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Il M5s si spacca anche a Bruxelles. Chi sono i 4 dissidenti Ue
Una fronda spacca il M5s anche a Bruxelles nel Parlamento europeo. Perché Corrao, Pedicini, D’Amato ed Evi hanno detto addio al Movimento per unirsi ai Verdi
Sono Ignazio Corrao, Piernicola Pedicini, Rosa D’Amato ed Eleonora Evi, i quattro dissidenti del Movimento 5 stelle che si rivoltano contro il partito e provano a unirsi ai Verdi in segno di protesta. Si tratta infatti di 4 eurodeputati grillini vicini ad Alessandro Di Battista e al “Movimento delle origini” che si oppongono alla corrente dei dimaiani, o governisti, capitanata proprio da Di Maio e Crimi, favorevoli al governo con il Pd.
UNA DECISIONE AUTONOMA
I quattro sono sempre stati vicini alle posizioni di Di Battista, ma fonti vicine ai diretti interessati – riportate da La Stampa – “assicurano che questa decisione è totalmente autonoma e non ha nulla a che vedere con le mosse dell’ex eurodeputato”. Di Battista sembra intenzionato a continuare la battaglia interna al Movimento, mentre per i 4 dissidenti si tratta di un vero e proprio addio. I quattro, infatti, non usciranno soltanto dalla delegazione M5s, ma lasceranno definitivamente il Movimento con il quale sono stati eletti per due legislature europee.
PERCHÉ I VERDI
La scelta di passare con i Verdi non è casuale. I 4 deputati grillini hanno infatti già dimostrato di essere un corpo estraneo al Movimento in occasione del voto al Parlamento europeo (Pe) sulla Politica agricola comune, quando si schierarono contro la linea ufficiale del Movimento. Dopo questo episodio, poi, i 4 grillini per protesta hanno deciso di togliersi dal sistema che permetteva di mantenere i contratti dell’ufficio comunicazione, accusato di censurare le loro posizioni.
I MOTIVI DELL’ADDIO
I diretti interessati hanno sintetizzato le loro motivazioni in questo modo. Corrao ha detto: “Tentativi di cambiare dall’interno andati a vuoto”. Evi ha spiegato: “In modo insidioso e subdolo il Movimento ha iniziato a cambiare pelle”. Pedicini ha aggiunto: “Non mi faccio cacciare, vado via da solo”. E D’Amato: “Il M5s ha cessato di esistere”. “Con l’addio al M5s – si legge in una nota di Pedicini – i quattro eurodeputati rinnovano il proprio impegno a favore delle battaglie di cui sono stati portavoce in questi anni, mettendo al primo posto la difesa del pianeta e la tutela della salute dei cittadini”. La decisione, aggiungono, “è stata resa necessaria dall’impossibilità di portare avanti con coerenza la difesa di questi temi, all’interno della delegazione del M5s, il cui operato oggi diverge irrimediabilmente sia dall’impegno preso con gli elettori che dalle aspirazioni originarie del Movimento”.
IGNAZIO CORRAO
Come si legge nel Cv sul sito del Pe, Ignazio Corrao è laureato in giurisprudenza e in passato, prima di entrare in politica con il Movimento 5 stelle, ha avuto esperienze “nella gestione della sala multimediale dell’Università di Palermo”, poi è stato operatore di fundraising e tra il 2011 e il 2013 si è dedicato alla pratica forense. Nel 2013 è entrato nell’ufficio legislativo del gruppo parlamentare pentastellato.
Corrao oggi è membro, all’interno del Pe, della commissione ITRE (industria, ricerca ed energia) e della delegazione all’Assemblea parlamentare paritetica ACP-Ue. Su Facebook ha scritto un lungo post, condividendo “Mesi e mesi di enorme sofferenza interiore”. Nel suo post ripercorre la sua storia nei 5 Stelle e quanto accaduto nel corso degli anni, descrivendo le elezioni europee come quelle in cui il M5s diventa un “partito iperverticistico”, parla di mancanza di “confronto interno” e “cerchio magico”. Fino alla “storia recente”, cioè “mesi e mesi di tentativi di cambiare dall’interno andati a vuoto”.
