skip to Main Content

M5s, Casaleggio e il giallo del Ministero

5 Stelle

Davide Casaleggio ha dichiarato di aver rifiutato la guida di un Ministero ai tempi del primo governo Conte. Un’offerta per ottenere qualcosa in cambio? Il Presidente di Rousseau, nonché figlio del co-fondatore del M5s rivela alcune indiscrezioni

Si infittisce il mistero del Ministero assegnato al Presidente di Rousseau, Davide Casaleggio, ai tempi del primo governo Conte. Così scriveva Casaleggio Jr il 4 ottobre sul blog delle Stelle: “Ho dovuto sopportare insinuazioni, attacchi e calunnie nei miei confronti e nei confronti di mio padre anche da persone che grazie al nostro lavoro ricoprono oggi posizioni importanti. Il mio silenzio negli anni è stato un atto di profondo rispetto nei confronti di chi ha creduto nel nostro sogno, così come oggi ritengo sia doveroso parlare per onestà intellettuale”.

IL POST CHE HA SCATENATO IL CASO

“Per 15 anni ho prestato la mia attività gratuitamente per un’idea di partecipazione collettiva. Quando mi è stata offerta la guida di un ministero, ho rifiutato pensando che il ruolo di supporto del movimento fosse più importante. Ho sempre rispettato i ruoli anche quando non ero d’accordo con le scelte prese”, scriveva nel suo post Casaleggio. In questi giorni si è tornato a parlare del Ministero rifiutato per un’intervista a Omnibus su La 7 in cui Casaleggio Jr ha dichiarato: “Preferisco non parlare per rispetto alla persona che oggi occupa questo ministero”. E alla domanda: “Crede sia stata un’offerta per ottenere qualcosa in cambio?”, il figlio del co-fondatore del M5s ha risposto: “Non penso”.

SOLO UN INNO AL M5S

A giustificazione di quanto scritto sul blog delle Stelle, Casaleggio ha spiegato: “Il mio post del 4 ottobre non era un post polemico, ma un inno al Movimento, un inno ai principi del Movimento che spero vengano rafforzati e portati avanti e che ci sia sempre un focus sul fatto che noi siamo un Movimento. Ho voluto semplicemente ricordarlo nel giorno del compleanno del Movimento 5 Stelle”.

IL MINISTERO RIFIUTATO

Secondo quanto appreso da Adnkronos – da autorevoli fonti del M5s – sembrerebbe che il Ministero offerto al capo di Rousseau fosse quello dello Sviluppo economico. “Quando il M5s metteva in piedi il governo con la Lega, per Casaleggio venne pensata la guida del Mise. All’epoca a Giuseppe Conte non era stato ancora affidato il governo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini portavano avanti il confronto, spesso durissimo, per comporre la squadra. Casaleggio rifiutò, e così il Mise venne affidato allo stesso Di Maio, che decise di assumerne la guida insieme a quella del dicastero del Lavoro”, scrive l’agenzia di stampa.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top