skip to Main Content

I programmi sulla Giustizia di Fratelli d’Italia, Lega, Pd e non solo

Giustizia Ordinamento Giudiziario Riforma Csm Stato Mafia Processo Civile

Cosa promettono sul fronte della Giustizia i partiti in corsa alle elezioni del 25 settembre 

Anche per questa tornata elettorale, come di consueto, i partiti ai dividono tra garantisti e giustizialisti. Ecco tutte le proposte messe in campo.

Le riforme garantiste del centrodestra

Le ricette delle quattro liste del centrodestra sono ormai note e, grosso modo, simili tra loro. La separazione delle carriere dei pm, lo stop alle porte girevoli tra magistratura e politica e la riforma del Csm attraverso il sorteggio dei suoi membri sono cavalli di battaglia su cui Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si ritrovano perfettamente. Il Carroccio, però, vorrebbe anche modificare la Legge Severino che, per Forza Italia, sarebbe da abolire direttamente. Entrambi puntano a legiferare per arrivare a una vera responsabilità civile dei magistrati”. Noi Moderati, la quarta gamba del centrodestra indica esplicitamente come obiettivo quello di combattere i processi mediatici garantendo agli indagati la segretezza dell’avviso di garanzia fino al rinvio a giudizio o all’archiviazione. Uno dei punti fondamentali per Forza Italia è la limitazione di alcuni strumenti come i trojan, le intercettazioni e l’uso della custodia cautelare. Tutto il centrodestra si impegna, inoltre, a riformare il processo civile e penale per ridurre i tempi della giustizia e a realizzare un nuovo “piano carceri”. In agenda c’è anche la riforma della giustizia tributaria.

Anche il Terzo Polo vuole riformare la giustizia

Chi ha un approccio decisamente garantista è anche la lista Azione/Italia Viva guidata da Carlo Calenda dal momento che intende ripristinare la prescrizione e attuare la separazione delle carriere dei magistrati. Ma non solo. Il Terzo Polo intende anche ridurre i casi in cui il pm può appellarsi di fronte a un’assoluzione dell’imputato. Vuole, infine, aumentare le misure alternative alla carcere.

Le ricette del centrosinistra

Il Pd punta molto sulla digitalizzazione del sistema giustizia e vuole investite sulle forze dell’ordine. Ha in programma di favorire la nascita di un’Alta Corte che giudichi sulle nomine contestate e sugli addebiti disciplinari dei magistrati. Verdi e Sinistra Italiana si concentrano molto sulla lotta alle mafie e alle ecomafie. Prevedono, inoltre, di modificare la Fini-Giovanardi e abrogare il reato di clandestinità per gli immigrati. Vogliono, infine, istruire il personale penitenziario per evitare eventuali violazioni ai diritti umani e dare la possibilità ai carcerati di avere un telefono a loro disposizione. A difesa dei diritti dei carcerati si schiera, ovviamente, anche +Europa.

Il giustizialismo del Movimento Cinque Stelle

Il Movimento Cinque Stelle, invece, ha storicamente un’impostazione più giustizialista. La lotta alle mafie e alla corruzione si accompagna ad una maggiore tutela dei testimoni di giustizia e dei lavoratori che denunciano, i cosiddetti ‘whistleblowing’. Altri due punti cruciali del programma del Movimento sono il completamento della riforma dell’ergastolo ostativo e il superamento dell’improcedibilità nel processo penale.

Il programma dell’Unione Popolare di Luigi De Magistris

La lista Unione Popolare, guidata da Luigi De Magistris, è favorevole a una riforma che elimini il correntismo dentro il Csm e “che dia forza all’autonomia ed indipendenza dei magistrati come singoli”. Si prefigge di riformare il sistema carcerario, ampliando l’uso delle misure alternative, soprattutto per chi commette reati minori. Si schiera in favore dei centri sociali e contro le politiche di sgombero e si dice contraria “alla criminalizzazione e alle persecuzioni delle lotte sociali, ambientali e sindacali”. De Magistris, in programma, ha inserito anche nuove misure a sostegno dei testimoni di giustizia e per gli imprenditori vittime di racket e dell’usura.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top