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Milano, spuntano due post anti Conte che imbarazzano Layla Pavone

Layla Pavone Conte

Quando Layla Pavone scriveva a Conte: “Presidente, voi chiedete sacrifici ai lavoratori, aziende, professionisti, ma non vi viene in mente di dimezzarvi lo stipendio nemmeno per sogno. Attenzione che la gente è stanca e tra poco perderà le staffe e scatterà la rivolta”

Negli ambienti meneghini si dice che sia stato Giuseppe Conte a volerla e a imporla candidata sindaco pentastellata. Tanto che l’intervento dell’ex premier ha sparigliato le carte, costringendo Elena Sironi, la consigliera uscente di Municipio 4 che era già stata designata l’11 agosto scorso come espressione della base grillina, al passo indietro quando tutti erano ormai convinti che sarebbe stata lei a sfidare Sala e Bernardo, espressione rispettivamente del PD e del centrodestra. Giuseppe Conte e Layla Pavone, però, non sarebbero legati da “solida amicizia”, come hanno scritto alcuni, anzi, non si conoscevano nemmeno fino a poco tempo fa e, da quanto si apprende, il neo leader a 5 Stelle la avrebbe scelta preferendo puntare su un personaggio che avesse un profilo imprenditoriale, così da essere più affine al “pensiero” milanese. Una strategia che, nella sua semplicità e dozzinalità, potrebbe anche funzionare.

 

Layla Pavone è scesa nell’agone politico da poche ore, ma giornalisti e, soprattutto, avversari politici hanno iniziato a passare in rassegna i suoi social. Tanto che sono già usciti due post che potrebbero crearle qualche imbarazzo proprio con l’avvocato del popolo. Si tratta di due interventi pubblicati sui profili del presidente del Consiglio grillino in piena pandemia, quindi all’apice dello stress e delle frizioni tra cittadini e istituzioni.

 

layla pavone conte

In uno l’imprenditrice bersaglia la portata dei ristori del governo giallorosso: “Le briciole avete dato altro che ristori. 200 euro a chi ne fattura 400.0000 l’anno?”. Nell’altro Layla Pavone se la prende direttamente con Conte e, rispolverando il sentimento anti-establishment dei grillini delle origini, prima chiede tagli agli stipendi dei politici, poi evoca perfino la rivolta: “Presidente, voi chiedete sacrifici ai lavoratori, aziende, professionisti, ma non vi viene in mente di dimezzarvi lo stipendio nemmeno per sogno. Attenzione che la gente è stanca e tra poco perderà le staffe e scatterà la rivolta”. Ora, invece, i social di Layla Pavone tacciono…

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