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I messaggini di Berlusconi

Berlusconi

Le ultime mosse di Berlusconi. I Graffi di Damato

Parlare e scrivere di Silvio Berlusconi come di una Sibilla Cumana fuori sede sarebbe esagerato. Ma di certo il Cavaliere sta mandando messaggi ai naviganti della politica lasciandosi intervistare dopo l’ultima e lunga degenza in ospedale.

Va bene, per esempio, tutto ciò che sul piano affettivo si è guadagnata appunto in ospedale la giovane “moglie” Marta Fascina, come l‘ha chiamata Antonella Coppari del Quotidiano Nazionale, ma non si insinui più ch’egli ne dipenda politicamente. E che nasca appunto da questo rapporto anche la svolta impressa a ForzaItalia a favore di una maggiore sintonia, o di una minore diffidenza, nei riguardi dell’ormai più forte alleata Giorgia Meloni.

“Marta -ha confermato il quasi marito- è stata davvero il mio angelo custode. Del resto, con i suoi lunghi capelli biondi ha davvero le sembianze di un angelo. Se avessi avuto bisogno di una prova del suo amore incondizionato -ma non ne avevo alcun bisogno- l’avrei avuto in queste settimane. Ed è un amore totalmente ricambiato”. “Questo però -ha voluto precisare Berlusconi- non ha nulla a che fare con la sua passione politica”, che di solito porta chi la possiede a farne sentire peso, effetti e quant’altro su chi le sta accanto. “Marta e io -ha spiegato Berlusconi- parliamo ovviamente spesso di politica, ma sono due piani davvero distinti”. Berlusconi insomma è Berlusconi, il fondatore e leader indiscusso del suo partito, e Marta Fascina, per quanto “moglie” indicata –ripeto- dalla Coppari e deputata di seconda legislatura, eletta la prima volta in Campania e la seconda in Sicilia, è appunto Marta Fascina. La smettano dunque i malevoli a immaginarla e rappresentarla come la vera capa ormai di Forza Italia, capace di troncare o favorire ruoli e carriere altrui. Se qualcuno in Transatlantico, per esempio, la scorta per dimensione e devozione al pari di un corazziere, come mi è capitato personalmente di vedere fare al mio amico Antonio Tajani all’inizio di questa legislatura, lo fa solo per galanteria.

Anche nei rapporti con gli avversari Berlusconi ha lanciato qualche messaggio ai naviganti parlandone con la Coppari. Alla quale ha raccontato, per esempio, che fra i “tantissimi messaggi affettuosi” ricevuti fra ospedale e casa “il più inatteso”, e prevedibilmente apprezzato, è stato “quello di una figura storica molto nota della sinistra -di cui non faccio il nome per non metterlo in imbarazzo- che mi ha scritto queste parole”, nè poche né convenevoli. Eccole: “Io l’ho sempre combattuta e continuerò a combatterla. Ma la politica italiana non sarebbe la stessa se lei smettesse di occuparsene. Si aprirebbe un vuoto incolmabile per la democrazia. Per questo le auguro di tornare presto”. E lui infatti è tornato, “pronto a fare la mia parte”, ha detto. Provate ora a indovinare chi -penso fra D’Alema, Bersani, Veltroni, Prodi- sia quest’uomo di sinistra così interessato alla salute fisica e politica del Cavaliere all’interno del centrodestra, o destra-centro com’è diventato.

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