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Manovra, ecco chi pagherà i 5 miliardi di tasse nascoste

Manovra

A fare i conti dei nuovi balzelli è stato il Sole 24 ore che, nel totale dei 5 miliardi, inserisce anche i cambi di rotta sulla flat tax per le partite Iva, con l’addio al forfait al 15% per i compensi fino a 65mila euro e l’introduzione del regime analitico

Cinque miliardi: tanto costeranno agli italiani gli aumenti “nascosti” nella manovra 2020 secondo quanto emerge dal Documento programmatico di bilancio inviato ieri a Bruxelles. La Commissione europea ora ha a disposizione due settimane per approvare o chiedere correzioni al Dpb. Intanto il Consiglio dei ministri ha dato il via libera, salvo intese, al decreto fiscale collegato ed entro il prossimo 20 ottobre dovrà inviare alle Camere la legge di Bilancio.

A fare i conti dei nuovi balzelli è stato il Sole 24 ore che, nel totale dei 5 miliardi, inserisce anche i cambi di rotta sulla flat tax per le partite Iva, con l’addio al forfait al 15% per i compensi fino a 65mila euro e l’introduzione del regime analitico.

Ma vediamo quali sono gli aumenti in arrivo.

PLASTIC TAX E SUGAR TAX

Riguarderà le imprese, dal primo giugno 2020, la nuova tassa sugli imballaggi di plastica che oltre a far entrare soldi nelle casse erariali — 800 milioni dal prossimo anno, a regime fino a 1,4 miliardi — serve pure a tutelare l’ambiente.

Sarà diretta a tutti, invece la sugar tax che verrà applicata non sulle merendine — secondo la proposta del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti per finanziare la scuola — ma sulle bibite gassate, alla stregua di altri Paesi europei.

TABACCO E SLOT E VLT

Brutte notizie per i fumatori: con la manovra si punta a un contributo di oltre 200 milioni di cui 160 milioni dall’incremento di imposte su liquidi, bruciatori, trinciato e sigaretti e più di 45 milioni sulle sigarette.

Puntuali, come ogni anno, tornano i tentativi di stretta sulle slot machine e sulle videolottery. Dal 10 febbraio 2020 è previsto l’arrivo di 468 milioni grazie a un aumento del Prelievo erariale unico (Preu) sugli incassi dal 21,6% al 23% per quanto riguarda le slot machine e a un aumento della raccolta dal 7,9% al 9% per le vlt.

PRIMA CASA

Anche qui nulla di nuovo: l’abitazione — principale o non — è spesso oggetto di attenzioni in tempi di manovra. Ed ecco che in quella targata Conte 2 si prevede di tagliare le detrazioni fiscali al 19% – eccezion fatta per gli interessi passivi dei mutui – ma solo per i contribuenti che dichiarano un reddito superiore a 110-120 mila euro.

BANCHE

Dal mondo del credito, spiega il quotidiano confindustriale, il Governo giallorosso mira a ottenere un risparmio di 1,6 miliardi grazie al blocco per il periodo d’imposta 2019 della deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti e differimento in dieci esercizi, ovvero fino al 2029, della deducibilità ai fini Ires e Irap legata all’applicazione dell’Ifrs 9 e la rimodulazione della deducibilità Dta sull’avviamento.

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