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Mediaset-Vivendi, rinviata udienza in Spagna

Mediaset Vivendi Agcom

La Corte di Madrid tornerà a riunirsi martedì 18 febbraio 2020. A Cologno attendono la luce verde alla fusione transfrotaliera. L’articolo di Gianluca Vacchio per loSpecialista

Dopo aver vinto l’andata in Italia, il ritorno della “partita” tra Mediaset e Vivendi – che si disputa in Spagna – è stato rinviato al 18 febbraio 2020. Al termine dell’udienza del 6 febbraio, infatti, la Corte di Madrid – che doveva pronunciarsi sul ricorso dei francesi contro la nascitura MediaForEurope – ha deciso di prendersi ancora qualche giorno.

IL PROGETTO MEDIAFOREUROPE

Il progetto è stato approvato dall’assemblea di Mediaset España lo scorso 4 settembre ed è stato sospeso sulla base del provvedimento cautelare adottato dallo stesso Tribunale in ottobre. Il 5 febbraio l’assemblea straordinaria degli azionisti di Mediaset España ha approvato specifiche modifiche alla proposta di statuto sociale di MFE corrispondenti a quelle già approvate dall’assemblea straordinaria degli azionisti di Mediaset lo scorso 10 gennaio 2020.

LA DECISIONE DEL TRIBUNALE DI MILANO

A Cologno si spera che, come accaduto col Tribunale di Milano, queste modifiche convincano anche Madrid a dare luce verde alla fusione transfrotaliera. Dopo l’irrituale udienza di sabato 1 febbraio, il giudice del Tribunale di Milano, Elena Riva Crugnola, ha infatti deciso: rigettate le istanze cautelari presentate da Vivendi e da Simon Fiduciaria con le quali si chiedeva l’annullamento delle delibere delle assemblee degli azionisti Mediaset del 4 settembre 2019 e del 10 gennaio 2020. I danni per Mediaset di uno stop all’operazione – si legge nelle motivazioni – sarebbero più rilevanti rispetto alle conseguenze per Vivendi e Simon Fiduciaria di un proseguimento dell’operazione. Festeggiamenti a Cologno Monzese: “Il progetto MediaForEurope (holding olandese in cui dovrebbero fondersi Mediaset e Mediaset Espana, ndr) è pertanto confermato – spiega una nota – e procede”. Ma la difficile partita col “socio scomodo” francese non finisce certo qui.

 

Articolo pubblicato su loSpecialista.tv

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