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Manovra 2021: la roadmap, cosa contiene e perché fa scioperare i sindacati

Legge Sulle Lobby Bilancio Decreto Fisco-lavoro

Contro la Manovra 2021 Cgil e Uil hanno deciso di proclamare per oggi,  giovedì 16 dicembre, uno sciopero generale di 8 ore con manifestazione nazionale a Roma. Ma i giorni per riuscire ad apportare modifiche sostanziali sono ormai davvero pochi…

Saranno giorni serrati, questi, per la legge di bilancio, che dovrà essere esaminata e approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre o scatterà la tagliola dell’esercizio provvisorio che congelerebbe di fatto tutti gli interventi legati al PNRR. Per questo le due Camere dovranno correre con l’approvazione della manovra 2021: il testo arriverà in aula al Senato il 21 dicembre per poi approdare dal 27 al 30 alla Camera. In attesa della trasmissione al Parlamento, il provvedimento è intanto “lievitato” da 185 a 219 articoli, con misure ex novo come i finanziamenti per la manutenzione di strade e scuole, e discussi maquillage al Reddito di cittadinanza, come l’addio ai navigator e nuovi paletti stringenti per spingere i beneficiari alla ricerca del lavoro.

PERCHE’ LA MANOVRA 2021 NON PIACE AI SINDACATI

Cgil e Uil sottolineano nella nota diffusa che scenderanno in piazza “per chiedere di cambiare una legge di bilancio che presenta numerosi aspetti inaccettabili”. Lo sciopero proclamato da Cgil è “per cambiare la manovra” e perché le “riforme del fisco, delle pensioni, del mercato del lavoro, le nuove politiche industriali che devono accompagnare la riconversione energetica e digitale abbiano il coinvolgimento del mondo del lavoro” e soprattutto “aiutino chi sta peggio”, ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Sulla riforma fiscale “Hanno sbagliato, noi avevamo chiesto, e stiamo chiedendo, che questi primi 8 miliardi che sono a disposizione del fisco vadano tutti verso i lavoratori dipendente, verso i pensionati, soprattutto a partire dai redditi più bassi: l’85% dei lavoratori e l’87% dei pensionati del nostro Paese ha un reddito che non arriva a 35mila euro, mentre questo primo intervento dà risorse maggiori a chi ha redditi maggiori, in una situazione in cui la pandemia ha aumentato le disuguaglianze”.

Ad incrociare le braccia anche i dipendenti della Filt-Cgil e Uiltrasporti del Gruppo Fs Italiane, con astensione dal lavoro dalla mezzanotte alle 21.  Per scioperi concomitanti resteranno esclusi anche i dipendenti Rai appartenenti alla Produzione Tv di Torino. Ma il 16 dicembre sono previste pure le proteste per i “riders” di Justeat e più in generale per tutti i ciclo-fattorini”, da mesi in attesa di norme certe sulla categoria “esplosa” anche grazie alla pandemia.

GLI INTERVENTI CONTRO IL CARO BOLLETTE

Nel frattempo la maggioranza è all’opera per limare gli ultimi dettagli, con il maxiemendamento che conterrà anche le risorse per disinnescare o quanto meno smussare il problema del caro-bollette: la cifra stanziata è di 3,8 miliardi per il primo trimestre. In particolare, 1,8 miliardi serviranno ad annullare gli oneri generali di sistema per le utenze fino a 16 kwh, 600 milioni per abbassare l’aliquota Iva del gas al 5%, mentre verranno azzerati tutti gli oneri di sistema per il gas. Altri 900 milioni, poi, saranno impiegati per annullare gli aumenti per le famiglie svantaggiate.

 

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