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Di Maio e la mappa del M5s per orientare il Paese

M5s

In vista degli Stati Generali, Luigi Di Maio, ha presentato la mappa (e non il manifesto) del M5s sulle sorti dell’Italia. Previsioni (al limite delle profezie) e grandi promesse agli italiani nel documento dei pentastellati

“Quando c’è un impegno attivo da parte delle persone, quando c’è il duro lavoro, i risultati si vedono”. Così inizia il lungo post su Facebook di Luigi Di Maio sul futuro del Movimento 5 stelle esposto nel documento Dopo il Coronavirus – La cultura politica del Movimento 5 stelle. Questa “ricerca scientifica” – come l’ha definita il ministro degli Esteri – è stata realizzata dalla senatrice pentastellata Barbara Floridia e dal sociologo Domenico De Masi, con il contributo di tante altre persone (compreso Di Maio).

UNA MAPPA PER ORIENTARE IL PAESE

Il Ministro ci tiene a spiegare che “un partito lo avrebbe definito un nuovo manifesto politico, mentre per noi è una mappa, una mappa per orientare il Paese nelle sfide dei prossimi 20 anni, nel bel mezzo di una pandemia che ha stravolto le nostre vite. È la visione del domani”.

I TEMI DEL DOCUMENTO

Il documento si compone di oltre 300 pagine (secondo Di Maio), ma al link inserito nel suo post ne risultano solo 55, divise in 11 capitoli: Demografia, Ambiente e Sanità, Società, Politica, Burocrazia, Economia, Tecnologia, Lavoro, Tempo libero, Cultura, Etica ed Estetica. Vengono presentate nuove misure sulla famiglia e la natalità, sull’ambiente e la digitalizzazione, sull’intelligenza artificiale e la necessità di salvaguardare la sanità pubblica e il lavoro, di difendere le imprese e gli artigiani.

ALCUNE DELLE PREVISIONI DEL M5S

Nel tono apocalittico che si percepisce dal testo, il M5s fa previsioni sul futuro della politica e sui partiti italiani. Si legge che “il Governo farà ciò che il mercato non può o non vuole fare: investirà attivamente nella ricerca di base, nella tecnologia, nell’istruzione, nella salute. Il Movimento 5 Stelle sosterrà un Governo che porrà al centro della propria agenda l’innovazione tecnologica, l’innovazione della macchina statale e l’innovazione sociale. Lo farà con approccio interdisciplinare e scientifico avvicinando a sé le migliori menti del mondo. Il Movimento 5 Stelle sosterrà un Governo con un programma incentrato sull’eliminazione delle differenze territoriali; sull’efficientamento della macchina amministrativa; su politiche innovative di welfare, lavoro, istruzione e ricerca scientifica; su politiche rivolte alla tutela dell’ambiente e al rispetto delle regole; su una giustizia veloce ed equa; sulla libera iniziativa imprenditoriale in chiave etica; sui rapporti internazionali ispirati ai valori della collaborazione, della coesione e della solidarietà”.

LA FRECCIATINA A DI BATTISTA

“Questo progetto è un lavoro di squadra, una visione unitaria e di futuro, per tutto il M5s. Un documento che raccoglie i nostri valori e che supera le logiche dei personalismi, che valorizza il gruppo e non il singolo”. E ancora: “Chi vuole bene al MoVimento oggi ha il dovere di unire la nostra comunità. Perché sono le divisioni quelle che ci hanno sempre fatto male. Noi vinciamo quando siamo uniti e coesi, quando siamo una squadra in cui ognuno ha il suo compito e lo porta avanti. Non basta più dire cosa, ma bisogna approfondire il come e il quando. Il MoVimento 5 Stelle non è una vetrina, è una comunità, dove ognuno si sforza di capire il prossimo, dove la sintesi e il dialogo prevalgono sugli individualismi. Il MoVimento del futuro non si deve limitare a essere una voce sola, non basta soltanto dire. Dobbiamo essere una mano sola, perché dobbiamo creare. Creare il futuro che desideriamo. Oggi siamo al governo e abbiamo l’opportunità di farlo. Ma per riuscire nel nostro intento dobbiamo essere uniti”.

COSA PROPONE DI MAIO

Nel post, Di Maio, elenca anche quelli che secondo lui sono i nuovi strumenti di cui ha bisogno il M5s per essere più forte: un organo collegiale al posto del capo politico per garantire decisioni veloci e partecipate; finanziamento diretto agli attivisti per supportarli nelle attività sui territori e nell’assistenza ai nostri eletti negli enti locali; alleanze programmatiche per avere nuovi sindaci e Presidenti di Regione M5s; un’organizzazione capillare a livello provinciale e regionale con referenti legittimati, con chiare competenze; collocare chiaramente il Movimento in una famiglia europea, per poter essere più incisivi nelle decisioni che riguardano la nostra Nazione e il nostro continente.

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