skip to Main Content

Liguria: perché Forza Italia rimane fuori dalla giunta di Toti

Toti Liguria

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha ufficializzato i nomi della nuova giunta provocando il malumore di Forza Italia, che ne resta esclusa. Ecco il perché

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, dopo essersi riconfermato alle elezioni regionali di settembre, annuncia i nomi della sua nuova giunta che resterà in carica per i prossimi 5 anni. Sarà composta da 3 assessori del partito Cambiamo, fondato dallo stesso Toti, 2 della Lega – che tiene anche la presidenza del Consiglio regionale – e 2 di Fratelli d’Italia. Forza Italia resta esclusa.

I FEDELISSIMI DI TOTI

Al fianco del governatore ci saranno i suoi tre fedelissimi che, dopo i consensi record raccolti in tutta la regione, si vedono confermare le deleghe dei cinque anni passati. La giornalista Ilaria Cavo sarà di nuovo Assessore alla Comunicazione, alla Formazione e alle Politiche giovanili e Culturali, ma si occuperà anche di una parte delle politiche sociali. Giacomo Giampedrone sarà Assessore alle Infrastrutture, Ambiente e Difesa del suolo, e Marco Scajola si dedicherà a Edilizia e Demanio. Sanità, bilancio ed emergenza restano per ora nelle mani del governatore.

LEGA E FRATELLI D’ITALIA

Anche la Lega vede riconfermarsi due nomi. Andrea Benveduti allo Sviluppo economico e imprenditoria, “sarà il super assessore all’Economia, che certamente avrà molto da fare in questo momento molto delicato” – ha spiegato Toti. Il governatore ha poi nominato l’imperiese Alessandro Piana nuovo assessore all’Agricoltura, ai Parchi e alla Promozione del territorio. Fratelli d’Italia vede Gianni Berrino di nuovo ai Trasporti, al Lavoro e al Turismo ma arriva anche una new entry: l’avvocato Simona Ferro in veste di assessore al Personale con le nuove deleghe anche ai Bambini e agli Animali.

LA SCELTA DI ESCLUDERE FORZA ITALIA

“L’accordo politico è equilibrato, lascerà qualcuno più soddisfatto, qualcun altro meno, ma credo che tutti gli attori possano sentirsi coinvolti”, ha detto Toti. I ‘meno soddisfatti’ è sicuramente un eufemismo per riferirsi a Forza Italia. Il partito di Berlusconi, arrivato solo al 5% nella lista con Liguria Popolare e Polis, ha ottenuto soltanto la vicepresidenza del Consiglio regionale, che andrà a Claudio Muzio, unico consigliere eletto dalla lista. Il governatore ha provato poi a rimediare – anche all’esclusione di un savonese in giunta – proponendo il forzista Angelo Vaccarezza alla guida del gruppo in Consiglio regionale perché “ha capacità e verve per essere il principale protagonista della nostra lista in consiglio, rappresentando anche il territorio savonese. “Vaccarezza sarà anche il coordinatore ligure del nostro gruppo ‘Cambiamo!’, ossatura di un movimento che mi piacerebbe fosse non solo una lista che si presenta alle elezioni ma diventi qualcosa che sia familiare a tutti i liguri” ha detto Toti.

IL PERCHÉ DELL’ESCLUSIONE

Dopo settimane di trattative e tensioni, l’esclusione di Forza Italia sarà probabilmente lo strappo definitivo tra Toti e il suo ex partito. L’allontanamento, iniziato già con la creazione di Cambiamo, potrebbe ora essere arrivato a un punto di non ritorno. Come riporta Il Fatto Quotidiano, il partito di Toti avrebbe infatti proprio l’intenzione di rottamare Forza Italia. “La Liguria non può diventare Totiland”, aveva detto il portavoce dei gruppi parlamentari azzurri a Roma, Giorgio Mulè. E sempre lui aveva definito ‘ributtante’ l’ipotesi che nessun berlusconiano fosse presente in giunta. Adesso resta da vedere se Forza Italia garantirà l’appoggio alla giunta, ma se anche così non fosse, Toti con i suoi 18 seggi contro i 12 dell’opposizione può stare tranquillo.

LA SCONFITTA DI TOTI (SECONDO MULÈ)

Non si è fatta attendere la dura la reazione di Forza Italia, il portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, Giorgio Mulè, ha scritto un comunicato: “L’esito della formazione della nuova giunta regionale in Liguria rappresenta la sconfitta del presidente Giovanni Toti che, a parole ma solo a parole, ambiva a essere riferimento dei moderati e addirittura del centrodestra. L’esclusione di Forza Italia dalla giunta, alla luce della distribuzione delle deleghe, rappresenta insieme un atto di immaturità e di arroganza politica. Forza Italia che con il presidente Silvio Berlusconi ha fondato e poi federato gli altri partiti del centrodestra aveva non solo il diritto ma il dovere di rappresentare nella giunta quella fetta di elettorato che si riconosce nelle posizioni del presidente Berlusconi. A nulla sono valsi gli appelli, a nulla gli inviti a ragionare così come si sono rivelate false le rassicurazioni fornite dallo stesso Toti ancora a ridosso della formazione della giunta. Quella che governerà la Liguria non è dunque una giunta di centrodestra ma una giunta che fa perno sul movimento ligure del presidente Toti con la rappresentanza di una parte del centrodestra”. E ancora: “Il centrodestra ‘doc’ governa unito e compatto, da una parte all’altra dell’Italia nel nome della lealtà, della condivisione di valori e nel rispetto di ognuna delle componenti. È quello che sarebbe dovuto avvenire in Liguria ma non è avvenuto per, ribadisco, la baldanza e l’arroganza mista all’immaturità del presidente Toti. E l’arroganza, si sa, in politica può pagare l’ego dell’interessato nell’immediato ma non ha proiezione nel futuro. In ogni caso, Forza Italia non si sottrae al dovere della responsabilità e continuerà a lavorare nel solo interesse dei liguri”.

LE PROMESSE MANCATE DI TOTI

A Mulè si aggiungono le severe critiche del coordinatore ligure di Fi Carlo Bagnasco e dei parlamentari Roberto Bagnasco e Roberto Cassinelli: “È politicamente grave il fatto che il ruolo, la presenza ed il contributo portato da Forza Italia alle ultime elezioni regionali non siano stati tenuti nel debito conto dal presidente Toti nella formazione della nuova Giunta. Ricordiamo che la ricandidatura di Toti, come egli stesso ha riconosciuto pubblicamente in data 22 giugno, era nata da un accordo a livello nazionale tra i leader della coalizione di centrodestra e a livello regionale tra i segretari dei partiti coinvolti, ed in questo quadro occorreva ragionare nella fase di definizione della Giunta. È un unicum su scala nazionale il fatto che uno dei partiti che ha contribuito con lealtà e determinazione ad una così netta vittoria sia stato escluso dagli incarichi di Giunta. Forza Italia, che storicamente rappresenta il perno della componente moderata del centrodestra, si muoverà con senso di responsabilità, anche tenendo conto del drammatico momento che il Paese e la Liguria stanno vivendo. Rispetteremo il mandato degli elettori, ma ciò non toglie che il vulnus inferto non soltanto al nostro partito, ma alla tanto invocata unità della coalizione di centrodestra resti un elemento che contrasta con la ragionevolezza politica e con la volontà inclusiva invocate e proclamate a parole dal presidente Toti ma smentite con evidenza dai fatti”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top