Da autostrade a dehors, da pubblicità indesiderate a più libertà per assicurati, i punti principali…
Esg, quale futuro per la sostenibilità?
Presentata a Roma la ricerca “Esg, 20 anni di cambiamenti”, la ricerca di Start Magazine e Icinn, Istituto per la cultura dell’innovazione
Quale destino attende gli ESG? Questa è la domanda alla quale ha provato a rispondere la ricerca “ESG, 20 anni di cambiamenti” di Start Magazine e Icinn, Istituto per la cultura dell’innovazione, presentata ieri, 26 novembre a Roma presso l’Hotel Nazionale.
Un dibattito intenso e carico di spunti di riflessione grazie alle numerose voci di rappresentanti delle istituzioni, dell’accademia e del mondo delle imprese, che si sono avvicendati al tavolo dei relatori.
“Quello che ci preme mettere in evidenza in questa ricerca è come cambierà l’approccio rispetto ai criteri ESG dei grandi fondi di investimento da parte degli Stati”, ha affermato Michele Guerriero, direttore editoriale di Start Magazine.
Il filo rosso della presentazione è stata la credibilità di cui godono ancora i criteri di sostenibilità. “Gli investimenti ESG oggi sono in crisi perché hanno un approccio non sincero rispetto all’obiettivo generale di trasformare il nostro modello di sviluppo verso la sostenibilità”, ha sottolineato l’on. Mauro Del Barba, membro della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati. La sostenibilità ambientale è oggi il principio più sotto i riflettori, ma non bisogna trascurare gli altri aspetti. “L’attenzione nelle grandi aziende ai temi della sostenibilità e al welfare è cresciuta in questi anni ma serve un accompagnamento, anche perché siamo un Paese di PMI e dobbiamo favorire l’attenzione a queste tematiche, investendo in politiche adeguate”, ha sottolineato l’on. Chiara Gribaudo. Nel corso della presentazione è stato dedicato ampio spazio all’approccio europeo in materia di sostenibilità “L’Europa tende a sovra regolamentare – ha detto l’on. Giulio Centemero, membro della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati -. Intanto l’America innova e la Cina copia”. Nel nostro continente mancherebbero “le basi operative per far funzionare gli ESG. Come sempre quando si parla di economia, business e scelte di policy la risposta è: dobbiamo scegliere”. A dirlo il prof. Luca Brusati, docente della SDA Bocconi. Le conclusioni dei lavori sono state affidate al dott. G.B. Zorzoli, esperto di energia. “Per troppo tempo non si è stati sinceri sui costi della transizione energetica. Ma non agire costerà ancor di più”.
Hanno partecipato alla presentazione della ricerca anche l’on. Alessandro Giglio Vigna, Presidente della XIV Commissione (Politiche dell’Unione europea), Camera dei Deputati e l’on. Alberto Gusmeroli, Presidente della X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo), Camera dei Deputati.
Protagonisti della presentazione sono state le imprese e le associazioni. Hanno arricchito il dibattito con esperienze aziendali concrete: Simone Togni, presidente di ANEV, Luca Guglielmi, Public Relation Manager Axpo Italia, Stefania Colombo, Director Global Sustainability IGT, Marco Valentini, Group Public Affairs Director, Engineering, Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità Inwit e Michele Samoggia, Director External Affairs, Philip Morris Italia.