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Eni, Enel, Poste e non solo: conto alla rovescia per le nomine dei board

Provvedimenti

Da Eni ad Enel, da Leonardo a Poste, da Terna ad Enav: in totale sono circa 400 le posizioni di vertice da definire nel 2020

Con l’avvio del nuovo anno parte il conto alla rovescia per i board delle principali aziende partecipate dal Tesoro che andranno a scadenza e sulle quali è già partito il tira e molla delle nomine.

SONO 400 LE POSIZIONI DI COMANDO DA DEFINIRE CON LA TORNATA DELLE NOMINE

Come scrive il Corriere della Sera si tratta di aziende che vanno “da Eni ad Enel, da Leonardo a Poste, Terna ed Enav, per limitarsi alle quotate. In totale, circa 400 posizioni di vertice tra grandi, piccole, società quotate o meno. A far gola sono anche i timoni di comando di Fs e delle sue controllate Rfi e Trenitalia, oltre che di Anas che potrebbe ereditare la gestione di alcuni tratti autostradali in caso di decadenza delle concessioni. Il gruppo è oggi guidato da Massimo Simonini, nominato un anno fa, ma al suo posto potrebbe arrivare, secondo indiscrezioni, l’ad di Consip, Cristiano Cannarsa”.

CDP SI RIORGANIZZA: CEDUTE A CDP EQUITY LE PARTECIPAZIONI NELLE SGR

Nel frattempo si riorganizza anche Cassa depositi e prestiti e cede a Cdp Equity le partecipazioni in tutte le sgr . “Oggetto del conferimento – scrive Mf-Milano Finanza – sono le partecipazioni in Fsi, F2i, QuattroR, Fondo Italiano e Invitalia Ventures (…) Il tutto nel più ampio processo di riorganizzazione strutturale e revisione delle strategie d’investimento e d’azione varate dal business plan presentato dall’ad Fabrizio Palermo. Nel dettaglio, secondo quanto appreso da Mf-Milano Finanza da documenti ufficiali del braccio armato del ministero dell’Economia e delle Finanze, nei giorni successivi allo scorso Natale, Cdp Equity ha convocato un’assemblea straordinaria che ha varato un aumento di capitale da 23 milioni di controvalore con il conferimento in natura di assct e partecipazioni precedentemente detenute dalla Cassa controllante”. Nel processo di ristrutturazione del portafoglio complessivo di Cassa “è stata trasferita alla controllata Cdp Equity anche la partecipazione (14%) in F2i, la sgr guidata da Renato Ravanelli che ha asset in gestione per 4,8 miliardi e che proprio a ridosso di Natale, mettendo sul piatto una cifra vicina ai 900 milioni, ha conquistato il controllo di Sorgenia, la società energetica già di proprietà della Cir della famiglia De Benedetti e da anni gestita dalle banche creditrici. In questa complessa partita, F2i ha sconfitto la multiutiliy quotata Iren, il tandem A2AEph e l’inglese Contourglobal. Le partecipazioni nelle varie sgr oggetto del conferimento in Cdp Equity sono state oggetto di una perizia redatta Grani Thornton che le valutate complessivamente 32 milioni”.

Estratto di un articolo pubblicato su Energia Oltre, qui la versione integrale.

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