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Le Regioni mandano di traverso il G7 Salute al ministro Schillaci
Alla vigilia del vertice dei ministri della Salute del G7, le Regioni hanno scritto una lettera ai ministri Giorgetti e Schillaci chiedendo un incontro urgente sulla manovra
Giovedì si apre ad Ancona il G7 Salute, uno degli appuntamenti ministeriali più importanti della Presidenza italiana.
LE PAROLE E GLI AUSPICI DEL MINISTRO SCHILLACI IN VISTA DEL G7 SALUTE
“Due giorni di lavoro intenso” ha spiegato il ministro Orazio Schillaci, che vede impegnati i rappresentanti della Salute dei paesi del G7 “a potenziare a livello internazionale la capacità di gestione e controllo di eventuali epidemie in tutte le aree del pianeta”, nonché a incentivare la collaborazione “per sostenere la ricerca e i nuovi farmaci, anche alla luce dell’emergenza legata all’antimicrobico resistenza”. In risalto anche il modello alimentare “e in particolare gli effetti salutari della dieta mediterranea italiana. La sana alimentazione, infatti, è un fattore essenziale dell’invecchiamento attivo che sarà un tema centrale del vertice”.
Il ministro Schillaci può sicuramente contare sulla collaborazione dei ministri del G7 per affrontare tutte queste importanti sfide sanitarie. Quello che forse non aveva messo in conto è l’offensiva delle Regioni, proprio nelle ore di massima visibilità internazionale del Ministero, con la richiesta scritta di un incontro urgente sui contenuti e le risorse della manovra di Bilancio.
COSA CHIEDONO LE REGIONI SULLA SANITA’
A firmare la missiva, indirizzata al ministro Schillaci e al ministro dell’Economia Giorgetti, è il coordinatore della Commissione Salute delle Regioni, Raffaele Donini. Tra le richieste l’aumento del Fondo sanitario nazionale, risorse per il problema delle liste d’attesa, riforma del payback dei dispositivi medici e approvazione del Dm tariffe per l’entrata in vigore dei nuovi Lea, finanziamento aggiuntivo per la spesa farmaceutica, per il Piano vaccini e per il Piano pandemico.
Donini, tra l’altro, è l’assessore alla Salute dell’Emilia Romagna, regione che tra qualche settimana andrà al voto.
I PUNTI SALIENTI DELLA LETTERA DELLE REGIONI A SCHILLACI E GIORGETTI
“Da tempo – si legge nella missiva riportata dalle agenzie di stampa – è stata richiamata l’attenzione dei Governi sul preoccupante sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale che rischia di compromettere la sostenibilità economico-finanziaria dei bilanci sanitari. La difficoltà per assicurare il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario dei Sistemi sanitari riguarda la maggior parte delle Regioni, incluse quelle che si collocano da anni ai primi posti della griglia LEA, a dimostrazione che le criticità sono prevalentemente determinate da un insufficiente livello di finanziamento”, si legge nel documento.
SITUAZIONE PREOCCUPANTE, CHIESTO AUMENTO DEL FONDO E ALTRE RISORSE
Per gli assessori “il nostro sistema sanitario, pubblico ed universalistico può contare su un livello di finanziamento in termini di incidenza percentuale rispetto al Prodotto Interno Lordo, decisamente inferiore rispetto a quello garantito nei principali Paesi europei. Questo ha comportato che negli anni della pandemia e dell’incremento dei costi energetici la maggior parte delle Regioni sia riuscita ad assicurare l’equilibrio dei bilanci sanitari soltanto attraverso un significativo utilizzo di risorse proprie e di risorse straordinarie, la cui disponibilità è esaurita. Inoltre, i limitati incrementi del livello di finanziamento dell’anno 2024 sono stati quasi interamente vincolati nell’impiego per finanziare il rinnovo contrattuale del personale dipendente e convenzionato, la riduzione delle liste d’attesa, l’incremento del tetto di spesa per acquisti dal privato accreditato, le prestazioni aggiuntive richieste al personale del Ssn, ecc”.
Le risorse chieste, spiegano, “debbono rimanere nella disponibilità delle Regioni quale quota indistinta del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale senza alcun vincolo di accantonamento, con la possibilità di essere utilizzate anche per finanziare ulteriori e diverse occorrenze della spesa sanitaria, tenuto anche conto che le Regioni e Province Autonome hanno contribuito a creare le condizioni per l’entrata in vigore delle nuove tariffe e per l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza”.