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Il Ddl Lavoro è legge, ecco tutte le principali novità
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Dalle dimissioni agli stagionali, le misure contenute nel Ddl Lavoro approvato dal Senato in via definitiva
Il Disegno di legge Lavoro è stato approvato definitivamente dal Senato, con 81 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto, dopo il via libera della Camera lo scorso 9 ottobre. Il provvedimento introduce numerose modifiche normative che riguardano contratti, dimissioni, lavoro stagionale e altre discipline lavorative. Vediamo i punti principali.
CONTRATTI A TERMINE E SOMMINISTRAZIONE
Una delle principali novità riguarda l’esclusione dal limite del 30% dei lavoratori somministrati rispetto ai contratti stabili. Questa deroga si applica ai lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle agenzie per il lavoro, oltre a determinate categorie di lavoratori, come quelli impegnati in attività stagionali, spettacoli, start-up o sostituzioni di personale assente. L’obiettivo è ridurre i vincoli per le aziende, garantendo maggiore flessibilità.
LAVORO STAGIONALE
La definizione di lavoro stagionale si amplia. Non solo include le attività già previste dal DPR del 1963, ma anche quelle necessarie per affrontare intensificazioni di lavoro in determinati periodi dell’anno o legate ai cicli produttivi dei settori serviti dall’impresa. Questa modifica mira a supportare settori con forti variazioni di domanda durante l’anno, come turismo e agricoltura.
DIMISSIONI E ASSENZE INGIUSTIFICATE
Le dimissioni per “fatti concludenti” vengono ridefinite: se un’assenza ingiustificata del lavoratore supera i termini previsti dal contratto collettivo nazionale o, in assenza di tale previsione, 15 giorni, il rapporto di lavoro si considera risolto per volontà del dipendente. In questi casi, non è richiesta la procedura di dimissioni telematiche. Tuttavia, il datore di lavoro è tenuto a comunicare l’evento all’Ispettorato nazionale del lavoro per verificare eventuali giustificazioni.
SMART WORKING E CONTRATTI IBRIDI
Sul lavoro agile, è confermato l’obbligo per il datore di lavoro di comunicare telematicamente al Ministero del Lavoro l’elenco dei dipendenti coinvolti, indicando le date di inizio e fine dello smart working entro cinque giorni dall’attivazione. Inoltre, il provvedimento introduce la possibilità di stipulare contratti ibridi a causa mista, combinando lavoro dipendente e autonomo, beneficiando del regime fiscale forfettario per la parte relativa alla partita IVA.
APPRENDISTATO E CASSA INTEGRAZIONE
Viene introdotta la possibilità di trasformare un contratto di apprendistato per la qualifica o il diploma professionale in apprendistato professionalizzante o di alta formazione e ricerca, dopo il conseguimento del titolo. Inoltre, i lavoratori in cassa integrazione che svolgono attività lavorative, subordinate o autonome, presso un altro datore di lavoro, non avranno diritto al trattamento integrativo per le giornate lavorate.
RATEIZZAZIONE DEI DEBITI CONTRIBUTIVI
Dal 1° gennaio 2025, sarà possibile rateizzare in un massimo di 60 rate mensili i debiti per contributi e premi dovuti all’Inps e all’Inail, purché non siano già stati affidati agli agenti della riscossione. I dettagli operativi verranno stabiliti da un decreto ministeriale e dagli organi direttivi degli enti coinvolti.
VISITE MEDICHE E TESSERINI DI RICONOSCIMENTO
L’obbligo di visita medica per il rientro al lavoro dopo un’assenza per malattia superiore a 60 giorni è previsto solo se ritenuto necessario dal medico competente. Inoltre, sono state abrogate alcune norme sui tesserini di riconoscimento nei cantieri edili, poiché già regolate dal Testo Unico sulla Sicurezza del 2008.
Con le sue 33 disposizioni, il Ddl Lavoro rappresenta quindi un aggiornamento delle regole del mercato del lavoro, introducendo misure che puntano a garantire maggiore flessibilità, semplificazione e adattamento alle esigenze delle aziende e dei lavoratori.