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Manovra: Stop a pirateria web per gli sport live. Addio a Totocalcio e Totogol
Sono alcune delle proposte di modifica contenute nel pacchetto di emendamenti di governo e relatori. Al posto della vecchia schedina arriverà un nuovo gioco con payout più alto per renderlo appetibile e pubblicità per farlo conoscere malgrado i divieti del Decreto Dignità
I lavori in commissione Bilancio ripartiranno solo oggi pomeriggio alle 14.30 ma intanto governo e relatori hanno presentato un pacchetto di emendamenti che non toccano i saldi della legge di Bilancio, in attesa del maxi-emendamento definitivo. Oltre ai 19 emendamenti presentati dal governo si aggiungono 20 emendamenti depositati dai relatori Paolo Tosato (Lega) e Gianmauro Dell’Olio (M5S). A saltare all’occhio sono soprattutto una serie di norme nel settore sportivo e dei giochi . (qui gli emendamenti del governo) (qui gli emendamenti dei relatori)
GIRO DI VITE CONTRO LA PIRATERIA WEB SUGLI EVENTI SPORTIVI LIVE
La norma più clamorosa – ancora da votare – è il giro di vite contro la pirateria web che permette di guardare illegalmente gli eventi sportivi live. Uno degli emendamenti presentati dai relatori prevede che coloro che hanno stipulato contratti di licenza con gli organizzatori degli eventi, possano agire in giudizio per ottenere da parte del giudice la cessazione delle violazioni, che può essere disposta anche tramite apposita inibitoria che può estendersi a tutto il campionato o al singolo evento sportivo. La tematica della pirateria web, sottolinea la relazione illustrativa, “ha assunto negli ultimi anni proporzioni di rilevantissimo impatto. In base ai dati della ricerca Ipsos/Fapav presentata a novembre 2018, sono 4,6 milioni gli italiani sopra i 15 anni che fruiscono illegalmente di eventi sportivi live con una stima di circa 21 milioni di atti di pirateria compiuti nell’anno passato”. Lo sport a essere più colpito dalla pirateria web è il calcio “3 pirati su 4 guardano le partite di calcio, segue la Formula 1, il Moto Gp e il tennis”. Stante la difficoltà nel tutelare gli eventi live “si ritiene necessario intervenire con specifico riferimento alla normativa relativa alla titolarità dei diritti audiovisivi sportivi prevedendo una specifica tutela”.
ADDIO TOTOCALCIO-TOTOGOL, SPUNTA CONCORSO UNICO E ANCHE L’AUMENTO DEL PAYOUT PER RENDERLO PIÙ APPETIBILE E PUBBLICITÀ PER FARLO CONOSCERE
Tra le proposte di modifica dei relatori spunta la fine dei vecchi Totocalcio e Totogol: la “riforme dei concorsi pronostici sortivi” anche “attraverso la sospensione o chiusura definitiva di specifici concorsi” oggi “ricompresi nel palinsesto di gioco dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli”. Secondo quanto si legge nella relazione “l’intervento normativo risponde alla logica di supportare nell’ambito del mercato dei giochi, quelle tipologie che presentando l’assenza di rischi legati al fenomeno del disturbo del gioco d’azzardo. Il Totocalcio in particolare presenta la caratteristiche tipiche dei giochi non affetti da tali tipologie quali ad esempio socialità,gioco con alta competenza e bassa alea; non ripetitività compulsiva della giocata; durata della giocata; partecipazione di un montepremi da suddividere tra i giocatori”. Il motivo della riforma sta nel trend negativo ormai decennale dovuto “all’aumento delle tipologie di gioco offerte, la bassa percentuale di payout” e così via. La proposta? “Una ristrutturazione della ripartizione della posta di gioco che favorisca l’interesse dei giocatori attraverso l’aumento del payout e una razionalizzazione delle formule di gioco oggi presenti nel palinsesto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, al fine di aumentare il montepremi di un unico prodotto offerto e, di conseguenza delle quote di vincite”. Non solo. Tra le misure a garanzia dell’incremento della raccolta del gioco “si evidenzia la necessità di assicurare al nuovo prodotto forme di promozione e pubblicità che ne incentivino la conoscenza nonché le finalità cui saranno destinate le risorse” (sociali, sportive, culturali). Insomma una deroga al decreto dignità che prescrive un divieto totale di pubblicità dei giochi salvo che per la Lotteria Italia.