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Il gioco delle tre carte di Renzi (mentre l’ex compagna di Berlusconi lo incorona)

Renzi

Renzi pronto alla corsa in solitaria, ma il vero obiettivo è la lista unitaria con Più Europa (e si dice pronto al passo indietro)

Matteo Renzi ne ha per tutti. Alla giornata conclusiva della Leopolda a Firenze, il leader di Italia Viva non risparmia stoccate a nessuno, da maggioranza a opposizione fino alla von der Leyen, non temendo – a suo dire – la corsa in solitaria alle elezioni Europee, ma lasciando alla fine uno spiraglio (o meglio, lanciando un sos) per una lista unica con Più Europa.

Gli esponenti di Iv si chiudono a riccio intorno al loro leader, con Maria Elena Boschi che attacca e provoca ancora una volta Carlo Calenda (“Ingrato, è lui che ha rotto il Terzo polo”). Scena rubata in parte dalla presenza alla kermesse di Francesca Pascale, per anni compagna di Silvio Berlusconi.

PASCALE: RENZI EREDE DI BERLUSCONI? “E’ L’UNICO LEADER IN CAMPO”

Incalzata dai giornalisti, non si è sottratta alle dichiarazioni. Se Matteo Renzi “sarà l’erede di Berlusconi lo dirà il tempo – ha detto – ma credo che lui sia l’unico leader in campo ed a portare avanti quel progetto fatto partire da Silvio Berlusconi. Matteo Renzi – ha aggiunto -, non è un segreto, lo dicono tanti articoli dei giornali, è stato uno dei personaggi politici che Silvio Berlusconi ha amato di più, lo ha sempre considerato un genio della politica, e per questo ha condiviso con lui molto temi importanti, fra cui i diritti civili. Questo credo che sia un monito per me, per crederci”.

RENZI: “VON DER LEYEN NON VA RIELETTA, SERVE LEADER NO IDEOLOGIE”

Di sicuro però Renzi e Berlusconi non condividevano le famiglie politiche europee di appartenenza. Il leader di Iv non poteva essere più chiaro contro lo spitzenkanditaten del Ppe e presidente uscente della commissione europea. “Ursula von der Leyen a mio giudizio non deve essere rieletta. Chiederò di non votarla, di votare una leader e non una follower delle ideologie” ha detto Renzi, spiegando poi meglio “è sul Green deal che vediamo il fallimento di Ursula von der Leyen, perché l’ideologia non funziona. La battaglia per la decarbonizzazione è sacrosanta ma solo con l’ideologia si torna al carbone”.

IL LEADER DI IV: “NON SO PER QUANTO TEMPO MELONI SARA’ PREMIER”

Il leader di Italia Viva passa poi alla politica interna. “Massimo rispetto per il presidente del Consiglio Meloni eletta dai suoi sostenitori e con il fondamentale aiuto di Enrico Letta. Non so fino a quando Meloni sarà presidente del Consiglio – ha pronosticato – Salvini ci ha abituato a grandi emozioni. Il dato oggettivo è che dopo 18 mesi questo paese è più arrabbiato perché chi lo governa educa alla rabbia, all’intolleranza, al vittimismo”.

L’ATTACCO A TAJANI: “HA SNATURATO VISIONE EUROPEISTA DI BERLUSCONI”

Da qui l’attacco a Forza Italia e ad Antonio Tajani che “hanno snaturato la visione europeista che in Berlusconi c’era e che oggi è diventata una visione da grigi burocratici quale è Antonio Tajani, e quale è Ursula von der Leyen. E’ la scelta di una Forza Italia che io voglio combattere a viso aperto”.

RENZI: “CLASSE DIRIGENTE DEL PD LI CONDANNA A PERDERE PER 10 ANNI”

Renzi spazia arrivando al Partito democratico. “Schlein è l’unica che mi ha mandato un messaggio di in bocca a lupo per la Leopolda, lei è sempre stata coerentemente da un’altra parte ed ho una simpatia naturale per lei, ma la classe dirigente del Pd – ha chiosato il leader di Iv – condanna quella esperienza a perdere per dieci anni, esattamente come è successo alla sinistra inglese che vinceva con Toni Blair e poi ha sempre perso”.

“ALLE EUROPEE CONVINTI CHE CE LA FAREMO, MA MIO PASSO INDIETRO PER LISTA UNITARIA

La parte più attesa e croccante dell’intervento di Renzi ovviamente è quella sulla linea politica e gli accordi in vista delle Europee. “Siamo convinti che ce la faremo. I sondaggi inglesi – ha rivelato – ci danno al 5%, quelli italiani al 3-4%. Se prendiamo 4% io non sono contento, voglio il 5%”. E qui adesso l’apertura, il ramoscello d’ulivo. “Più Europa ha chiesto una lista unitaria, noi ci stiamo. Se c’è una richiesta da parte degli altri di fare un passo indietro da parte dei parlamentari in carica io ci sto, ma sia chiaro che noi da oggi siamo in partita per un risultato che serve non al nostro ego, ma all’Italia, all’Europa e al futuro dell’Europa. Se ci state – ha concluso Renzi – noi ci siamo, altrimenti faremo da soli. Posso garantire che ci metto il mio impegno e coraggio. Se qualcuno non se la sente se ne vada”.

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