Luca Bergamo, già vicesindaco e assessore alla Cultura nella giunta di Virginia Raggi, è il direttore editoriale di Romarivista, il nuovo trimestrale promosso da Gualtieri e Smeriglio.
Diecimila copie cartacee, distribuite gratuitamente negli spazi pubblici della città, e un progetto che vuole raccontare la “Roma che pensa”: è questo il progetto dietro Romarivista, il nuovo magazine che racconterà le iniziative culturali della Capitale, presentato ieri in Campidoglio.
Alla direzione editoriale c’è Luca Bergamo, già numero due della sindaca Raggi e avvicinatosi a Roberto Gualtieri durante la campagna delle amministrative del 2021, quando lo staff dell’allora candidato al Comune cercava ponti per attrarre figure legate al M5S.
COS’È ROMARIVISTA
Romarivista nasce come rivista trimestrale cartacea, realizzata con materiali sostenibili e pensata per essere distribuita gratuitamente (10.000 copie) nei principali spazi pubblici, culturali e accademici della città a partire dalla terza settimana di gennaio 2026.
La struttura editoriale prevede due sezioni principali: un focus tematico centrale che cambia numero dopo numero (con saggi, reportage, conversazioni e contributi visivi) e una serie di rubriche fisse pensate per leggere la città da prospettive differenti. Completano il progetto una sezione dedicata agli appuntamenti culturali e una mappa della scena cittadina.
CHI È LUCA BERGAMO
Romano, classe 1961, Luca Bergamo inizia la sua militanza politica nelle fila della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI), l’organizzazione giovanile del PCI. Tra il 1984 e il 1991 Bergamo lavora nel settore dell’informatica, in particolare presso Systena (gruppo Olivetti), occupandosi di rappresentazione della conoscenza e progettazione di sistemi informativi, con contatti anche con temi di intelligenza artificiale presso l’Istituto di Psicologia del CNR.
Nel 1992 entra all’Autorità per l’Informatica nell’Amministrazione Pubblica, dove coordina il settore “popolazione” del primo piano triennale per l’informatica. Dal 1994 avvia una collaborazione con il Comune di Roma come consulente per la riorganizzazione amministrativa e sarà incaricato della direzione delle politiche giovanili.
Nel 1999 assume la direzione di Zone Attive. Sotto la sua guida prendono avvio la Biennale des Jeunes Créateurs d’Europe et de la Méditerranée (1999), gli European Film Awards a Roma (2002) e il concerto We Are the Future al Circo Massimo (2004). Dal 2001 al 2004 è presidente del comitato organizzatore della Biennale.
Successivamente Bergamo dirige il Glocal Forum, fondazione internazionale che opera nelle regioni post-conflitto per promuovere pace, cooperazione culturale e cittadinanza attiva, collaborando con agenzie delle Nazioni Unite e amministrazioni locali. Nel 2007, con decreto del Presidente della Repubblica, viene nominato direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, su proposta del ministro Giovanna Melandri.
Tra il 2008 e il 2010 coordina il progetto NMC World Youth Meeting for Sustainable Development, mentre dal 2012 al 2016 è stato segretario generale di Culture Action Europe, la principale rete del settore culturale in Europa, con base a Bruxelles. Nel 2016 accetta l’incarico come Assessore alla Crescita Culturale propostogli da Virginia Raggi; nello stesso anno, a dicembre, viene nominato vicesindaco di Roma, ruolo che mantiene fino a gennaio 2021.

