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Ecco chi farà parte della cabina di regia del Piano Mattei

Piano Mattei

Prende forma il Piano Mattei del governo. Ecco tutti i dettagli su incarichi, competenze, durata come previsto dalla bozza del decreto in discussione venerdì in Cdm

Il Piano Mattei prende finalmente forma. La bozza del decreto legge sulla governance sarà discusso oggi in pre consiglio dei Ministri, in vista della riunione di venerdì. Sette articoli che delineano il perimetro del Piano. E che prevedono: una cabina di regia – con l’indicazione di compiti e competenze specifiche – una struttura di missione ad hoc e una relazione annuale da presentare al Parlamento.

Ecco di seguito tutti i dettagli.

CABINA DI REGIA PRESIEDUTA DALLA PREMIER. ALL’INTERNO ANCHE CDP-SACE

“È istituita la Cabina di regia per il Piano Mattei, presieduta dal presidente del Consiglio dei ministri e composta dal ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con funzioni di vicepresidente, e dagli altri ministri, dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, dal direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, dai presidenti dell’Ice-Agenzia italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, della società Cassa depositi e prestiti S.p.A. e della società Sace”.

“Della cabina di regia – si legge nella bozza del decreto – fanno altresì parte rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica, del sistema dell’università e della ricerca, della società civile e del terzo settore, rappresentanti di enti pubblici o privati, esperti nelle materie trattate, individuati con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, adottato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.

NIENTE COMPENSI. IL PIANO MATTEI DURERA’ 4 ANNI

“Su delega del presidente – si sottolinea – la Cabina di regia è convocata e presieduta dal vicepresidente. Per la partecipazione alla Cabina di regia non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati”.

“Il Piano Mattei prevede strategie territoriali riferite a specifiche aree del Continente africano, anche differenziate a seconda dei settori di azione. Il Piano Mattei ha durata quadriennale e può essere aggiornato anche prima della scadenza”.

VERSON UN NUOVO PARTENARIATO CON IL CONTINENTE AFRICANO

Il Piano Mattei persegue la costruzione di un nuovo partenariato tra Italia e Stati del Continente africano, volto a promuovere uno sviluppo comune, sostenibile e duraturo, nella dimensione politica, economica, sociale, culturale e di sicurezza. Il Piano Mattei favorisce la condivisione e la partecipazione degli Stati africani interessati all’individuazione, alla definizione e all’attuazione degli interventi previsti dal Piano, nonché l’impegno compartecipato alla stabilità e alla sicurezza regionali e globali”.

Nell’articolo 1, che definisce l’impianto del progetto si spiega anche che “il Piano Mattei individua ambiti di intervento e priorità di azione, con particolare riferimento ai seguenti settori: cooperazione allo sviluppo, promozione delle esportazioni e degli investimenti, istruzione e formazione professionale, ricerca e innovazione, salute, agricoltura e sicurezza alimentare, approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche, tutela dell’ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici, ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture anche digitali, valorizzazione e sviluppo del partenariato energetico anche nell’ambito delle fonti rinnovabili, sostegno all’imprenditoria e in particolare a quella giovanile e femminile, promozione dell’occupazione, prevenzione e contrasto dell’immigrazione irregolare”.

ALLA CABINA DI REGIA DEL PIANO MATTEI ANCHE IL COORDINAMENTO DELLA COMUNICAZIONE

La Cabina di regia sul Piano Mattei, coordinerà “nel quadro della tutela e promozione degli interessi nazionali, le attività di collaborazione tra Italia e Stati del Continente africano svolte, nell’ambito delle rispettive competenze, dalle amministrazioni pubbliche ad essa partecipanti” e coordinerà “le iniziative di comunicazione relative all’attuazione del Piano Mattei”.

Tra gli altri compiti anche quelli di: finalizzare il Piano Mattei e i relativi aggiornamenti, ai fini della deliberazione; monitorare, anche ai fini del suo aggiornamento, l’attuazione del Piano; approvare la relazione annuale al Parlamento; promuovere il coordinamento tra i diversi livelli di Governo, gli enti pubblici nazionali e territoriali e ogni altro soggetto pubblico e privato interessato; promuovere iniziative finalizzate all’accesso a risorse messe a disposizione dall’Unione europea e da organizzazioni internazionali, incluse le istituzioni finanziarie internazionali e le banche multilaterali di sviluppo.

CRONOPROGRAMMA PER L’ADOZIONE E L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO MATTEI

Nella bozza del dl Piano Mattei anche la definizione del cronoprogramma di adozione del Piano.

Nel dettaglio, si prevede che “entro sessanta giorni dall’entrata in vigore” del dl, i ministri trasmettano alla struttura di missione creata ad hoc per il Piano – una relazione nella quale sono indicate: “le iniziative rivolte a Stati del Continente africano programmate o in corso di svolgimento da parte dei rispettivi ministeri e degli enti vigilati o controllati, con specifica indicazione delle risorse finanziarie destinate e dei tempi previsti di realizzazione; proposte per il potenziamento delle iniziative e per l’avvio di nuove iniziative, anche mediante la riprogrammazione di risorse finanziarie già disponibili a legislazione vigente; proposte di linee di azione e di riforma, volte ad incrementare l’efficacia della collaborazione tra Italia e Stati del Continente africano”.

ENTRO 30/6 DI OGNI ANNO LA RELAZIONE ANNUALE ALLE CAMERE

Entro novanta giorni dalla scadenza del termine, la Cabina di regia, avvalendosi della struttura di missione, completerà la definizione del Piano Mattei, trasmettendola al Consiglio dei ministri per la sua deliberazione. Inoltre, entro sei mesi prima della scadenza del termine del Piano Mattei stabilita conformemente, e ogniqualvolta se ne presenti la necessità, la Cabina di regia avvierà il procedimento per l’aggiornamento del Piano Mattei con le modalità previste per la sua deliberazione.

“Entro il 30 giugno di ciascun anno, il Governo trasmette alle Camere una relazione sullo stato di attuazione del Piano, previa approvazione da parte della Cabina di regia. La relazione indica altresì le misure volte a migliorare l’attuazione del Piano Mattei e ad accrescere l’efficacia dei relativi interventi rispetto agli obiettivi perseguiti”.

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