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Legge di Bilancio 2021, presentati più di 7000 emendamenti (3000 ‘solo’ dalla maggioranza)

Decreto Ristori 5

In commissione Bilancio alla Camera è stata presentata una valanga di emendamenti al ddl Bilancio 2021. Circa 3000 provengono dalla maggioranza e su Twitter l’opposizione (e non solo) si scatena

Migliaia – circa 7.000 per la precisione – gli emendamenti alla legge di Bilancio 2021 presentati in commissione Bilancio alla Camera. Secondo quanto riportato da Sky Tg24, ad averne presentati più di tutti è stata la stessa maggioranza. Nel passaggio in Parlamento, dunque, sia i partiti di maggioranza che di opposizione mirano a obiettivi particolari all’interno della legge di Bilancio.

CHI HA PRESENTATO GLI EMENDAMENTI

Sul totale di 7.000 emendamenti (7.736 pagine) alla manovra presentati in commissione Bilancio alla Camera, la maggioranza si distingue per averne proposti più dell’opposizione. Ad averne presentati di più – oltre 1.000 – è stato il Movimento 5 Stelle. Segue il Pd con 803. Italia Viva ne ha avanzati 668 e Liberi e Uguali 179. Per l’opposizione, sia la Lega che Forza Italia hanno presentato oltre 1200 emendamenti, mentre il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia più di 900.

LE REAZIONI SUI SOCIAL

LA PATRIMONIALE

Tra gli emendamenti più delicati sta facendo discutere quello sulla richiesta della patrimoniale, proposta da alcuni deputati del Pd e di Leu (tra i primi firmatari Matteo Orfini e Nicola Fratoianni) e bocciata da esponenti di tutti i partiti. Tra i contrari ci sono il ministro degli Estri Luigi Di Maio, il viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni, il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone e tutto il centrodestra.

L’EMENDAMENTO DELLA DISCORDIA

Come scrive Il Sole 24 Ore, “l’emendamento chiede l’abolizione dell’Imu e dell’imposta di bollo sui conti correnti e di deposito titoli, per sostituirle con un’aliquota progressiva minima dello 0,2% ‘sui grandi patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500 mila euro e fino a 1 milione di euro’ per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro. Per il 2021, invece, è prevista un’aliquota del 3% per patrimoni superiori al miliardo di euro. L’emendamento prevede poi, per i patrimoni all’estero ‘suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia’, multe dal 3% al 15% dell’importo nel caso in cui non vengano dichiarati ‘sulla base della normativa vigente ed ai fini del monitoraggio fiscale alla relativa dichiarazione annuale’.

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