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Livelli essenziali di assistenza (Lea), ecco l’accordo tra Ministero della Salute e Conferenza Stato-Regioni

Lea, Accordo Salute-CSR

Il punto di Giulia Alfieri per Startmag dopo l’accordo che prevede lo stanziamento di 402 milioni di euro, per ora

I Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) ai cittadini gratuitamente o con il pagamento di un ticket, erano fermi al 2017, anno in cui era stata approvata la loro versione aggiornata ma mai applicata per problemi di copertura economica.

Ora, con il via libera di ieri al decreto tariffe diventeranno realtà dal prossimo anno e prevedono una serie di prestazioni che vanno dagli esami diagnostici alle protesi.

COSA DICE IL DECRETO

Il decreto, approvato in Conferenza Stato-Regioni e di concerto con il ministero dell’Economia, aggiorna le tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica fermi rispettivamente al 1996 e al 1999.

Le nuove tariffe entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024 per quanto concerne l’assistenza specialistica ambulatoriale e dal 1° aprile 2024 per l’assistenza protesica.

I DETTAGLI DELL’ACCORDO

Le oltre 400 nuove prestazioni – che finora avevano carattere quasi sperimentale oppure erano eseguibili solo in regime di ricovero, mentre ora potranno essere erogate negli ambulatori o in day hospital – passano da 1.702 a 2.108

Diminuisce, invece, da 1.315 a 1.063 il numero dei dispositivi presenti nel tariffario per le protesi e gli ausili, con l’esclusione di alcuni apparecchi ormai obsoleti e l’ingresso di nuove tecnologie attese da molto tempo dai disabili.

Tra le novità incluse nei Lea per la specialistica ambulatoriale il ministero della Salute fa sapere che ci saranno l’erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita; prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare; prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell’ambito della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide e affidabili; enteroscopia con microcamera ingeribile, screening neonatali.

Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono a una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico, finalizzata anche a fornire il sostegno necessario ad affrontare situazioni spesso emotivamente difficili in relazione alle possibili implicazioni connesse alla comunicazione del risultato.

Vengono inoltre aggiornate le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l’erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.

COSA CAMBIA SULL’ASSISTENZA PROTESICA DOPO L’ACCORDO

Tra le prestazioni per l’assistenza protesica, prosegue il Ministero, sono previsti ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); apparecchi acustici a tecnologia digitale
attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso); posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni; arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

IL PUNTO DEL MINISTRO DELLA SALUTE ORAZIO SCHILLACI

Soddisfazione per il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il quale ha ricordato che, grazie all’approvazione del decreto tariffe, i nuovi Lea introducono “prestazioni tecnologicamente avanzate” ed escludono quelle “obsolete”.

“Tutti i cittadini, superando le disomogeneità assistenziali – ha detto il Ministro – potranno finalmente usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le acquisizioni medico scientifiche ormai consolidate, con effetti positivi anche in termini di contenimento della mobilità sanitaria”.

Al momento, infatti, come Start aveva scritto, non tutte le Regioni erano state promosse circa l’effettiva erogazione dei Lea e, anzi, solo 11 erano quelle considerate – dal Ministero stesso – adempienti.

Per l’attuazione dei nuovi Lea – finora impossibile per mancanza di risorse economiche – sono stati previsti 402 milioni di euro ma Schillaci ha fatto sapere che se dovesse emergere “la necessità di una maggiore spesa […] che qualcuno quantifica in 200 milioni, vi faremo fronte”.

(Articolo pubblicato su Start Magazine)

 

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