ELEONORA EVI
Eleonora Evi ha studiato product design, industrial design e strategic design fino al 2013. Ha un diploma ottenuto al liceo scientifico Russell di Milano e una carriera professionale tra “progettazione e consulenza” – come assistente alla vendita Corporate Identity e immagine coordinata – e “responsabile ufficio relazioni internazionali e coordinatrice didattica master internazionali” (2008-2014).
Evi oggi fa parte delle commissioni ENVI (ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare), PETI (petizioni) e ANIT (protezione degli animali). Inoltre, fa parte della delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese. “Lentamente e sotto traccia, in modo insidioso e subdolo, il Movimento ha iniziato a cambiare pelle”, ha scritto Evi annunciando la sua uscita dal gruppo. “La trasformazione è, purtroppo, molto più profonda e tocca il cuore e l’anima di questo progetto politico” (riferendosi a questioni come Tav, Tap e Ilva e ricordando di non aver votato a favore dell’elezione di Ursula von der Leyen a capo della commissione europea).
“Come siamo arrivati a questo punto?” – si domanda – “È accaduto perché i cosiddetti vertici hanno deciso deliberatamente di calpestare la democrazia interna nel M5s […] attraverso la piattaforma Rousseau abbiamo sempre scelto i nostri candidati […] nel caso delle elezioni europee, con un’operazione ‘alla Renzi’, l’ex capo politico Di Maio ha deciso di nominare 5 capolista donne, scelte tra le ‘eccellenze italiane’, ma che nulla avevano a che fare con il M5s. Il trasformismo di altri completa il quadro”.
PIERNICOLA PEDICINI
Piernicola Pedicini, laureato in fisica teorica all’Università Federico II di Napoli, poi diventato nel 2007 esperto qualificato di radioprotezione (III grado), nel Parlamento Ue attualmente è membro della commissione ECON (problemi economici e monetari), e delle delegazioni D-MD (Delegazione alla commissione parlamentare di associazione UE-Moldova e DEPA (Delegazione all’Assemblea parlamentare Euronest).
“Agli attivisti, agli iscritti e a tutti coloro che hanno riposto fiducia in me, e in noi, dico che insieme ad alcuni colleghi abbiamo provato fino all’ultimo a riportare il Movimento sul giusto binario, senza riuscirci purtroppo”, ha scritto Pedicini in un lungo post in cui annunciava di aver ricevuto una nuova notifica di procedura sanzionatoria da parte dei probiviri del M5s. “È ormai evidente sono una persona scomoda per coloro i quali si sono autoproclamati vertice del M5s. Con questo mio post proverò a toglierlo dall’imbarazzo perché non sono il tipo che si fa cacciare, piuttosto vado via da solo”.
ROSA D’AMATO
Rosa D’Amato, laureata in scienze motorie nel 1994, fino al 2014 è stata insegnante di anatomia e fisiologia, patologia e farmacologia, igiene presso l’Istituto Cortivo di Padova, Taranto e insegnante precaria di educazione fisica presso le scuole pubbliche.
Nel Parlamento europeo, oggi è membro delle commissioni REGI (sviluppo regionale) e PECH (pesca), e delle delegazioni DPAL (relazioni con la Palestina) e DMED (Delegazione all’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo). “Tolgo gli ex compagni di viaggio dall’imbarazzo di buttarmi fuori per motivi politici”, ha scritto in post aggiungendo che, “al punto in cui siamo” il M5s “non è in grado di rappresentare i principi e le speranze che sin dal primo giorno di attivismo avevano animato la mia passione politica”. Il Movimento, secondo D’Amato “ha perso la sua identità e ha cessato di esistere da un pezzo e in realtà se ne sta distruggendo anche il ricordo”.