Garante privacy, arrivano le dimissioni del segretario generale Angelo Fanizza. Che cosa sta succedendo e cosa c’entra Fanizza con la bufera scatenata dalle inchieste di Report
Nuovo capitolo nella spinosa e intricata vicenda che ha terremotato il Collegio del Garante sulla protezione dei dati personali. Nonostante le inchieste di Report si concentrino sui vertici dell’Authority, il primo a lasciare non è uno dei quattro consiglieri, ma il segretario generale Angelo Fanizza.
Le dimissioni, formalizzate in serata, sono giunte al termine di una giornata di fuoco, dopo un’assemblea dei dipendenti a cui avrebbero partecipato anche il presidente Pasquale Stanzione insieme a Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia e Guido Scorza. Ecco cosa è successo durante il faccia a faccia coi lavoratori.
CHE COSA È SUCCESSO
L’assemblea, di cui aveva dato notizia già in mattinata Wired, si sarebbe concentrata sul mandato affidato a Fanizza dai quattro consiglieri del Garante: secondo quanto ricostruito da Report in un post Facebook, esisterebbe un documento interno del 4 novembre (ossia due giorni dopo le inchieste), con cui il segretario generale avrebbe chiesto l’estrazione della posta elettronica, degli accessi VPN, degli accessi alle cartelle e degli altri log dei sistemi informatici dei dipendenti.
IL RETROSCENA: CACCIA ALLA TALPA DENTRO IL GARANTE?
Un incarico motivato, secondo le ricostruzioni, dalla volontà dei vertici dell’Autorità di individuare le talpe responsabili della diffusione delle informazioni su cui poi Report e le altre testate giornalistiche hanno costruito le loro inchieste.
La richiesta sarebbe stata denunciata dal dirigente preposto alla sicurezza informatica, scatenando l’indignazione dei lavoratori di piazza Venezia, circa 200 in totale. Le forti contestazioni sul piano della legittimità e della tutela dei dati personali si sarebbero poi tradotte in una richiesta di dimissioni in blocco dell’intero collegio, malgrado i consiglieri, come raccontato, possano abbandonare il proprio ruolo soltanto su iniziativa personale.
Il Garante ha negato categoricamente il coinvolgimento nella comunicazione a firma dell’ormai ex segretario generale, precisando che a essa “non è mai stato dato seguito” e ricordando che “come da suo costante orientamento giurisprudenziale l’accesso da parte del datore di lavoro a taluni dati personali dei dipendenti relativi all’utilizzo dei sistemi informatici può costituire violazione della privacy”.
CHI È ANGELO FANIZZA
Nato a Bari nel 1973, Fanizza è magistrato amministrativo e dottore di ricerca in diritto pubblico dell’economia. In carriera ha insegnato all’Università barese e prestato servizio in diverse sedi della giustizia amministrativa: tra queste il TAR della Lombardia (periodo 2012–2018) e successivamente il TAR Puglia. Tra le altre esperenze, Fanizza è stato anche componente del tribunale nazionale federale sezione disciplinare della FIGC.
La nomina a Segretario generale del Garante era arrivata lo scorso ottobre su delibera dell’Autorità, che gli affidava la direzione amministrativa e il coordinamento operativo degli uffici fino al termine del mandato del Collegio, che sarebbe scaduto il 29 luglio 2027.

