dazi sarebbero un’opportunità. Ma su quale pianeta vivete?”, ha domandato polemicamente.
“CON DAZI A RISCHIO 25.000 IMPRESE”
A preoccupare il PD, in particolare, è l’impatto potenziale di una “Trump Tax” al 17% che – secondo De Luca – metterebbe a rischio almeno 25.000 imprese italiane, minando settori chiave come meccanica, farmaceutica, moda, automotive e agroalimentare. “Pensiamo solo quest’ultimo comparto che vale 69 miliardi di euro. Avrà un impatto negativo di quasi 2 miliardi”, ha spiegato.
MELONI A WASHINGTON “CON IL CAPPELLO IN MANO”
L’affondo si è poi spostato sulla politica estera del Governo e sul recente viaggio istituzionale della premier Meloni a Washington. La premier sarebbe andata “con il cappello in mano alla Casa Bianca, accettando aumenti negli acquisti di gas liquido americano che ci costerà il doppio e investimenti sbilanciati su prodotti USA”, ha accusato il deputato dem, bollando la visita come “una gita”.
“SERVE UNA VERA DIFESA DEL MADE IN ITALY”
Critiche pesanti anche alla gestione unilaterale della politica commerciale, competenza esclusiva dell’Unione Europea. “Non si risolve con viaggi da cheerleader. Serve una strategia unitaria UE, servono protezioni per lavoratori e imprese, serve una vera difesa del Made in Italy. Non le boutade come quella lanciata da Lollobrigida, l’operazione bresaola con la carne ormonata per salvare l’Italia dai dazi. Siamo al ridicolo”.
“PATRIOTI DELLA PATRIA SBAGLIATA”
De Luca conclude la sua requisitoria con un appello a un cambio di passo e un’accusa senza mezzi termini: “Il Governo smetta di fare il cavallo di Troia del trumpismo e inizi, finalmente, a indossare la maglia dell’Italia e dell’Europa”, ha detto De Luca. “Finora vi siete inginocchiati a Trump e avete tradito il Paese. Dazi al 10% non sarebbero un’intesa, ma solo una resa che penalizzerebbe drammaticamente l’Italia. Altro che patrioti: siete i patrioti della patria sbagliata”.