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Le reazioni alla Manovra, terrore a Bruxelles. Le prime pagine

Mattarella

Le altre notizie della giornata: la riforma Irpef, il calcio scommesse, l’appello di Zaki, le elezioni polacche, lo scontro tra Governo e magistrati, il piano Biden contro la guerra in Medio Oriente. La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“Torna la paura in Europa”, titola il maggiore quotidiano nazionale.

Nel fondo spazio al ricordo del rastrellamento degli ebrei a Roma (“La nostra memoria perduta”).

“Le scelte difficili di Israele” si legge subito sotto.

A centro pagina spicca la Manovra (“Una manovra da 24 miliardi”).

In spalla risalta invece l’attacco terroristico in Belgio (“Il Belgio ferito e il fantasma dei lupi solitari”).

Nel taglio basso troviamo invece il calcio scommesse (“Giovani, ricchi, soli. I calciatori e l’azzardo”).

LA REPUBBLICA

“Il ritorno del terrore” apre il quotidiano Gedi.

Nel taglio alto troviamo la mediazione di Putin in Medio Oriente (“Gaza, Putin offre una mediazione. Da Hamas il primo video di un rapito”).

Tema che torna nel fondo, dove spicca l’appello di Patrick Zaki (“Liberate tutti gli ostaggi”).

A centro pagina spicca invece la nuova Manovra (“Una povera manovra”).

In spalla troviamo invece le elezioni polacche (“Donald Tusk porta al trionfo l’opposizione. Sconfitti i populisti”).

“Giovani e donne tengono Varsavia legata all’Europa”, si legge subito sotto.

LA STAMPA

“In pensione più tardi, salita quota 103” apre il quotidiano torinese.

A centro pagina troviamo il piano del Presidente Usa per far finire la guerra in Medio Oriente (“Il piano Biden per evitare la guerra”).

“Terrore a Bruxelles”, si legge subito sotto.

Nel fondo spazio al ruolo dell’Iran (“I giochi pericolosi degli Ayatollah”).

“Così va in crisi il panarabismo”, si legge subito sotto.

In spalla torna lo scontro tra governo e magistrati (“Nessun governo silenzi i magistrati se no a rimetterci sarà la democrazia”).

“Perché l’autonomia dividerà il Paese”, si legge nella stessa sezione.

IL SOLE 24 ORE

“Irpef, pensioni, imprese e autonomi: le novità della manovra da 28 miliardi” titola il quotidiano di Confindustria.

Nel taglio alto spicca la riforma Irpef (“Riforma Irpef, vantaggi massimi per i redditi tra 21 e 29 mila euro: tagliato oltre il 5% dell’imposta”).

Nel fondo spazio alle altre novità della Manovra (“Anticipi a dicembre da 660 a 2 mila euro ma solo agli statali”, “Arrivano Quota 104, fondo flessibilità e nuove rivalutazioni”, “Taglio del cuneo e pacchetto famiglia da 1 miliardo” e “Niente proroga per il Superbonus. Sconti in dieci anni”).

“Singapore, la Svizzera asiatica: terza piazza finanziaria mondiale”, titola Mincuzzi a centro pagina.

Nel taglio basso spicca invece il nuovo stabilimento Duferco (“Duferco, laminatoio green da 250 milioni al via”) e la nuova offerta per la rete Tim (“Tim, doppia offerta da Kkr. Venti miliardi per la rete e 600 milioni per Sparkle”).

Tanti i temi in spalla, dalla guerra in Europa (“Ucraina, Putin: Dalla Cina proposte realistiche per un accordo di pace”) al terrorismo (“Attentato a Bruxelles, uccisi due tifosi svedesi”), passando per i trasporti (“Brennero, parte il ricorso contro i divieti dell’Austria”) e l’emergenza sanità (“In uscita nel 2025 quasi 40 mila medici”).

IL FOGLIO

“Unire il mondo contro i nuovi nazisti” titola in apertura il quotidiano diretto da Claudio Cerasa.

Nel taglio alto spiccano le elezioni polacche (“La Polonia è una democrazia che ha reagito al momento giusto con un cuore appuntato al petto e un leader maratoneta”).

Nel fondo spazio alla Manovra (“Giorgetti molla schiaffi a Salvini per evitare di prenderli da Bruxelles”).

“Il giardinier Giorgetti“, si legge subito sotto.

Nel taglio alto torna il tema calcio scommesse (“Scommesse o sòla?”).

In spalla spazio alla delicata situazione di Taiwan (“Addestrare Taipei”).

DOMANI

“La mini-manovra di Meloni è fragile. Briciole a tutti, ma i conti non tornano” titola in apertura il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi.

Tema che torna anche nel fondo (“Una finanziaria neoliberale che non risolve i veri problemi”).

“Il criterio della eccezionalità nuoce a Israele”, si legge subito sotto.

Nel taglio basso spicca lo stop agli aiuti militari a Gaza (“Gaza blindata, aiuti umanitari bloccati”).

“C’è una lotta di poter per l’Ia. E anche il Vaticano se ne è accorto”, titola Balassone nell'”Analisi”.

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