Raffica di nomine dal MiC ai vertici delle istituzioni culturali campane. Il punto sulle poltrone assegnate e su quelle da assegnare
In Campania c’è grande fermento in vista delle elezioni. Ma prima della campagna vera e propria vengono le nomine. Il fronte più caldo è il dossier sanità, su cui si concentrano le richieste del presidente uscente De Luca, chiave di volta per la tenuta del campo largo.
Poi viene la cultura. Qui è il MiC che può giocare d’anticipo. Nei giorni scorsi il ministro Giuli ha dato il via libera all’assegnazione di 140 incarichi di seconda fascia in soprintendenze, musei, archivi e biblioteche, molti dei quali interessano il territorio campano, area di inestimabile importanza per il patrimonio culturale del Belpaese.
Una firma a lungo attesa, ma che completa solo in parte il quadro: altri incarichi di rilievo regionale, tra cui quelli ai Parchi archeologici e ai Musei del Vomero, dovrebbero essere coperti con bandi in uscita “entro l’estate“. Intanto a Napoli tiene banco il caso sul sovrintendente del Teatro San Carlo, casella rimasta vuota dall’addio di Lissner ad aprile.
LE NOMINE MIC IN CAMPANIA
Nelle scorse settimane era arrivata la nomina di Francesco Sirano per la direzione del prestigioso Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che nel prossimo futuro vedrà raddoppiare i suoi spazi, con il trasferimento di una parte dei beni espositivi nell’ex Albergo dei Poveri.
A stretto giro il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha poi firmato il decreto per 140 nomine di seconda fascia in istituti sotto il coordinamento del MiC. In Campania, questa tornata ha parzialmente colmato i vuoti organizzativi che perduravano da oltre un anno.
Nomine di peso che ridisegnano la governance delle istituzioni culturali nella Regione. Alla direzione dei Musei nazionali della Campania è andata Luigina Tomay, reduce dall’esperienza in Basilicata, mentre la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania spetterà a Gabriele Capone.
I NOMI DI GIULI PER LE ISTITUZIONI CULTURALI NAPOLETANE
Capitolo Napoli: sempre dal MiC è arrivata l’investitura di Paola Ricciardi per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana, con Rosalia D’Apice che s’è vista riconoscere ufficialmente la competenza per l’area comunale.
All’Archivio di Stato va Ferdinando Salemme, che rileva il posto di Candida Carrino, mentre Silvia Scipioni è stata confermata alla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele II”. A Caserta e Benevento il nuovo soprintendente sarà invece Mariano Nuzzo.
LE CASELLE ANCORA DA RIEMPIRE
E tra le 35 unità da bandire “entro l’estate”, 6 importanti caselle riguardano proprio la Campania. La soprintendenza di Avellino, per esempio, nonché la poltrona dei direttori del Palazzo Reale di Napoli e dei Musei nazionali del Vomero.
C’è poi la direzione dei Musei e Parchi archeologici di Capri, il ruolo di
direttore del Parco archeologico di Ercolano – vacante dopo l’addio di Sirano – e la direzione amministrativa del Parco archeologico di Pompei.
IL CASO SAN CARLO
Altra questione delicata è quella relativa al Teatro di San Carlo, rimasto senza sovrintendente e al centro di un braccio di ferro tra il Comune di Napoli e la presidenza della Regione, anche se la firma sull’atto di nomina spetterà ancora una volta al MiC.
Stéphane Lissner ha lasciato l’incarico e, nonostante due riunioni del Consiglio di indirizzo (Cdi) promesse per luglio, il nome del successore non è ancora stato definito.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – che presiede la Fondazione – è sollecitato dal rappresentante della Regione nel Cdi, il professor Riccardo Realfonzo, a convocare d’urgenza i cinque consiglieri per trovare un’intesa. Tra i candidati maturi spiccano Emmanuela Spedaliere, direttrice generale interna al teatro, Fulvio Macciardi, proposto dal sottosegretario Gianmarco Mazzi, e Maurizio Pietrantonio, direttore del Ravello Festival.