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Il presidenzialismo divide, il Pnrr rallenta: le prime pagine

Isis

Il presidenzialismo divide l’Italia, Fuertes lascia la Rai, l’Europa invia ispettori per il Pnrr, i festeggiamenti per la Giornata dell’Europa, il nuovo Btp. La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“Riforme, trattativa a ostacoli” apre il maggiore quotidiano nazionale.

Tema che torna anche nel fondo, intitolato “Priorità e miraggi”.

Nel taglio medio spicca l’intervista alla ministra per le Riforme Casellati (“Scelta obbligata, collaborino tutti”).

Subito sotto troviamo il tema del Piano nazionale di ripresa e resilienza (“Pnrr rallentato da 80 mila mini appalti”).

In spalla spazio alle celebrazioni a Kiev (“Festa del 9 maggio. Zelensky sfida Putin: Celebro l’Europa”).

LA REPUBBLICA

“Riforme al buio” apre il quotidiano Gedi.

“Rai, Fuertes si dimette. Da Fazio a Damilano le star a rischio fuga”, è il secondo titolo in evidenza.

Nel fondo spazio al tema del presidenzialismo (“Presidenzialismo e società divisa”).

Subito sotto troviamo i titoli di Stato destinati ai risparmiatori (“I Btp formato famiglia per frenare l’effetto Bce”).

In spalla spicca la geopolitica (“Mosca celebra la vittoria del ’45 ma a Kiev sarà festa dell’Europa”).

Subito sotto troviamo la notizia riguardo il vertice internazionale dei conservatori vicini a Putin (“Anche Lega e FdI al vertice magiaro in favore di Putin”).

LA STAMPA

“Riforme, la scelta di Meloni, il premier eletto dal popolo”, apre il quotidiano Gedi.

Tema che torna anche nel fondo (“Rai, sconfitta per tutti. Fuertes si dimette”).

“Ma il prezzo più alto lo paga la tv di Stato”, scrive Panarari subito sotto.

“Renzi: sto con Giorgia anche senza Pd e M5S”, si legge nel taglio alto.

Nella stessa sezione spicca la notizia che l’Europa ha inviato ispettori per controllare lo stato di avanzamento del Pnrr (“Pnrr, l’Europa invia gli ispettori in Italia”).

In spalla spazio all’inchiesta sui fatti di via Fani (“Le tre bugie delle Br sulla strage di via Fani”).

IL SOLE 24 ORE

“Un nuovo Btp per i risparmiatori”, apre il quotidiano di Confindustria.

“Alleggi universitari, corsa a ostacoli per i posti del Pnrr”, si legge nel fondo.

A centro pagina spiccano le nuove regole sugli imballaggi (“Ortofrutta, stop alle confezioni monouso”).

Nel taglio medio troviamo invece le nuove misure della Legge sulla concorrenza (“Controlli sulle imprese, stop alle sanzioni sugli errori formali”.

Tanti i temi in spalla, dalle nomine (“Guardia di Finanza, comando a interim per De Gennaro. Il ceo Fuortes lascia la Rai”) alla guerra in Ucraina (“La Farnesina agli italiani: Via subito dall’Ucraina”), passando per l’allarme criptovalute (“Binance blocca per ore i prelievi di Bitcoin”) e i trasporti (“Tir, una maxi flotta da rinnovare”).

IL FOGLIO

“Il leggendario Warren Buffett non si inchina alle moderne ortodossie. Fieramente liberal, dice no al capitalismo woke. Lezioni utili”, apre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa.

“Chi vuole fare la festa all’UE”, è il titolo in evidenza a centro pagina.

Nel fondo spiccano gli attacchi della Russia contro la Croce Rossa a Odessa e un ospedale (“Mosca non è così in crisi, bombarda, uccide e festeggia il 9 maggio”).

Subito sotto troviamo i negoziati di pace per la fine del conflitto in Ucraina (“Scovare il bluff cinese”).

“L’icona della universitaria in tenda e qualche verità sui diritti e lo student housing”, si legge nel taglio medio (“Nessun letto è gratis”).

In spalla spicca la “zuffa” tra Corte dei Conti e amministrazioni locali sul Pnrr (“Resa dei Conti sul Pnrr”).

DOMANI

“Riforme, bicamerale e polemiche. Ecco il bluff mediatico di Meloni”, titola in apertura il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi.

“Oggi la premier incontrerà le forze di opposizione per discutere di presidenzialismo e premier forte. Ma non presenterà documenti: la destra vuole spostare solo l’attenzione mediatica dai suoi fallimenti”, scrive Stefano Iannacone nel sottotitolo.

“La destra, che ha sempre avversato la democrazia parlamentare (da leggere i due volumi contro il parlamento di Giorgio Almirante) oggi cerca di mettere mano alla revisione della Carta”, scrive Nadia Urbinati nel fondo, intitolato “La governabilità eretta a mito è diventata un incubo”.

“La premier vuole imporre le riforme. Ma ignora la lezione di Aldo Moro“, titola Marco Damilano nei “Fatti”.

“La svolta revisionista di Mosca nel mondo multipolare” si legge nell'”Analisi”.

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