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I titoli dei giornali di oggi, martedì 27 dicembre 2022

Regioni Riforma Autonomia Diff

Aperture diversificate per i quotidiani in edicola. Oggi in Senato arriva il testo emendato della Manovra del governo Meloni

CORRIERE DELLA SERA

“Sicurezza, le nuove regole”, titola il quotidiano di via Solferino.. “Il decreto su Ong, femminicidio e babygang: dai raspo ai soldi per le vittime”. Nel sottotitolo alto: “Intanto la manovra arriva in Senato: corsa per approvarla. Flat tac al 15%, chi risparmia e quanto”.

Il fondo è a firma di Maurizio Ferrera: “La guerra culturale sul fisco”, è il titolo. “Le misure sul fisco sono state quelle più controverse della manovra di Bilancio. (…) Il governo è stato accusato di ammiccare agli evasori e incentivare il cosiddetto nero nel piccolo commercio (…). Lega e Fratelli d’Italia non sono certo gli unici partiti europei a perseguire questo tipo di politiche”, aggiunge Ferrera.

Ma c’è anche un’analisi di Dario Di Vico, intitolata “Un Paese meno populista”. A centro pagina, invece, la foto-notizia è sull’Iran: “ancora sangue. Saha uccisa a 12 anni davanti ai genitori”. E accanto, il rimando al caso della fuga dal carcere di Beccaria: “così sette ragazzi sono evasi a Natale”, provano a ricostruire Cesare Giuzzi e Luigi Ferrarella.

E in cronaca c’è anche il caso del rapimento al figlio di Matteo Salvini, di cui scrive Marco Cremonesi.

LA REPUBBLICA

“Le chat della cricca” è l’apertura di Repubblica. Che torna dunque sul Qatargate. Ma c’è spazio, ovviamente, anche per la Manovra che arriva in Senato. “Il regalo della flat tax: per gli autonomi fino a 8 mila euro in più”.

L’intervista del giorno è a Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia: “Ora voglio la riforma della giustizia”, dice a Carmelo Lopapa. Negli esteri, invece, la guerra russa in Ucraina con le truppe invase che colpiscono una base aerea nella federazione di Putin. Mentre in Nord America (con foto-notizia a centro pagina) si fanno i conti con i morti per il grande freddo invernale.

Nelle idee, Ezio Mauro analizza la scelta italiana contro il Mes mentre Boeri e Perotti scrivono de “L’altruismo efficace dei super-ricchi”.

LA STAMPA

Il quotidiano torinese apre, invece, sul Pnrr e “la volata per i fondi” prima della fine dell’anno, verso la terza tranche di risorse dall’Ue. “Tajani: la Ue sia flessibile”, intervista al vicepremier e ministro degli Esteri in quota FI: “Recovery e Patto di stabilità vanno riformati, dice.

Caso carceri e caso Salvini sono presenti in cronaca con richiamo nella spalla di prima pagina, nelle idee Giuliano Amato scrive sui diritti e “le leggi” che “non bastano più”. Mentre nelle analisi troviamo Giovanni Orsina sul dibattito attorno al post-populismo “e i limiti dei progressisti”. Invece, Paolo Crepet scrive della fase congressuale del Pd.

Le due foto a centro pagina sono sulle tragedie giornaliere, in Ucraina e in Iran. Da un lato “la finta di Putin” sull’ipotesi di un negoziato; dall’altro i “100 giorni di orrore” che hanno spezzato la vita a 69 minorenni.

IL SOLE 24 ORE

Il quotidiano di Confindustria apre sulle assunzioni e “il 41%” che “non si trova”. “Nel 2022 la difficoltà a trovare i profili necessari cresce di nove punti”, avverte tra l’altro l’analisi di de Forcade e Tucci.

A centro pagina ci sono in foto le tre prime ministre di Nuova Zelanda, Finlandia e Islanda come nuovi possibili esempi da seguire nell’economia.

Il caso Ita: “il Mef accelera sulla vendita: il decreto pronto per la Gazzetta”. Morta Longo, invece, tratta dell’anno dei falchi: “dalle Bance centrali 173 aumenti dei tassi” d’interesse.

IL FOGLIO

“La gran vittoria contro Putin” è il titolo in evidenza del giornale diretto da Cerasa. Che introduce proprio l’editoriale-intervista: “Nel 2022 l’Italia e l’Europa hanno dimostrato che l’indipendenza energetica si può fare, la transizione ecologica pragmatica pre, e che i catastrofisti hanno stoppato ancora. Le parole di Cingolani”.

Anche Salvatore Merlo non è da solo perché intervista il ministro della Scuola Valditara: “La Cgil ha fatto flop”. Secondo Valditara, “L’egemonia culturale della sinistra sessantottina a scuola è finita. Gli insegnanti sono meglio di come pensa Landini. I telefonini in classe? L’ha fatto anche Macron”.

Nel taglio alto, invece, Giuliano Ferrara riflette sul presidenzialismo: “E’ la figura stessa di Mattarella a suggerire la soluzione di un presidenzialismo morbido, che sa cambiare pelle restando autorevole”. Negli esteri, Peduzzi e Pompili scrivono dei muscoli di Mosca e Pechino.

DOMANI

Sono due i titoli in evidenza per l’apertura del Domani. Davide Maria De Luca scrive da Ischia (con foto nel taglio alto), un mese dopo il disastro. “Sono i poveri ad aver pagato di più di tutti”. Michelangelo Cocco, invece, analizza le nuove tensioni tra Pechino e Taipei: “La Cina si esercita ancora per la guerra mondiale sui confini di Taiwan”.

Il fondo del giorno è di Federico Suolo. Sugli scandali a sinistra c’è una “morale senza questione: istruzioni per l’uso”. Secondo il filosofo, “la credibilità non è una questione che fissa uno steccato antropologico ma è un criterio di fiducia nei confronti dei rappresentanti. Solo così si può presumete che le istanze valorizzi possano cementare un’identità progressista oltre una quota di riserva politica ed elettorale di eterna minoranza”.

Ancora: nei fatti Preziosi scrive della corsa di Paola De Micheli alle primarie Pd, Enzo Risso analizza “lo spettro dell’Iper egoismo nazionale”.

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