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Elusione fiscale, la sterzata Ue parte con il nuovo anno

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Le nuove norme dell’UE per eliminare le principali lacune sfruttate ai fini dell’elusione fiscale societaria sono entrate in vigore il 1° gennaio

Dal 1° gennaio 2019 c’è stato il via libera in tutta l’Unione europea alle nuove norme decise da Bruxelles per eliminare le più diffuse pratiche di elusione fiscale delle imprese. D’ora in poi si applicheranno nuove misure vincolanti contro gli abusi intese a contrastare le pratiche utilizzate dalle grandi imprese multinazionali. (qui il pacchetto anti-elusione) (Qui lo studio sulle strutture di pianificazione fiscale aggressiva e sugli indicatori)

ELUSIONE FISCALE, COSA DICONO LE NUOVE NORME

semplificazione fiscaleLe norme trovano collocazione sulle base delle norme mondiali elaborate dall’OCSE nel 2015, sull’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili (BEPS) e dovrebbero contribuire a prevenire il dirottamento dei profitti al di fuori dell’UE, dove sfuggono alla tassazione. In particolare tutti gli Stati membri tasseranno ora i profitti fiscali trasferiti verso paesi a fiscalità ridotta in cui l’impresa non possiede alcuna attività economica reale (norme sulle società controllate estere). Inoltre, per scoraggiare le imprese dall’utilizzare pagamenti di interessi eccessivi per ridurre al minimo le imposte, gli Stati membri limiteranno l’importo degli interessi passivi netti che un’impresa può detrarre dal reddito imponibile (norme relative ai limiti sugli interessi). Infine gli Stati membri saranno nella posizione di porre mano ai regimi di elusione fiscale che non rientrano nelle norme antielusione (norma generale antiabuso).

DAL 2020 ALTRE NORME PER EVITARE DI SFRUTTARE I “DISALLINEAMENTI”

Dal 1° gennaio 2020 entreranno in vigore poi altre norme in materia di disallineamenti da ibridi volte a impedire alle imprese di sfruttare i disallineamenti fra le leggi fiscali di due diversi Stati membri dell’UE per evitare l’imposizione, nonché misure atte a garantire che anche le plusvalenze sulle attività, come la proprietà intellettuale, che sono state trasferite dal territorio di tale paese (norme sull’imposizione in uscita) siano imponibili in tale paese.

MOSCOVICI: NON ABBIAMO ANCORA VINTO LA BATTAGLIA, MA QUESTO È UN PASSO DECISIVO NELLA NOSTRA LOTTA

“La Commissione lotta da molto tempo e con decisione contro la pianificazione fiscale aggressiva. Non abbiamo ancora vinto la battaglia, ma questo è un passo decisivo nella nostra lotta contro chi cerca di approfittare delle lacune nei sistemi fiscali degli Stati membri per eludere miliardi di euro di imposte”, ha commentato in una nota il Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane Pierre Moscovici.

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