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Elezioni europee: ecco perché gli italiani sentono di più i temi nazionali. Report Human Index
Che cosa ha rilevato Vis Factor nello Human Index realizzato convergendo i dati demoscopici di Emg e il social listening sul sentiment riguardo gli argomenti politici al centro delle elezioni europee di giugno prossimo. Presenti gli onorevoli Donzelli (Fdi) e Furfaro (Pd)
È stato presentato oggi a Roma, nella sede di Vis Factor (gruppo societario di posizionamento strategico, relazioni istituzionali e media e comunicazione integrata, nato nel 2023) di via della Scrofa 117, lo Human Index: si tratta del super indicatore che fa convergere i dati raccolti tramite le ricerche demoscopiche e quelli tramite web e social listening. Con questo sistema, Vis Factor insieme a Emg (istituto demoscopico guidato da Fabrizio Masia), hanno rilevato le tematiche più sentite dagli italiani in vista delle prossime elezioni europee di giugno. Prevalgono quelle a dimensione nazionale e quotidiana: sanità, economia, lavoro e migranti.
Tutti i dettagli.
COSA PREOCCUPA GLI ITALIANI VERSO LE ELEZIONI EUROPEE
Come si può vedere dalle tematiche sondate, emerge che i problemi a caratura nazionale e quotidiana come la sanità, l’economia, il lavoro e il rapporto con gli stranieri sono quelli che interessano maggiormente la popolazione italiana (in questo caso sondata in questi primi giorni di marzo, su un campione effettivo di duemila persone)
Quanto al sentiment più diretto nei confronti dell’Ue, emerge un 51% di contrari e un 49% di “favorevoli” alle istituzioni comunitarie. Anche se, come specificato da Piccinini in sede di presentazione del rapporto, questa netta ripartizione bipolare va interpretata con tante sfumature di pensiero all’interno dei due poli.
Sulla propensione al voto, infine, lo Human Index ha rilevato che andrà a votare il 52% del campione sondato.
CHE ITALIA EMERGE DALLO HUMAN INDEX
“Oggi celebriamo un grande passo in avanti nella raccolta e nella lettura dei dati. Con lo Human Index lanciamo l’indicatore di convergenza che incrocia i dati delle rilevazioni demoscopiche e quelli derivanti dall’ascolto del web e social listening”, hanno dichiarato Valentina Fontana e Tiberio Brunetti, fondatori di Vis Factor.
Quanto al metodo di ricerca, lo Human Index – spiega Vis Factor – nasce grazie a uno studio promosso e condotto da Vis Factor con statistici e data analyst riuniti in un team coordinato da Fabrizio Masia, fondatore di Emg, e Francesco Piccinini, ex direttore di Fanpage.it. Fabrizio Masia ha sottolineato come dal primo report realizzato con lo Human Index emerga “un’Italia divisa in due, metà a favore dell’Europa, metà contro. Si nota un’ evidente disomogeneità territoriale con un Nord favorevole all’Europa ed un Sud assai più contrario”. In vista delle elezioni europee i temi prevalenti “sono sanità, lavoro, carovita, lotta all’inflazione, che in questi anni ha piegato e ridotto il potere d’acquisto dei cittadini. Da non sottovalutare anche il tema dei flussi migratori”. Inoltre, ha spiegato, emerge una correlazione altissima tra le rilevazioni social e dai sondaggi.
Francesco Piccinini ha invece spiegato come “incrociare i dati nei sondaggi e quelli della rete è un’esigenza per comprendere la contemporaneità. Se da una parte un sondaggio fotografa la realtà al momento in cui viene effettuato, dall’altra il sentiment in rete aiuta a comprendere l’andamento. Ciò che un sondaggio vede in superficie, il sentiment lo trova nel sottosuolo. In un’epoca di rapidi cambiamenti osservare come si muove il sentiment, spesso con grande rapidità, intorno a un personaggio politico, completa ciò che un sondaggio manifesta. Con questo obiettivo è nato l’indice di convergenza”.
DONZELLI E FURFARO LANCIANO FDI E PD ALLE ELEZIONI EUROPEE 2024
“Da questo indice innovativo si vede che la campagna per le europee si giocherà perlopiù su temi che non sono europei, a partire dalla sanità, dal carovita e dai flussi migratori, piuttosto che su questioni riguardanti i singoli trattati europei che le persone non riescono a seguire”, ha commentato Giovanni Donzelli (Fdi). L’onorevole della maggioranza ha poi spiegato che quelli rilevati sono numeri abbastanza attesi, tranne quello della spaccatura tra Nord e Sud Italia sulla percezione dei “palazzi” di Bruxelles. Aggiungendo, quindi, che questi sondaggi sono utili per capire i trend generali: sul tema dell’agricoltura, meno preoccupante per gli italiani interpellati, è significativo per Donzelli l’operato istantaneo del governo, anche perché le proteste dei trattori erano rivolte proprio all’Europa e non alle istituzioni romane. Quanto alla Sanità, invece, la politica secondo l’onorevole di Fdi deve fare di più e confrontarsi per risolvere i problemi lamentati dalla gente
“Lo Human Index è sicuramente uno strumento utile per leggere i trend”, ha sottolineato Marco Furfaro (Pd). “Emerge la conferma di quello che si dice rispetto al fatto che l’Europa sia un gigante economico e un nano politico. Al Sud, nonostante i fondi di coesione sociale, la percezione dell’UE è negativa, probabilmente è perché le condizioni con cui si confrontano le persone sono condizioni di difficoltà”. L’onorevole ha quindi concordato sull’urgenza di agire maggiormente per migliorare la Sanità, anche in sede europea (pur essendo una tematica nazionale e regionale). Ma l’Europa, secondo Furfaro, non deve fungere più da capro espiatorio dei governi.
Sul punto si è quindi scatenato un prezioso dibattito tra i due rappresentanti delle maggiori forze politiche nazionali, con Donzelli che ha posto l’attenzione sulla necessità di migliorare l’Ue da dentro tornando a far prevalere l’interesse nazionale italiano come hanno fatto da sempre i governi francesi e tedeschi.
MELONI E SCHLEIN SI CANDIDERANNO?
Chiosando, sia Furfaro che Donzelli hanno lasciato ancora sospesa la questione della candidatura delle due leader di partito Schlein e Meloni. Concordando, poi, sull’obiettivo di replicare e/o migliorare il risultato elettorale delle Politiche 2022 come minimo. Il Pd, come ribadito da Furfaro, punterà su salario minimo europeo, lotta al dumping sociale, il lavoro e la transizione ecologica.