Le precipitazioni degli ultimi giorni hanno messo la Lombardia al riparo dalle preoccupazioni per la carenza di acqua. Il fantasma del 2022, quando le riserve erano inferiori del 66%, fa ancora paura e una scarsa riserva nivale richiede interventi strutturali
In Lombardia la siccità non è un problema. Se l’anno scorso Legambiente, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, riconosceva nella Lombardia la regione più colpita dalla siccità (con 15 danni da siccità prolungata nel periodo 2020 – 2024) quest’anno le cose sembrano andare diversamente.
Non c’è da preoccuparsi per lo stoccaggio di acqua di cui possono disporre i cittadini e l’agricoltura lombarda. Questa è la sintesi del Tavolo regionale per l’utilizzo dell’acqua in agricoltura si è svolto ieri a Palazzo Lombardia, e ha visto gli interventi degli assessori Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica) e Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste), moderati dal vicesegretario della Regione, Pier Attilio Superti.
SOTTO CONTROLLO IL LIVELLO DEL PO E DEI LAGHI
“Le ultime piogge sicuramente – ha sottolineato l’assessore Massimo Sertori – hanno migliorato la situazione rispetto alla fotografia che abbiamo fatto il 17 luglio all’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico del fiume Po dove eravamo sotto di circa il 14% rispetto alla risorsa idrica standard/media. Una situazione che è ulteriormente migliorata con le piogge che ci sono state negli ultimi giorni – ha proseguito – per cui quello che è emerso dal Tavolo è che, attualmente, la situazione è tranquilla. Siamo oramai in uno stato avanzato della stagione irrigua – ha concluso Sertori – e i laghi sono a un livello di riempimento soddisfacente per cui, da qui in avanti, non dovremmo avere grossi problemi per la conclusione dell’irrigazione”.
LAGO MAGGIORE AL 77% DI RIEMPIMENTO
Il Lago Maggiore registra un riempimento del 77%, il Lago di Como del 45%, il Lago d’Iseo dell’89%, il Lago d’Idro al 100% del volume autorizzato e il Lago di Garda al 77%. Valori che non destano preoccupazione per la conclusione della stagione irrigua.
LA GESTIONE DELL’ACQUA È UNA SFIDA CRUCIALE PER LA LOMBARDIA
“Quella di quest’anno – ha dichiarato l’assessore Beduschi – non è certo una stagione paragonabile al 2022, quando abbiamo dovuto affrontare gravi problemi legati alla scarsità di acqua”. Dati confermati anche da Legambiente Lombardia. “Fortunatamente, l’attuale riserva idrica invasata nei grandi laghi, negli invasi artificiali e sotto forma di SWE (Snow Water Equivalent, è la stima dell’acqua presente sotto forma di neve) complessivamente risulta essere per ora, in generale, allineata alle medie stagionali – spiega l’associazione ambientalista -. Ma i dati degli ultimi anni parlano di una generale riduzione dell’innevamento e, soprattutto, di un accelerato disgelo, che corrisponde ad un forte anticipo della stagione secca estiva: se in passato, alle quote montane, persistevano nevi fino alla prima settimana di luglio, negli ultimi anni il disgelo termina con un mese di anticipo. E la situazione è ancora più critica per i bacini glacializzati, come quelli di Sesia, Ticino, Adda e Oglio: nei ghiacciai delle catene montuose dell’Europa centrale (Alpi e Pirenei) si è già misurata una riduzione di volume del 39% dei ghiacci perenni in appena un quarto di secolo (Fonte The GlaMBIE Team)”.
IL FANTASMA DELLA SICCITÀ DEL 2022
La gestione dell’acqua rappresenta per Regione Lombardia “una delle sfide principali, e la sua ottimizzazione costituisce un risultato strategico”. Nel 2022 la Regione ha vissuto una profonda e preoccupante crisi idrica: il deficit dell’acqua stoccata era del 66% rispetto alla media. “Proprio per questo è stato pubblicato proprio in questi giorni un bando da sette milioni di euro a favore delle aziende agricole, con l’obiettivo di efficientare i propri sistemi irrigui”, ha concluso l’assessore Beduschi
IN LOMBARDIA IL TRIPLO DELL’ACQUA STOCCATA NEL 2022
Come ricordato anche da Legambiente, la stagione invernale 2024-2025 è stata caratterizzata da una condizione altalenante di anomalie positive e negative di precipitazioni, con temperature sempre superiori alla media. Una situazione che ha portato a un inizio della stagione irrigua caratterizzato da un deficit di riserva nivale. Una situazione migliorata con le piogge di maggio, controbilanciate dalle alte temperature che hanno causato il completo scioglimento della riserva di neve. Una condizione che porta la Lombardia ad avere riserve idriche moderatamente inferiori alla media, ma decisamente superiore al valore registrato nel 2022. Per capire delle dimensioni del fenomeno di cui parliamo: oggi in Lombardia c’è il triplo dell’acqua stoccata nello stesso periodo del 2022.