Divide et impera, Macron seduce i socialisti e si riprende la Francia. Parla il prof. Marchi (Unibo)
Il Presidente Emmanuel Macron non ha annunciato un nuovo Premier ma ha mandato un messaggio…
Il senatore e leader di Italia Viva ha tenuto una conferenza stampa questa mattina: tutti i dettagli
Matteo Renzi vuole l’elezione diretta del presidente del Consiglio. Stamani, presso la Sala Nassiriya di Palazzo Madama (Senato), il leader di Italia Viva ed ex premier ha tenuto una conferenza stampa per presentare il suo disegno di legge (testo integrale pubblicato dal Riformista, qui)
I dettagli.
Parlando ai cronisti con il solito stile scapigliato ma informato, il senatore ha affrontato tre temi allegando le proposte di riforma del suo partito, Italia Viva. Non solo elezione diretta del capo del governo in Italia, dunque, ma anche accelerare sul piano contro il dissesto idrogeologico (Italia Sicura) dopo i danni ambientali di queste ultime settimane e l’alluvione di aprile in Emilia-Romagna. Terzo, una proposta sul salario minimo, tema sul quale nei giorni scorsi sono emerse distanze rispetto alla linea di Azione di Carlo Calenda.
I temi politici toccati al microfono sono però ben più di tre e toccano anche la candidatura di Marco Cappato a Monza (di cui Policy Maker aveva scritto la scorsa settimana), le gaffes del ministro Sangiuliano, le lacrime di Pichetto Fratin e l’inefficienza dell’esecutivo sul nuovo caro carburante.
Come dettaglia, tra l’altro, il suo quotidiano arancione “la proposta di legge di riforma costituzionale per l’elezione diretta del presidente del Consiglio è fatta di cinque articoli”. Gli articoli della Costituzione interessati sono l’88, il 92 e il 95: così, “in caso di dimissioni morte o impedimento del premier il presidente della Repubblica scioglie le Camere, il premier viene eletto a suffragio universale e diretto con le elezioni politiche, poi ha il potere di nomina e revoca ministri, e cambia il rapporto di fiducia″. Con nuovi termini di decorrenza: dalla prossima legislatura.
Ecco come dovrà, o dovrebbe, essere il Sindaco d’Italia secondo Matteo Renzi. Obiettivi: rinforzare la solidità dell’esecutivo. Ma, come si legge anche nel testo del ddl, servirà anche un’adeguata riforma elettorale.