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Convegno filo-russo a Modena, ecco cosa ha scatenato la dura protesta dell’Ucraina

Ambasciata Russa Ucraina

Caso diplomatico in vista: Kiev protesta duramente per un convegno filo-russo che si terrà a Modena. Lettera dell’ambasciatore ucraino al sindaco della città

Un caso diplomatico in vista tra l’Italia e l’Ucraina? Nelle ultime ore è scoppiata una polemica per una mostra-conferenza sulla ricostruzione della città di Mariupol, promossa dall’associazione culturale Russia Emilia-Romagna, in calendario a Modena il prossimo 20 gennaio nella sala civica di via Viterbo. Un appuntamento – come riporta anche la stampa locale – che non ha mancato di sollevare critiche pure fuori dalla città emiliana e che ha innescato alcune nette prese di posizione ufficiali da parte di Kiev, attraverso l’ambasciata ucraina in Italia, il ministero degli Esteri e il consigliere del ministero dell’Interno.

A SOLLEVARE IL CASO IL PARLAMENTARE PD SENSI. LA REPLICA DEL SINDACO DI MODENA

Il caso era stato sollevato dal senatore del Pd Filippo Sensi, il quale su X non ha esitato a esternare il proprio sdegno

Da qui la replica del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, il quale ha spiegato che “l’amministrazione verificherà se la messa a disposizione della sala ha seguito procedure e principi del regolamento comunale: ti preciso che non è mai stata in discussione la nostra posizione sul conflitto scatenato con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”.

MUZZARELLI: “IL COMUNE DI MODENA NON SOSTIENE INIZIATIVE FILO-RUSSE”

Il primo cittadino, subissato dalle polemiche, ha poi ulteriormente precisato: “respingo con fermezza ogni tentativo di strumentalizzazione dell’appuntamento annunciato per il 20 gennaio in una sala civica di un Quartiere della città, noleggiata per l’occasione da un’associazione culturale. Il Comune di Modena non sostiene in alcun modo iniziative che offrono una lettura filo-russa del conflitto in corso in Ucraina che ha avuto origine, lo voglio ribadire ancora una volta, con l’invasione nel 2022 da parte della Russia.

Non c’è alcun patrocinio del Comune e nessuna forma di sostegno, tantomeno economica, a questo appuntamento – prosegue – per il quale l’associazione ha sottoscritto l’impegno previsto dal regolamento comunale a condividere i valori sanciti dalla Costituzione e dalla Repubblica Italiana e, segnatamente, il divieto di professare e/o praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti. Un impegno che auspichiamo venga rispettato pienamente. Ricordo inoltre che l’Amministrazione comunale è impegnata nell’accoglienza dei profughi ucraini e – conclude Muzzarelli – insieme a tante associazioni del territorio, in iniziative a favore della pace”.

COME PRESENTA L’EVENTO SUL PROPRIO SITO L’ASSOCIAZIONE RUSSIA-EMILIA ROMAGNA

Sul proprio sito l’associazione culturale Russia Emilia-Romagna nel presentare l’appuntamento intitolato ‘Mariupol. La rinascita dopo la guerra’, scrive che “Mariupol. Città-simbolo della rivolta popolare del Donbass contro la giunta di Kiev, città martire dell’occupazione banderista durata 8 anni, affronta ora un veloce processo di ricostruzione sotto l’egida delle Istituzioni della Federazione Russia di cui è divenuta parte integrante”. Per questo, aggiunge, si terrà “una mostra-conferenza per presentare al pubblico modenese i risultati della nuova amministrazione cittadina dopo la liberazione definitiva nella primavera del 2022, con la resa del battaglione Azov asserragliato nell’acciaieria ‘Azovstal. Relatori della conferenza, il Presidente dell’Associazione, Luca Rossi; il Console Generale della Federazione, Russa Dmitry Shtodin, il rappresentante italiano del Movimento Internazionale dei Russofili, Eliseo Bertolasi e il giornalista, Andrea Lucidi.

LA DURA LETTERA DELL’AMBASCIATA UCRAINA AL SINDACO DI MODENA

Sulla vicenda è intervenuta l’Ambasciata ucraina che, su mandato del ministero degli Esteri ucraino, ha protestato formalmente con l’Italia per l’iniziativa. Il portavoce Oleh Nikolenko – come riportano le agenzie di stampa – ha affermato che l’Ambasciata ucraina a Roma è già stata incaricata di preparare un appello ufficiale. “A livello ufficiale, l’Italia sostiene con determinazione la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. E ci aspettiamo una reazione adeguata a questo evento propagandistico”, ha osservato Nikolenko.

Ecco la lettera dell’ambasciatore ucraino a Roma Yaroslav Melnyk (nella foto) al Sindaco di Modena Muzzarelli “sull’inaccettabilità della conferenza dedicata alla giustificazione della guerra contro l’Ucraina”

L’ambasciatore Melnyk scrive: “Consideriamo questo evento il massimo del cinismo, un aperto insulto alla memoria di migliaia di vittime civili, una manifestazione concentrata della prorpahamda russa e una violazione di tutti i fondamenti e principi morali. (…) E ora il governo russo e i suoi leccapiedi si permettono di parlare senza scrupoli della “ricostruzione” della città, che loro stessi hanno completamente distrutto. L’evento, previsto nella sala civica di Modena il 20 gennaio, è una promozione della sanguinosa guerra scatenata dalla Russia contro uno Stato indipendente e sovrano, che tra l’altro contraddice completamente la posizione dell’Italia e le risoluzioni dell’ONU”.

I diplomatici ucraini prendono anche di mira “i personaggi coinvolti nell’evento, come Andrea Lucidi o Eliseo Bertolasi” che “sono da lungo tempo giustificatori dell’aggressione russa e attivi istigatori dell’odio contro gli ucraini”. Quindi “dal punto di vista dell’etica, della moralità e dei valori umani universali, è inaccettabile dare oggi spazio a eventi del genere” e per questo chiedono al sindaco di “annullare il concesso della sala civica all’evento e facilitare l’annullamento della conferenza”.

KIEV: “A MODENA MOSTRA PRO RUSSIA SU MARIUPOL, E’ SCANDALOSO”

Direttamente da Kiev, il consigliere del ministro degli Affari interni dell’Ucraina, Anton Gerashchenko ritiene “scandaloso” un evento del genere che “non deve essere tollerato”. “Non si deve permettere alla Russia di farla franca raccontando bugie sui suoi crimini contro gli ucraini”. Gerashenko punta il dito sull’obiettivo della mostra-convegno organizzata dall’Associazione culturale Russia Emilia-Romagna che punta a “presentare al pubblico modenese i risultati della nuova amministrazione cittadina dopo la liberazione definitiva nella primavera del 2022, con la resa del battaglione Azov asserragliato nell’acciaieria ‘Azovstal'”.

La Russia, commenta Gerashchenko sui social, “ha distrutto la città ucraina di Mariupol, uccidendo decine di migliaia di persone e costringendone altre decine di migliaia a fuggire, salvando loro la vita. Ora vogliono mostrare i loro omicidi come ‘liberazione’ dalla ‘giunta di Kiev’. Il mondo civilizzato non deve permettere che la Russia la faccia franca raccontando bugie sui suoi crimini contro gli ucraini”.

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