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Italia zona rossa. Cosa succede dopo le feste? Le ipotesi sul tavolo

Zona Rossa

Il decreto Natale scadrà il 7 gennaio. Tensioni nell’esecutivo diviso sulle riaperture. La zona rossa potrebbe continuare nei weekend con diverse attenuazioni ma i commercianti temono altri danni proprio nel periodo dei saldi

Si terrà oggi il Comitato nazionale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, convocato, recita la nota, “per un esame delle questioni di sicurezza e ordine pubblico attinenti l’attuazione della campagna di distribuzione delle dosi vaccinali”. Al centro dell’incontro, con ogni probabilità, la partenza a rallentatore della campagna di vaccinazione. Al Comitato, viene comunicato dal Viminale, parteciperà il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri. Ma l’Italia resta al bivio su cosa fare dopo il 6 gennaio con riferimento alle restrizioni anti-contagio, la cosiddetta zona rossa. Per tutta la giornata di ieri, domenica 3 gennaio 2021, si sono susseguiti incontri della maggioranza di governo per decidere su dossier importanti, quali la riapertura delle scuole, degli impianti sciistici, la modulazione dei trasporti e naturalmente la possibile proroga delle restrizioni, dato che la curva dei contagi non induce all’ottimismo.

LA ZONA ROSSA CONTINUA?

Da quanto si apprende, nell’esecutivo permangono le solite distinzioni già viste nel mese scorso tra chi vorrebbe procedere con una riapertura anche attenuata (tra questi soprattutto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e vari ministri pentastellati) e chi, soprattutto tra le file del Partito Democratico, continua a sostenere la necessità di prorogare a oltranza la linea dura. E con essa, naturalmente, la zona rossa, magari mitigata in zona arancione.

LE IPOTESI SUL TAVOLO E L’IMPATTO SUI SALDI

L’esecutivo dovrà scegliere nelle prossime ore dato che il decreto Natale scadrà proprio con le feste, il prossimo 7 gennaio. A quanto si apprende, due le ipotesi sul tavolo: prorogare le restrizioni fino al 15 gennaio, oppure optare per una zona arancione da “attuare” soltanto nei fine settimana, così da limitare shopping e struscio nei centri urbani e nei centri commerciali proprio nel periodo dei saldi di inizio anno. Il Comitato tecnico scientifico teme proprio una corsa agli acquisti post natalizia.

IL CALENDARIO DEI SALDI

I saldi potrebbero del resto fungere da sicuro richiamo e, almeno in teoria, sarebbero già iniziati in Valle d’Aosta, Molise e Basilicata, mentre oggi, lunedì 4 gennaio, dovrebbero partire in Abruzzo e Calabria, per poi proseguire, il 5, in Sardegna e Campania. Fuori dal periodo dei divieti per le feste, ma sempre sotto la spada di Damocle di un nuovo intervento dell’esecutivo, le partenze dei saldi per Puglia, Sicilia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, previste il 7. L’Umbria dovrebbe cominciare il 9, il Lazio il 12. Il 16 sarà il turno delle Marche e della Provincia Autonoma di Bolzano (comuni non turistici). I saldi, fanno sapere da Confcommercio, arriveranno solo a fine mese, in Liguria, il 29, e il 30 in Emilia Romagna, Toscana, e Veneto. Infine, per comprare in saldo nei comuni turistici della Provincia Autonoma di Bolzano, bisognerà attendere il 13 febbraio.

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