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Elezioni in Molise: tutto sui candidati, i precedenti e i sondaggi
Alle elezioni in Molise si sfidano: Roberto Gravina per il centrosinistra, Francesco Roberti per il centrodestra e l’outsider Emilio Izzo
Il prossimo finesettimana, il 25 e 26 giugno, si terranno le elezioni in Molise che andrà alle urne per scegliere il prossimo Presidente di Regione. Sono tre i candidati a contendersi la carica di presidente della Giunta regionale: Roberto Gravina, per il centrosinistra, Francesco Roberti, per il centrodestra ed Emilio Izzo, outsider sostenuto dalla lista Io non voto i soliti noti. Quella molisana sarà una sfida tra sindaci, Roberto Gravina e Francesco Roberti sono, rispettivamente, i primi cittadini del capoluogo di regione Campobasso, e di Termoli, la più nota tra le cittadine molisane affacciate sul mar Adriatico.
SFIDA DAL SAPORE NAZIONALE NELL’EX FEUDO DI DI PIETRO
Sull’Huffington Post il prof. Gianluca Passarelli scrive che le elezioni regionali del 2023 saranno un banco di prova sia “per la destra uscente, per la coalizione di governo che ha inviato i suoi pesi massimi in regione” sia “per il Pd e il Movimento 5 stelle che cercano il riscatto in una terra che ha premiato spesso Forza Italia e i suoi candidati, in passato la Democrazia cristiana e che fu feudo di Di Pietro”. La pensa allo stesso modo anche il vicepremier Antonio Tajani, a Campobasso per chiudere la campagna elettorale. “Ho un sentore positivo, sono convito che Roberti sarà il nuovo presidente della Regione – ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier -, sono anche molto ottimista per il voto al simbolo di Forza Italia. Gli ultimi sondaggi ci danno come seconda forza del centrodestra, quindi il messaggio che arriva è assolutamente positivo”.
LE INDAGINI DELLA PROCURA SU DONATO TOMA E LA SUA GIUNTA
Il governatore uscente è Donato Toma, ma l’indagine a suo carico per abuso d’ufficio l’ha convinto a non cercare una riconferma. Alle precedenti elezioni, nel 2018, il Presidente Toma ha vinto con il 43,5% su Andrea Greco del M5S (38,5%) e Carlo Veneziale (17,1%) sostenuto da una coalizione di forze del centrosinistra della quale facevano parte il PD e Liberi Uguali per il Molise. Donato Toma è indagato insieme a cinque assessori della sua giunta:Vincenzo Cotugno, Nicola Cavaliere, Quintino Pallante, Vincenzo Niro e Filomena Calenda oltre all’ex assessore regionale Michele Marone e all’ex consigliere regionale Nico Romagnuolo. La Procura sta ha indagato nomina di Romagnuolo a commissario straordinario del Consorzio per lo sviluppo industriale di Campobasso-Bojano, un ente pubblico economico composto da alcuni comuni della provincia di Campobasso e Isernia con l’obiettivo di promuovere l’insediamento imprenditoriale e lo sviluppo delle attività produttive nell’area industriale. Romagnuolo era stato consigliere regionale supplente tra il 2018 e il 2020 e per la procura la nomina a commissario straordinario del Consorzio per lo sviluppo industriale di Campobasso-Bojano è avvenuta violando la legge in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati di controllo pubblico perché non fu rispettato il periodo di due anni che deve intercorrere tra la cessazione di una carica di componente della Giunta o del Consiglio regionale e il conferimento di un incarico di amministratore di ente pubblico di livello regionale.
