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Mediobanca, chi per il dopo-Nagel? Korn Ferry a caccia del nuovo ad

Dopo le dimissioni di Alberto Nagel e dell’intero Cda (tranne Sandro Panizza), Monte dei Paschi è alla ricerca dei possibili successori. Ecco chi sono e il ruolo di Korn Ferry

L’uscita di scena di Alberto Nagel da Mediobanca apre una nuova fase a Piazzetta Cuccia. La palla passa ora a al Monte dei Paschi di Siena (Mps), che ha dato mandato ai cacciatori di teste di Korn Ferry di individuare i candidati al vertice della banca milanese.

La lista per il rinnovo del consiglio è attesa entro il 3 ottobre, con l’assemblea che formalizzerà i nuovi assetti fissata per il 28 ottobre, quando decadrà l’incarico dell’attuale Cda dimissionario.

DUE STRATEGIE PER LA SCELTA DEL VERTICE

Le scelte sul vertice dipenderanno in larga misura dall’esito finale dell’offerta di scambio promossa da Mps: se la quota di adesioni – attualmente intorno al 64–65% – dovesse salire ulteriormente, il Monte potrebbe puntare su un profilo tecnico in grado di gestire un processo di delisting e una successiva integrazione.

Se invece la partecipazione restasse più bassa e Mediobanca rimanesse quotata a lungo, si profilerebbe la necessità di un vertice totalmente nuovo e con un mandato distinto.

CHI SARÀ IL NUOVO AD DI MEDIOBANCA

Il dossier più importante riguarda naturalmente la scelta dell’ad, su cui, a scalata in corso, si erano già aperti diversi scenari.

Qualora prendesse quota la pista del traghettamento, l’incarico potrebbe essere affidato all’attuale direttore generale Francesco Saverio Vinci o a Gian Luca Sichel, già a capo di Consumer Finance e di Mediobanca Premier.  Si tratterebbe comunque di un ruolo a tempo per permettere a una figura esterna di insediarsi. I nomi che circolano in questo senso sono quelli di Riccardo Mulone (Ubs Italia), Francesco Pascuzzi (Goldman Sachs Italia) e Giorgio Cocini (Pimco a Londra). Contestualmente, il cda potrebbe scendere da 15 a 9 componenti, con i soli Sandro Panizza e Sabrina Pucci confermati.

Ma secondo quanto riporta il Corriere, gli azionisti di Mps spingono per un azzeramento del top management di Mediobanca: tutto dipenderà dalla risposta del mercato.

IL RUOLO DI KORN FERRY

In tale contesto un ruolo chiave ce l’avrà la società di consulenza Korn Ferry, che agirà da advisor esterno per redigere la shortlist di candidati e permettere a Mps di chiarire rapidamente governance e assetto della nuova Mediobanca.

Fondata alla fine degli anni Sessanta a Los Angeles, Korn Ferry è un’azienda globale che si occupa principalmente di servizi di executive search, consulenza organizzativa, soluzioni digitali per il talent acquisition e recruitment. Tra il 2018 e il 2019 l’azienda ha completato il processo di integrazione in Italia apertosi con l’acquisizione di Hay Group e Futurestep, radicandosi tra Roma e Milano con un organico di circa 100 persone.

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