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I giornali di oggi, mercoledì 18 gennaio

Regioni Riforma Autonomia Diff

Torna il tema del Qatargate, mentre tiene banco l’arresto del boss Matteo Messina Denaro, ma c’è spazio anche per il decreto sulle (ONG), la riforma della giustizia e l’Iran. La rassegna di oggi

CORRIERE DELLA SERA

“Caccia ai segreti del padrino”, apre il maggiore quotidiano nazionale, con un pezzo che indaga la rete di complici e i segreti del boss della mafia Matteo Messina Denaro.

Nel fondo, Antonio Polito spiega che “il dubbio sistematico è l’abito mentale dell’Occidente, da Cartesio in poi”, ma “in ampi settori dell’opinione pubblica si è diffuso, al posto del dubbio, un pregiudizio di sfiducia sistematica nei confronti dello Stato e dei suoi apparati”. Il titolo “L’eterno puparo” si riferisce ai commenti all’arresto del boss della mafia.

In spalla spazio al tema carburanti, “Benzina, la sfida dei distributori: «Lo sciopero è confermato»”. Domani è previsto un altro incontro con il Governo.

Nel taglio medio, torna prepotentemente il tema dell’inchiesta sui Mondiali in Qatar, con le rivelazioni dell’europarlamentare Panzeri sul Qatargate. “Panzeri si pente. Il racconto ai pm: «Così pagavamo».

LA REPUBBLICA

“La tana dei segreti” apre il quotidiano Gedi. “Il boss si rifugiava in un appartamento nel centro di Campobello di Mazara comprato dal suo prestanome”, scrive Palazzolo.

“Intercettare i corrotti per battere la mafia” è il titolo dell’intervista di Conchita Sannino al Procuratore nazionale antimafia sull’arresto del boss Messina Denaro e la riforma della giustizia.

Il tema della riforma della giustizia torna anche nel commento di Di Feo, il quale nel fondo titola “Non disarmare le indagini”.

In spalla, l’intervista a Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, dal World Economic Forum di Davos. “Bonomi: La corsa dell’industria si vince con gli Eurobond” è il titolo.

Subito sotto, spazio al tema dei “dati sul declino demografico cinese” con l’analisi di Bastasini (“La sfida all’Occidente della Cina senza figli”).

LA STAMPA

“Il carcere duro non si tocca”, apre il quotidiano torinese. “Se serve cambiamo la Costituzione. Intercettazioni fondamentali. Non c’è stata nessuna trattativa”, dice il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, intervistato da Federico Monga.

L’argomento giustizia tiene banco anche in spalla, dove spicca il commmento di Donatella Stasio, intitolato “Perchè la carta vieta l’ergastolo ostativo”.

Nel taglio alto, si parla di Consiglio superiore della magistratura. “Il csm, i laici e l’impresentabile”, è il titolo del pezzo di Giuseppe Salvaggiulo, il quale scrive che “non si può proporre come vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura un indagato per mafia”.

A centro pagina, spicca il racconto della sorella di una giovane iraniana in carcere, che lancia un accorato appello all’Occidente “Salvate Elhan”.

Nel taglio basso, “Un paese civile” titola Mattia Feltri, il quale scrive che “in pochi mesi potremo avere una legge che porta le madri detenute e i loro bimbi in case famiglia”.

IL SOLE 24 ORE

La stretta monetaria è il grande protagonista della prima pagina del quotidiano di Confindustria.

“Effetto Bce, tassi sui prestiti oltre il 3%” e “Carovita all’8,1%, ai massimi dal 1985” è il doppio titolo nel taglio alto”. Se il quadro attuale non è più rosei, “da Francoforte arriva qualche segnale di una possibile frenata dei rialzi”, si legge.

Anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, si mostra ottimista riguardo il futuro, “Bonomi: inflazione in forte calo a partire del secondo semestre”, titola Nicoletta Picchio.

A centro pagina, la fotografia di un mercato indiano fa da corredo alla notizia che l’India ha guadagnato il primato di Stato con più abitanti al mondo (“L’India supera la Cina e diventa il Paese più popoloso al mondo”). Intanto, in Cina la società “Alibaba, finisce nel mirino dei fondi attivisti”.

Nel fondo, arrivano buone notizie sul fronte caro energia, “Bollette del gas, in vista un taglio del 29% a partire da febbraio”, titola Sara Deganello.

In spalla torna il tema dell’inchiesta sul Qatar, il Qatargate, con le dichiarazioni che l’europarlamentare Panzeri ha rilasciato sul suo collega Marc Tarabella. “Panzeri, pentito, collabora: ho dato a Tarabella 140 mila euro”.

Nella stessa sezione, sul fronte Esteri arrivano i primi aggiornamenti dal World Economic Forum di Davos. Il primo pezzo riporta le parole della Presidente del Parlamento Europeo, “Von Der Leyen: serve fondo UE per investire su tecnologie verdi”.

“Governo italiano assente al vertice” è invece il titolo del commento a firma di Riccardo Barlaam.

Sempre in spalla spazio anche alla direttiva UE sull’efficienza energetica degli immobili. “Case green, allarme costi e importo sulle quotazioni” è il titolo denuncia.

IL FOGLIO

“Kyiv, ti armo da impazzire” è il titolo polemico che risalta in prima pagina del quotidiano diretto da Claudio Cerasa.

“Verità indicibili e teoremi da bar sport. Il day after dell’antimafia della chiacchiera è un manifesto dell’Italia complottista e pataccara”, è il titolo nel taglio alto.

In spalla risalta la notizia dello sciopero dei distributori di benzina, “Benzinai in agitazione”.

DOMANI

“Appello di Amnesty al Parlamento: « Fermate il decreto contro le ONG»”, apre il quotidiano diretto da Stefano Feltri. Il riferimento è al provvedimento dell’esecutivo “che tiene le navi umanitarie lontano dai tratti di mare dove ci sono i naufraghi: molti migranti moriranno”, scrive Riccardo Noury.

Nel fondo, Gianfranco Pasquino cerca di andare “oltre le polemiche” per analizzare “le conseguenze politiche dell’arresto di Messina Denaro”. “Quelle informazioni, quelle conoscenze, quelle azioni che hanno portato al successo non possono e non debbono essere rivelate nella loro interezza”, scrive l’accademico dei Lincei.

Stesso argomento ma taglio diverso nei “Fatti”. “La mafia di Messina Denaro è morta da anni, ma c’è n’è un’altra in ascesa”, titola Attilio Bolzoni.

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