Polemiche sul numero 2 del Csm dopo l'incontro con la premier Meloni, ecco cosa è…
Gli sbarchi di migranti quadruplicano e le quote lavoratori vanno a ruba: le prime pagine
Quadruplicano gli sbarchi di migranti e le quote per lavoratori stranieri finiscono, il retromarcia di Netanyahu sulla riforma della Giustizia, le reazioni al nuovo accordo sul Regolamento auto. La rassegna stampa
CORRIERE DELLA SERA
“Quadruplicati gli sbarchi”, apre il maggiore quotidiano nazionale, con la notizia del boom di arrivi di migranti. “Record rispetto all’inizio del 2022. Quote per lavoratori stranieri esaurite”, si legge nel sottotitolo.
Nel taglio alto spicca il tema delle manifestazioni in Israele (“Israele cancella la riforma della giustizia. Ma non si fermano le proteste e gli scontri”).
Argomento che torna anche in spalla (“È in gioco l’identità del Paese”).
Nel taglio basso spazio al Regolamento europeo sulle automobili (“Auto Italia fuori dal patto green”).
In spalla troviamo invece l’argomento maternità surrogata (“Per i dilemmi morali riscopriamo il buon senso”).
Nella stessa sezione, la notizia che la Francia sta per decidere riguardo l’estradizione delle ex brigate rosse (“Gli ex br e il no all’estradizione”).
LA REPUBBLICA
“La piazza ferma Netanyahu”, titola in apertura il quotidiano Gedi.
Tema che torna anche nel taglio basso, con il ritratto del premier israeliano (“Bibi l’highlander ora gioca col fuoco”).
“La grande protesta popolare che da dodici settimane sfida la riforma della Giustizia proposta dal premier Benjamin Neynyahu è senza precedenti nei quasi 75 anni di vita dello Stato ebraico: forza politica e aggressività verbale delle manifestazioni ripropongono la dirompente energia che ha distinto i conflitti più aspri durante l’intera parabola ultracentenaria del movimento sionista”, scrive Maurizio Molinari nel fondo.
“L’audio degli oligarchi contro Putin: «Ha seppellito la Russia»” è il secondo titolo in evidenza.
Nel fondo spazio al PNRR, con la bacchettata della Commissione Europea (“La Commissione bacchetta Roma. A rischio la rata da 19 miliardi”).
“Rai Sport e Tg1, la destra all’assalto della tv pubblica”, si legge subito sotto.
LA STAMPA
“Primavera israeliana”, apre il quotidiano torinese. “Vince la piazza, Netanyahu rinvia la riforma della giustizia: evitiamo una guerra civile”, si legge nel sottotitolo.
Al centro ancora il tema degli sbarchi di migranti. “Migranti, l’Italia è sotto attacco”, si legge nel taglio medio. “Salvini alza i toni e chiede di ritornare ai decreti sicurezza. Gentiloni a Tunisi”, si legge nel sottotitolo.
Spazio al Pnrr nel fondo, con le previsioni negative del Governo riguardo i ritardi del piano (“La paura del governo «Spenderemo solo metà dei fondi Pnrr»”).
Subito sotto troviamo l’analisi di Veronica De Romanis sulla scelta di non accedere al Mes (“Rinunciare al Mes scelta perdente”).
Nel taglio basso grande protagonista la Politica, al centro di due articoli (“Perché Berlusconi si libera dei falchi” e “Così l’effetto Schlein cambia il potere nel Pd”).
Nella stessa sezione spazio ai diritti dei figli delle famiglie arcobaleno (“Le famiglie arcobaleno e quei 1500 bimbi traditi”)
IL SOLE 24 ORE
“Borse e banche, prove di rimbalzo”, apre il quotidiano di Confindustria. “Dopo il venerdì nero i listini recuperano terreno: Piazza Affari +1,21%. I dati Bce parlano di stretta su credito ma gli analisti vedono la recessione”, si legge nel sottotitolo.
“Deutsche Bank, nel mirino derivati e asset illiquidi”, si legge nel fondo. “È stata la mole di derivati e asset illiquidi di Deutsche Bank, nonostante ratios patrimoniali e liquidità sopra i requisiti minimi, che dopo il caso Ubs-Credit Suisse ha fatto preoccupare gli investitori, tanto da far crollare venerdì il titolo della banca tedesca fino a -15%”, si legge nel sottotitolo.
A centro pagina spicca l’intervista al ceo di Iveco sul tema del Regolamento europeo sulle auto inquinanti (“Iveco: «Sbagliata la politica europea sull’automotive»”).
Tante le notizie in spalla, dalle proteste in Israele (“Netanyahu rinvia la riforma e prende tempo per il dialogo”) alla situazione migranti (“Click day, 238 mila domande in un’ora”), passando per l’economia (“«Un Consiglio di Stato che aiuta l’economia»”) e la farmaceutica (“Meccanochimica, la svolta green delle farmaceutica”).
IL FOGLIO
“Lavorare senza ufficio è davvero possibile? Chiacchiere in libertà sul lavoro del futuro. E su un pazzo mese di Foglio, fatto tutto da casa”, apre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa.
A centro pagina troviamo il tema del retrofront di Netanyahu sulla riforma della giustizia (“Ma Bibì è degno di salvezza”).
Nel fondo spazio al Consiglio dei Ministri di oggi (“Aula, nomine e Ue: le tre mosse che uniscono Meloni a FI”).
Nel taglio medio spicca invece il tema del vertice per “rafforzare le democrazie” organizzato dal Presidente Usa Biden (“Democrazie collegate”).
In spalla risalta il tema del tasso di disoccupazione in Russia, al minimo storico (“L’occupazione russa”).
DOMANI
“Altro che blocco navale, in Italia ci servono molti più immigrati”, apre il quotidiano diretto da Stefano Feltri. “Dopo appena un’ora le domande per accparrarsi i lavoratori stranieri erano già il triplo dei posti previsti. Coldiretti dice che oggi chiederà un decreto Flussi bis. I sindaci temono le regolarizzazioni nascoste”, si legge nel sottotitolo.
“Se la destra novecentesca aveva la classe come suo obiettivo polemico, quella del ventunesimo secolo ha l’intersezionalità. La natura interconnessa di categorizzazioni sociali (la razza, la classe e il genere) considerata come la creazione di sistemi sovrapposti e interdipendenti di discriminazione o svantaggio”, scrive la psicologa Nadia Urbinati nel fondo (“Il nuovo discrimine tra sinistra e destra è sui diritti”).
“Fondi regionali e conti esteri. Le nuove carte sui De Luca”, scrivono Tizian e Trocchia nei “Fatti”.
“Questa crisi da inflazione è un’occasione per la sinistra”, scrive il direttore Stefano Feltri nell’ “Analisi”.
“Ma davvero la tecnologia è la nuova religione”, titola Paolo D’Angelo nelle “Idee”.