Il Governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta stila il suo programma per dare una scossa…
Fazzolari capo della comunicazione di Governo. Quali insidie nasconde la mossa di Meloni?
“Il Foglio” rivela che Giovambattista Fazzolari da settembre sarà il nuovo capo della comunicazione di Palazzo Chigi, come deciso da Giorgia Meloni. Tutte le ragioni e le conseguenze della scelta
Da settembre il coordinamento della comunicazione è affidato a Giovambattista Fazzolari”. Come rivelato dal Foglio, con queste parole Giorgia Meloni avrebbe deciso di cambiare nuovamente la fisionomia della macchina comunicativa di Palazzo Chigi che, alla luce delle varie vicissitudini susseguitesi sin dalla formazione del governo, non sembra essere nata sotto una buona stella.
LE RAGIONI DELL’AVVICENDAMENTO
La premier affiderà dunque al suo braccio destro, alla “persona più intelligente e giusta che abbia avuto la fortuna di conoscere”, la gestione della comunicazione per tenerla più ‘allineata e coordinata fra gli uffici della presidente del Consiglio, di Palazzo Chigi, del governo e del partito di Fratelli d’Italia’. Il tutto in una fase in cui c’è da serrare i ranghi anche in vista dell’autunno caldo, tra manovre, riforme, Pnrr da mettere a terra, e della dura competizione (soprattutto tra gli alleati) per le prossime elezioni europee.
La novità coincide con il trasloco, dal primo settembre, di Mario Sechi a Milano per andare a dirigere Libero quotidiano, lasciando dunque vuota la poltrona di capo ufficio stampa. Negli ambienti di Palazzo Chigi si sono affrettati a rimarcare sulle agenzie di stampa che il nuovo incarico di Fazzolari non c’entra nulla con l’uscita di scena di Sechi. Effettivamente i confini dei rispettivi ruoli sono diversi, ma non si può negare che se fosse rimasto difficilmente ci sarebbe stata questa ‘promozione’ di Fazzolari o che, quanto meno, avrebbe creato molto imbarazzo.
IANNELLO DEFENESTRATA?
Da capire se un certo imbarazzo lo proverà piuttosto la storica addetta stampa di Meloni, Giovanna Ianniello, la quale – come riporta il sito del governo – è ad oggi formalmente il ‘coordinatore della comunicazione istituzionale’ di Palazzo Chigi. Ianniello, tra l’altro, sin dall’inizio ha ricoperto il ruolo di trait d’union proprio con Fdi, quindi non si capisce bene quale sia la differenza, c’è il rischio di una sovrapposizione di competenze. Tra gli addetti ai lavori che orbitano nei pressi di piazza Colonna già ci si chiede se si sia trattata di una mossa condivisa con la stessa Ianniello, magari in procinto di approdare verso altri lidi, oppure se si possa interpretare come una sostanziale defenestrazione o commissariamento del suo ruolo.
CHI SIEDERÁ SULLA POLTRONA DI CAPO UFFICIO STAMPA?
Allo stesso tempo è da vedere se la casella di capo ufficio stampa sarà rimpiazzata o meno. Difficile immaginare un upgrade di Fabrizio Alfano, attuale vicecapo ufficio stampa. C’è chi scommette che, almeno in questa prima fase, la poltrona dell’ufficio al primo piano di Palazzo Chigi (vicino a quelli proprio di Ianniello e Fazzolari) rimarrà vacante. D’altronde ad oggi il problema vero di Meloni a livello comunicativo sembra appunto essere di tipo organizzativo e di coordinamento, considerato che la gran parte dei media non è certamente ostile al governo.
Altra riflessione che emerge tra gli osservatori: come si concilia questa novità negli equilibri interni a Palazzo Chigi? Per essere più espliciti, come avrà preso la notizia l’altro sottosegretario Alfredo Mantovano, vero uomo macchina del governo? Ricordiamo che più volte – di fronte a delle vere e proprie forzature comunicative di Fazzolari (come quelle su Bankitalia) – si sia ricamato nei retroscena sugli attriti tra i due, con il sottosegretario pugliese costretto a correre ai ripari con gli ambienti che contano.
C’è molta curiosità, dunque, intorno a questo nuovo ruolo ritagliato su misura di Fazzolari. Ci dovremo aspettare una comunicazione più politica e meno istituzionale? E nel caso, una comunicazione politica a favore di chi? Ai più non è sfuggito che a Palazzo Chigi hanno i loro uffici anche i due vicepremier Tajani e Salvini i quali – paradossalmente – si preannunciano tra i principali competitor della premier in campagna elettorale. E quindi, nelle sue funzioni di “riorganizzare la macchina per potenziarne il funzionamento e stabilire meglio i compiti di ciascuno, e dare quotidianamente le linee guida di comunicazione” (Meloni dixit, come rivelato sempre dal Foglio) Fazzolari a chi darà queste “linee guida comunicative”?