Skip to content

Il nuovo ‘scherzo’ di Moussa Faki (quello vero) a Giorgia Meloni

moussa faki

Il leader della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki, “quello vero”, critica il governo italiano per il mancato coinvolgimento sul Piano Mattei

“È quello vero”. È la battuta pronunciata dalla premier Giorgia Meloni, quando al vertice Italia-Africa ha dato il benvenuto al presidente della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki, l’uomo per cui si erano spacciati i due comici russi autori della telefonata fake in cui incappò la presidente del Consiglio a settembre. Un caso che ha portato alle dimissioni del consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, Francesco Talò. E che Meloni ha rievocato questa mattina sul tappeto rosso al Senato prima del summit: stringendo con la destra la mano a Moussa Faki, rivolta verso fotografi e operatori tv lo ha indicato con il pollice sinistro, aggiungendo con un sorriso, “è quello vero”. Tra l’altro, i due leader si erano già conosciuti lo scorso aprile ad Addis Abeba.

LO ‘SCHERZO’ DEL VERO FAKI A MELONI: “SUL PIANO MATTEI AVREMMO VOLUTO ESSERE CONSULTATI”

Il punto è che adesso a fare un nuovo ‘scherzetto’ alla presidente del Consiglio è stato proprio il “vero” Faki. Nel corso del suo intervento al vertice, così il presidente della Commissione dell’Unione africana si è rivolto alla premier:

“Signora presidente del Consiglio, sul Piano Mattei che propone avremmo auspicato di essere consultati. L’Africa è pronta a discutere contorni e modalità dell’attuazione. Insisto sulla necessità di passare dalle parole ai fatti, non ci possiamo più accontentare di promesse, spesso non mantenute”. E ancora: “Le prese di posizione dell’Italia a favore di un nuovo paradigma di partnership con l’Africa godono di ottima considerazione nel continente”, ha comunque detto l’ex primo ministro del Ciad.

“L’Italia sotto la sua guida ha mostrato un costante interesse per una collaborazione equa e produttiva con l’Africa, e le vostre prese di posizione nei consessi internazionali a favore un nuovo paradigma di partnership con l’Africa godono di ottima considerazione nel continente. Grazie anche per essere venuta da noi per discuterne. E spero che la presidenza italiana del G7 possa amplificare questo approccio all’Africa”. Il presidente della Commissione dell’Unione africana ha quindi sottolineato “i principi che devono essere presi in giusta considerazione per governare questa partnership, così come per quella con l’Unione europea”, plaudendo poi per la presenza al summit di Roma dei vertici delle istituzioni dell’Ue.

“Il primo principio – ha affermato – è quello della libertà: la partnership internazionale con l’Ue poggia proprio sul concetto di libera scelta del partner, non allineata sul blocco di un partner unico. Siamo sempre vigili per mantenere diversità di partner”. Il secondo principio, ha continuato, è quello del “vantaggio reciproco”. “L’Africa non è sprovveduta – ha detto – ma si impegna secondo un rapporto equilibrato”.

MELONI: “L’ITALIA HA SPINTO PER L’UNIONE AFRICANA AL G20”

Parole che ovviamente le opposizioni non si sono state fatte scappare per rafforzare le critiche e imbastire una polemica.

La premier Meloni nel suo intervento introduttivo aveva comunque rivolto “un saluto speciale all’Unione africana, rappresentata dal presidente di turno Assoumani e dal presidente della Commissione Moussa Faki, che quest’anno è entrata a far parte stabilmente del G20, ed è un’opzione che l’Italia è stata fra le primissime nazioni a promuovere”.

Leggi anche: Perché il Piano Mattei non funziona (secondo le opposizioni e non solo)

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su