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Ecco come cambiano le regole per la nautica da diporto
Il Sottosegretario Dell’Orco (M5S) si impegna a risolvere la problematica sorta con il Governo Gentiloni e che coinvolge circa 8.000 privati nei porti italiani. Soddisfatto il deputato pugliese Scagliusi (M5S)
Il governo ha intenzione di rivedere in tempi rapidi la norma sulla patente per le imbarcazioni con motore da 750 cc di cilindrata. Si tratta di una notizia che coinvolge circa 8.000 privati nelle marine italiane. La notizia è giunta da Montecitorio nella risposta che il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco ha rivolto all’interrogazione presentata alla Camera dal deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S).
COM’È NATA LA VICENDA
Con il decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229, il Governo Gentiloni aveva modificato il comma 1 dell’articolo 39 del Codice della Nautica da diporto, al fine di prevedere l’obbligo di patente nautica anche per la conduzione di unità a bordo delle quali è installato un motore di cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a due tempi. Successivamente, con il decreto-legge n. 91 del luglio scorso, il Governo Conte aveva invece disposto la proroga del termine di decorrenza di tale obbligo, anche in relazione all’esigenza di non compromettere lo svolgimento delle attività collegate alle piccole e piccolissime imbarcazioni nella stagione estiva che utilizzano queste tipologie di motori, come il diffuso Evinrude 40 cv.
SCAGLIUSI (M5S): UN SETTORE STRATEGICO E UN VULNUS NORMATIVO DA SANARE UNA VOLTA PER TUTTE
“Con la proroga al 1 gennaio 2019 è stato permesso a tutti i locatori di potersi mettere in regola, con la massima attenzione a tutti gli aspetti collegati alla sicurezza a bordo e in mare, sanando così un vulnus normativo che avrebbe penalizzato un numero cospicuo di imprese che fanno turismo sulle nostre coste – ha dichiara il deputato Emanuele Scagliusi (M5S) –. Adesso è opportuno fare chiarezza, una volta per tutte. Sono soddisfatto, pertanto, dell’impegno assunto dal Governo Conte per favorire le attività nautiche delle piccole imbarcazioni da diporto e superare così le criticità emerse a seguito della modifica introdotta all’articolo 39 del Codice della nautica – ha proseguito il capogruppo 5 Stelle in Commissione Trasporti –. Parliamo di un settore strategico per il nostro Paese e per la Puglia in particolare”.