ELEZIONI IN MOLISE: IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA ROBERTO GRAVINA
Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, è il candidato pentastellato del centro-sinistra nel formato del campo largo con Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, +Europa, Articolo 1, Alleanza Verdi e Sinistra, e tre liste civiche. La coalizione “giallorossa” per la Regione non include anche Azione e Italia Viva, i quali non hanno liste propri ma il coordinatore regionale del partito guidato da Matteo Renzi è nella lista Udc a sostegno del centro-destra. Roberto Gravina è un avvocato, nato nel 1977 a Roma, è stato eletto sindaco di Campobasso il 9 giugno 2019 battendo in rimonta, con il 69,1% delle preferenze, la candidata del centrodestra Maria Domenica D’Alessandro. Campobasso fu l’unico comune italiano vinto al ballottaggio dal Movimento 5 Stelle nel 2019. Temi forti della sua campagna sono stati la sostenibilità ambientale e la modernizzazione delle infrastrutture.
ELEZIONI IN MOLISE: IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA FRANCESCO ROBERTI
A correre per il centrodestra c’è il sindaco di Termoli, Francesco Roberti sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e altri partiti di destra. Roberti, classe 1967 e originario di Montefalcone del Sannio, è in ingegnere e docente di Elettronica presso l’I.I.S.S. “Ettore Majorana” di Termoli, esponente di Forza Italia, eletto sindaco di Termoli il 9 giugno 2019 e nel settembre 2019 presidente della Provincia di Campobasso. Roberti è diventato primo cittadino di Termoli battendo, al secondo turno, Angelo Sbrocca sostenuto dal Centrosinistra, con il 60,9% dei voti. A sostenere la candidatura di Roberti è il centrodestra unito: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Dc, Noi di Centro (che include candidati di Italia Viva) e tre liste civiche. Roberti può vantate una lunga carriera in politica a livello locale. Nella sua campagna elettorale ha posto l’accento sulla riduzione delle tasse e sull’aumento degli investimenti nel settore turistico, nel tentativo di rilanciare l’economia della regione.
EMILIO IZZO, L’OUTSIDER DI “IO NON VOTO I SOLITI NOTI”
Si pone fuori dalla dicotomia destra/sinistra Emilio Izzo, candidato indipendente della lista ‘Io non voto i soliti noti’. Con un passato da imprenditore i temi forti della campagna di Izzo sono stati: la lotta alla corruzione, l’aumento della trasparenza nella gestione degli affari pubblici e la lotta per rinforzare il sistema sanitario regionale provato dall’emergenza COVID-19.
NESSUN BALLOTTAGGIO PER LE ELEZIONI IN MOLISE
L’esito delle elezioni è molto incerto, la distanza tra i due sembra essere minima e il numero contenuto di elettori farà pesare moltissimo ogni singolo voto. Tanto più che la legge elettorale non prevede ballottaggio: vincerà il candidato capace di raccogliere anche solo un voto in più rispetto all’avversario. I consiglieri regionali saranno eletti in una sola circoscrizione, con un premio di maggioranza che garantisce almeno 12 seggi in Consiglio alla lista o alla coalizione vincente, oltre al seggio del presidente. La soglia di sbarramento per le liste è del 3%, mentre per le coalizioni sale all’8%. “Il sistema elettorale assegna un premio di maggioranza alla lista o coalizione vincente attribuendo 12 seggi più quello del Laboratorio ambientale di Capracotta, le vie dei tratturi, le campane di Agnone, la vivace Università… e poco meno di 250.000 elettori”, scrive il prof. Passarelli.
I SONDAGGI PREMIANO FRANCESCO ROBERTI
Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Tecné, tra il 31 maggio e il primo giugno, Roberti sarebbe in testa con il 53% delle preferenze, a seguire Gravina con il 45% e Izzo raccoglierebbe solo il 2%. Tuttavia, la partita in Molise sembra aperta con Gravina, molto probabilmente il risultato dipenderà dall’affluenza alle urne.
Italy (Molise), Tecnè poll:
Presidential election
Roberti (FI-EPP): 53% (+9)
Gravina (M5S-NI): 45% (+6)
Izzo (INV-*): 2% (new)+/- vs. 2018 election
Fieldwork: 31 May – 1 June 2023
Sample size: 1,000#Molise #Regionali
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