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De Luca-Fitto, perché il Tar della Campania sta con il governatore

De Luca Fitto, Ricorso Accolto Dal Tar Sul Fondo Di Sviluppo E Coesione

Al centro della querelle con il ministro, il Fondo per lo sviluppo e coesione che aveva portato venerdì scorso il presidente di Regione a manifestare contro il governo a Roma

De Luca 1 Governo 0. Il Tar della Regione Campania si è pronunciato a favore del ricorso presentato dal Presidente in quota Pd sulla vicenda del Fondo per lo sviluppo e coesione.

Tutti i dettagli.

LA DECISIONE DEL TAR DELLA CAMPANIA SUL FONDO PER LO SVILUPPO E COESIONE

Come si legge sul sito della Regione Campania, “con sentenza n.1178 di oggi, il TAR Campania ha accolto il ricorso della Regione Campania avverso il Ministero per le Politiche di Coesione, e ha assegnato al Dipartimento per la Coesione il termine di 45 giorni per la definizione dell’istruttoria e la predisposizione dello schema di accordo da sottoscrivere con la Regione Campania, riservandosi la nomina di un commissario ad acta nell’ipotesi di elusione del termine stabilito.

Il TAR Campania assegna così al Dipartimento per le Politiche di Coesione un termine preciso e inderogabile per definire l’istruttoria. Da un anno e mezzo, la Regione Campania ha risposto a tutte le richieste del Ministero, ma senza esiti positivi. L’attuale pronuncia del Tar pone un punto fermo rispetto a una procedura che non si può tenere bloccata a tempo indeterminato. È un modo per salvaguardare 12mila posti nel comparto della cultura e dello spettacolo, e per consentire di creare posti di lavoro senza ulteriori perdite di tempo”.

CHE COSA VUOLE DE LUCA DAL GOVERNO

Come dichiarava la scorsa settimana, Vincenzo De Luca – che venerdì è salito a Roma per protestare apertamente contro questo esecutivo – lamenta a Meloni che “sui fondi coesione il Governo ha accumulato un ritardo di un anno e mezzo, bloccando opere, cantieri, e occasioni di lavoro. Noi siamo per la burocrazia zero. I ritardi clamorosi del Governo faranno aprire i primi cantieri con tre anni di ritardo. Ho segnalato all’on. Meloni questo problema già da sei mesi in un rapido incontro avuto all’aeroporto di Capodichino (disturbati dalla sua invadente collaboratrice). Da allora, non si è mossa una foglia”.

 

Una questione, dunque, non degli ultimissimi giorni e della quale sui giornali si dibatte ampiamente non solo per il gusto di riempire pagine, anche se oggi sul Corriere della Sera se ne trova riscontro soltanto in un boxino.

Dichiarava sempre De Luca qualche giorno fa che “da un anno e mezzo ci viene ripetuto che il ministro Fitto è alla ricerca delle “coerenze” universali fra tutti gli interventi che riguardano i territori e sui quali il ministro non ha nessuna competenza per intervenire. E questo, mentre si consuma il fallimento penoso della Zes Unica per il Sud, che doveva partire a gennaio, ed è bloccata completamente con le relative misure per la erogazione del credito di imposta”.

GLI SCENARI

Quello arrivato dal Tribunale è solo un primo round, però. Adesso, come comunicato dai giudici della prima sezione, entro 45 giorni il Dipartimento per le politiche di coesione dovrà avviare l’istruttoria sui progetti presentati dalla Regione Campania per l’accordo di coesione o sarà nominato un commissario per gli atti.

A difendere il governo, sono intervenuti da Forza Italia Maurizio Gasparri e Giorgio Mulè: “Credo che De Luca abbia bisogno di due cose urgenti. In primo luogo una visita medica che ne accerti le difficili condizioni psichiche, che forse gli potranno risparmiare conseguenze penali per le sue parole, ma potrebbero comportare la sospensione del suo incarico che non è palesemente in condizioni di svolgere, visto lo stato in cui si trova. La seconda è una bella manifestazione degli esponenti delle aree interne della Campania e soprattutto della provincia di Salerno, che sono state abbandonate da De Luca, devastatore del Mezzogiorno”.  Per il vicepresidente della Camera, “quello che abbiamo visto dal governatore De Luca ormai assomiglia a un fumetto”.

Per Stefano Caldoro, capo dell’opposizione di centrodestra in Regione Campania “concedere ben 45 giorni e successivamente disporre l’invio di un commissario ad acta, per un lungo lavoro istruttorio, sono per De Luca una debacle. Per ragioni di principio giuridico, il Dipartimento per le politiche di Coesione ha giustamente deciso il ricorso al Consiglio di Stato, soprattutto per mantenere integre le competenze a decidere sulla materia”. Il Ministro Raffaele Fitto, intanto, farà ricorso nei prossimi giorni al Consiglio di Stato.

 

– Leggi anche: Cosa prevede la legge sul terzo mandato dei presidenti 

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