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Le reazioni al decreto migranti: le prime pagine

Putin

Le reazioni al decreto migranti, il bilancio del Cdm di Cutro, l’attacco missilistico della Russia contro l’Ucraina, la sparatoria nel tempio dei Testimoni di Geova di Amburgo. La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“Scafisti, pene fino a 30 anni” apre il maggiore quotidiano nazionale.

Il tema dei viaggi dei migranti torna nel taglio alto (“I volti e le storie. Le vite spezzate su quel barcone”).

Spazio all’economia nel taglio alto, con l’intervista a Patrizio Bertelli del Gruppo Prada (“Il Made in Italy corre”).

“Le città stanno scegliendo un colore solo. Ma è quello grigio delle saracinesche abbassate. Insegne luminose spente, vetri appannati, scatoloni accatastati”, scrive Walter Veltroni nel fondo (“Le nostre città da curare”).

A centro pagina spicca la notizia della sparatoria nel tempio dei Testimoni di Geova (“Amburgo, terrore e morti in chiesa”).

In spalla troviamo la notizia dell’attacco missilistico russo che nella notte ha colpito l’Ucraina (“Pioggia di super missili su tutta l’Ucraina. La vendetta di Putin”).

LA REPUBBLICA

“Il governo si è fermato a Cutro” titola in apertura il quotidiano Gedi. “Dal Consiglio dei ministri in Calabria nessuna spiegazione sui mancati soccorsi. Proteste degli abitanti che lanciano peluche, tensioni con i giornalisti. La premier: è stata colpa degli scafisti. E presenta le misure contro i trafficanti. Salvini impone la linea dura pure sui rifugiati. Scontro con Crosetto”, si legge nel sottotitolo.

“Meloni evita l’omaggio alle bare. Poi ci ripensa: «I parenti delle vittime a Palazzo Chigi»” è il secondo titolo in evidenza, che accompagna la fotografia delle proteste degli abitanti di Cutro per la strage dei migranti.

Tema che torna anche nel taglio medio (“La barca e l’errore letale della Guardia Costiera: «Niente persone a bordo»”).

“Il varo da parte del Consiglio dei ministri di un pacchetto draconiano contro i trafficanti di esseri umani resta l’arma di distrazione per non affrontare le responsabilità della catena di comando nei mancati soccorsi ai profughi e per continuare scientemente a confondere i piani, occultando il peso delle scelte politiche sulla probabilità di produrre stragi come quella di Cutro” scrive Stefano Cappellini in spalla (“Quella fuga dalle responsabilità”).

In spalla spicca l’intervista a Papa Francesco (“Papa Francesco: mi dimetterò quando sarà troppo stanco”).

LA STAMPA

“Meloni: Trent’anni agli scafisti” apre il quotidiano torinese.

“La destra scappa dai suoi fantasmi” commenta Lucia Annunziata nel fondo in riferimento al Consiglio dei Ministri che si è svolto a Cutro.

Tema che torna anche nel taglio alto (“Rabbia di peluche” e “Fuga dalla Tunisia”).

“Quell’omaggio mancato alle bare delle vittime” si legge subito sotto. “In questo posto lontano dal mare e dal dolore degli altri, tredici giorni dopo la tragedia di Steccato di Cutro il governo italiano si è presentato per dichiarare la sua caccia senza confini ai trafficanti di esseri umani”, scrive Niccolò Zancan.

A centro pagina spicca la riforma del fisco (“Riforma del fisco: flat tax per tutti”).

In spalla spazio alla notizia della sparatoria nel Tempio dei Testimoni di Geova (“Amburgo, la strage dei testimoni di Geova. Sette morti, otto feriti, caccia agli assassini”).

IL SOLE 24 ORE

“Riforma fiscale con Irpef a tre aliquote, sconti tagliati in base ai livelli di reddito” apre il quotidiano di Confindustria.

Nella stessa sezione troviamo anche le novità, protagoniste di tre articoli: “Addio ai minitributi, nuovo calendario”, “Cedolare secca anche per i negozi” e “Spazio al contraddittorio preventivo”.

“Estesa fino al 2025 la possibilità di aiutare l’industria a zero emissioni, in particolare i programmi per accelerare l’uso di fonti energetiche rinnovabili, lo stoccaggio energetico, la decarbonizzazione dei processi industriali”, si legge nel taglio medio (“Aiuti di stato, regole europee più morbide per l’industria verde”).

A centro pagina spicca la proposta di budget presentata dal presidente americano (“La manovra Biden: più tasse ai super ricchi e spese per armi”).

Tante le notizie in spalla, dal Consiglio dei ministri a Cutro (“Dl immigrati: più ingressi con i decreti flussi: arriva la stretta sui trafficanti”) alla cybersecurity (“Cybersicurezza, Frattasi capo dell’Agenzia nazionale”), passando per il private equity (“Il gondo saudita Pif pronto a entrare in Rocco Forte”).

IL FOGLIO

“Contro l’ingordigia moderna, che butta il cibo alla data di scadenza, l’Europa ora vuole educarci al buono anche dopo (spesso)” apre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa.

“I professionisti della zizzania provano a indebolire le democrazia annunciando sventure: sanzioni e sostegno a Kyiv danneggiano noi. Tutto falso, ecco i numeri. E in Europa le elezioni premiano la libertà” si legge a centro pagina (“Le 5 balle filo Putin mascherate”).

Nel fondo spazio al tema del Consiglio dei ministri a Cutro. “Baraonda a Cutro. Scene da una conferenza stampa post Cdm sfuggita di mano a Meloni”, si legge (“Immigrazione e integrazione”).

“Non ci sarà crescita senza una seria politica di inclusione sociale, lavorativa e di cittadinanza” si legge nel taglio basso (“Imprese e immigrati”).

Nel taglio basso spicca la notizia dell’attacco missilistico di Mosca contro l’Ucraina (“Missile sconfinato”).

In spalla spazio al riassetto della governance del Pnrr (“Sul sentiero del Colle”).

DOMANI

“Meloni parla solo degli scafisti ma tace sui soccorsi mancati”, apre il quotidiano diretto da Stefano Feltri. “In una conferenza stampa più confusa che mai, la premier evita di discutere i dettagli della notte della tragedia. Invece che rafforzare gli aiuti in mare, rende più facili le espulsioni e aumenta le pene ai trafficanti”, si legge nel sottotitolo.

Tema che torna anche nel fondo. “Dietro agli slogan elettorali sui migranti restano i morti”, titola Piero Ignazi. “Ci vuole tutta la faccia tosta di Giorgia Meloni per arringare i giornalisti schierati con parole dal libro Cuore: ma credete veramente che vorremmo vedere i migranti annegare?”, scrive Ignazi.

Nei “Fatti” spicca il commento alla visita del premier israeliano, a firma di Davide Lerner (“Netanyahu si rifugia in Italia ma la sua agenda resta vuota”).

“L’intelligenza umana tende a ingannarsi su quella artificiale” titola Mattia Ferraresi nell'”Analisi”.

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