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Etichetta, ecco il decreto italiano consegnato a Bruxelles

Etichetta

Il progetto di decreto italiano è nato per contrastare i pericoli che possono nascere dall’adozione dell’etichetta a semaforo francese, il Nutriscore. L’articolo di Agricolae.eu

Paracelso lo diceva già 5oo anni fa, nel Medioevo, ma l’Unione europea – e per la precisione i francesi – sembrano non capirlo. “E’ la dose che fa il veleno”. Nel senso che anche l’acqua, se bevuta in eccessiva quantità, può portare ad affogamento. Ma certo non si può dire che fa male.

Obiettivo del progetto di decreto italiano nato per contrastare i pericoli che possono nascere dall’adozione dell’etichetta a semaforo francese, il Nutriscore, è proprio quello di andare oltre, “precisare” e stabilire, per ogni alimento, la dose ideale da assumere quotidianamente.

“Utilizzare una forma di espressione complementare della dichiarazione nutrizionale degli alimenti”. È questo il senso della proposta italiana consegnata alla commissione europea in risposta al Nutriscore francese.

Il progetto di decreto adottato in applicazione dell’articolo 35 del regolamento europeo 1169 del 2011 dispone infatti che il valore energetico e le quantità di sostanze nutritive possono essere indicate con forme di espressioni ulteriori rispetto a quelle riportate attualmente.

In sostanza l’Italia fa un passo in avanti e precisa.

“L’Italia desidera raccomandare agli operatori del settore alimentare – si legge nella relazione illustrativa della proposta di decreto di cui Agricolae è venuta in possesso da fonti Ue – l’utilizzo di una forma di espressione complementare della dichiarazione nutrizionale. Ovvero gli operatori sono lasciati liberi di impegnarsi volontariamente sulla strada dell’apposizione di tale forma raccomandata. Tale forma sarà un logo denominato NutrInform  Battery.

Il progetto di decreto descrive i principi generali che le imprese dovranno rispettare nella realizzazione delle etichette. In particolare:

i valori espressi sono relativi alla singola porzione;

ogni box contiene l’indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi e zuccheri e sale della singola porzione. Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in calorie. I contenuti di grassi, grassi saturi e zuccheri e sale sono espressi in grammi.

Inoltre all’interno del simbolo batteria è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alla quantità giornaliera di assunzione raccomandata in Europa;

La parte carica della batteria rappresenta graficamente la percentuale di energia o nutrienti contenuta nella singola porzione permettendo di quantificarla visivamente. La somma di ciò che si consuma durante il giorno può riempire la carica della batteria senza andare oltre al fine di non superare le quantità di assunzione giornaliera raccomandate.

Il progetto di decreto precisa la collocazione del logo sul lato anteriore degli imballaggi dunque i fabbricanti e distributori del settore alimentare che si impegnano volontariamente ad adottare la raccomandazione informando il ministero della Salute.

 

Articolo pubblicato su agricolae.eu

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