Intervento a tutto campo del presidente del Senato alla festa di Fratelli d'Italia a Lido…
Il Super Green Pass tira la volata al ponte dell’Immacolata
Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, sulle speranze del comparto legate al successo del ponte dell’Immacolata: “Guardiamo a questa data come a una prova generale per l’andamento del Natale”
Sono 10 milioni e 118 mila gli italiani che si stanno godendo fuori casa il ponte dell’Immacolata, almeno secondo l’indagine realizzata per Federalberghi da ACS Marketing Solutions, secondo la quale il 92,3% resterà in Italia. Tra questi, più della metà (50,8%), rimarrà nella regione di residenza e il 30,6% andrà in una regione vicina. Il 35,2% sceglierà una località d’arte, il 25,2% la montagna, il 12,6% andrà al mare, il 5,4% una località termale e il 3,8% un lago.
Fra chi sceglierà una meta estera, il 74,3% andrà in una capitale europea, mentre l’8,6% prediligerà località di mare, l’8,5% località montane e il 2,9% le grandi capitali extra-europee. La stragrande maggioranza degli intervistati (57,9%) ha scelto di andare in vacanza per il ponte dell’Immacolata per rilassarsi, il 28,9% per divertirsi e il 18,9% per raggiungere la propria famiglia.
La casa di parenti/amici sarà la struttura prescelta dal 36% dei viaggiatori, seguita dal 26,5% che sceglierà l’albergo, e dall’11,8% che opterà per il bed & breakfast. In media, ciascun viaggiatore trascorrerà circa 3,4 notti fuori casa. La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 416 euro, con un giro di affari di circa 3,2 miliardi di euro. Le spese di pernottamento incidono sul budget per il 18,7%; le spese di viaggio per il 22,3%, e quelle relative ai pasti per il 28,3%. Il capitolo più corposo della spesa (30,7%) riguarda le altre voci (lo shopping, i divertimenti, eccetera), a conferma della capacità del turismo di “distribuire” ricchezza sul territorio, ben oltre i confini classici del settore.
Il 40,5% degli intervistati dichiara di contattare direttamente la struttura ricettiva per prenotare il proprio soggiorno tramite il sito Internet, il telefono o l’e-mail. Nel 40,3% dei casi gli intervistati aver rinunciano alla vacanza per mancanza di soldi; il 23% per motivi familiari e il 18,8% per paura del contagio da Covid-19. Inoltre, il 12,9% non effettuerà una vacanza in questo periodo a causa dello stato d’incertezza che ancora aleggia sulle misure di contenimento della pandemia.