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La lenta agonia della stampa cartacea: in 4 anni calo del 30%. I numeri dell’AGCOM

stampa cartacea

Numeri in flessione costante per la stampa cartacea e digitale nazionale. Si vendono circa 1,29 milioni di quotidiani al giorno, in calo  del 9,4% rispetto al 2023 e del 30,0% rispetto al corrispondente periodo del 2020

Come si informano gli italiani? Sempre meno con la stampa cartacea. L’ultimo Osservatorio sulle Comunicazioni pubblicato dall’AGCOM con i dati degli ultimi nove mesi dell’anno segnala un ulteriore declino della diffusione e vendita di quotidiani cartacei e digitali, testimoniando la scarsa attrattività di questi mezzi di informazione.

GIORNALI DI CARTA: CRISI DELLA STAMPA CARTACEA E DECLINO DI UN’EPOCA

Anche nei primi nove mesi del 2024 prosegue la crisi dell’editoria quotidiana. “In media, nel periodo gennaio-settembre 2024, giornalmente, sono state vendute 1,29 milioni di copie, in flessione su base annua del 9,4% e del 30,0% rispetto al corrispondente periodo del 2020”, si legge nel rapporto dell’AGCOM. Seppur in un quadro desolante meglio vanno le testate nazionali rispetto a quelle locali: “i quotidiani nazionali hanno registrato una riduzione leggermente inferiore rispetto a quelli locali (-9,2% vs -9,8%)”. Una tendenza che si conferma anche rispetto al 2020 “con le testate nazionali che riducono le vendite del 29,0% mentre i quotidiani locali registrano, corrispondentemente, un più accentuata flessione del 31,3%”.

Ma andiamo al numero delle copie vendute che si fermano a 1,10 milioni “su base annua si sono ridotte del 9,4%”, nel 2023 erano 1,22 milioni mentre nel 2020 1,64 milioni di copie, facendo segnare una flessione del 32,8%.

STAMPA DIGITALE: TENGONO SOLO I BIG FIVE

Va meglio con la vendita dei formati digitali? Non proprio. Giornalmente ne sono vendute solo “circa 190 mila copie”. Inoltre, questo sottomercato è più concentrato: nel 2024, le prime cinque testate del segmento digitale, “Corriere della Sera”, “Il Sole 24Ore”, “La Repubblica”, “Il Fatto quotidiano” e “La Stampa”, hanno rappresentato “poco meno del 60% delle copie complessivamente vendute”. Il peso complessivo dei cinque big (“Corriere della Sera”, “La Gazzetta dello Sport”, “La Repubblica”, “Avvenire” e “La Stampa”) nel settore cartaceo si ferma al 34%.

Una buona notizia si registra per i principali cinque quotidiani a diffusione nazionale considerati “generalisti”: “Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “La Stampa”, “Avvenire” e “Il Messaggero” che, seppure nel 2024 abbiano subito flessione nella vendita di copie cartacee pari all’8,5% rispetto al 2023, le vendite di copie in formato digitale sono cresciute del 10,0% rispetto al 2020. E questo è l’unico segno positivo perché le altre categorie come le “testate a diffusione regionale o pluriregionale”, i “quotidiani di informazione economica” o quelli “sportivi” hanno registrato, su base annua, una riduzione nella vendita giornaliera di copie digitali in media del 15,6%.

IL CORRIERE DELLA SERA È IL PRIMO QUOTIDIANO NAZIONALE

Ma quali sono i (pochi) giornali più acquistati dagli italiani? Nella disputa tra Corriere della Sera e Repubblica a spuntarla è il quotidiano di via Solferino che risulta essere “la principale testata con il 13,1%, seguita da “La Repubblica” (7,1%), “La Gazzetta dello Sport” (5,9%) e “La Stampa” (4,9%)”. Negli ultimi 12 mesi (ottobre 2023-settembre 2024) il “Corriere della Sera” ha distribuito 62,5 milioni di copie (cartacee e digitali), un numero superiore alla somma delle vendite delle altre due principali testate generaliste (“La Repubblica” e “La Stampa”), pari a 57,6 milioni.

CAIRO/RCS AL PRIMO POSTO TRA I GRUPPI EDITORIALI DELLA STAMPA CARTACEA

Un risultato che funziona da traino per il gruppo editoriale che pubblica il CorSera, Cairo/RCS che si posiziona come “principale player sul mercato (19,1% che include Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport)”, seguito da “GEDI con il 14,7% (il dato comprende, al 30 settembre 2024, 6 testate tra cui “La Repubblica” e “La Stampa”)” (ricordiamo che, dal 1° novembre 2023, il Gruppo GEDI ha ceduto a Nord Est Multimedia i quotidiani “Il Mattino di Padova”, “La Tribuna di Treviso”, “La Nuova di Venezia e Mestre”, “Il Corriere delle Alpi”, “Il Messaggero Veneto”, “Il Piccolo” e la testata online “Nordest Economia”).

Sul gradino più basso del podio c’è il gruppo Caltagirone Editore con “Il Messaggero” e “Il Mattino”, poi Monrif Group, che con “QN-Quotidiano Nazionale” comprende “Il Resto del Carlino”, “Il Giorno”, “La Nazione”, rispettivamente con il 9,2% e l’7,8%.
A seguire il gruppo “Sole 24 Ore (4,7%), Nord-est Multimedia (“Il Mattino di Padova”, “La Tribuna di Treviso”, “La Nuova di Venezia e Mestre”, “Il Corriere delle Alpi”, “Il Messaggero Veneto”, “Il Piccolo” con il 4,6%, Amodei (Corriere dello Sport e Tuttosport comprensive delle edizioni del lunedì rappresentano il 4,5% del mercato) e il Gruppo Tosinvest con il 4,0% (con le testate “Il Giornale”, “Libero” e “Il Tempo”)”.

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