Milano Innovation District (MIND), uno studio certifica l’impatto sull’economia: +1,7% alla crescita del PIL italiano 2025-2032
Dieci anni fa era l’area dell’Expo 2015. Oggi, il MIND – Milano Innovation District è diventato uno dei progetti di rigenerazione urbana e innovazione più ambiziosi in Europa. E i numeri lo confermano: tra il 2025 e il 2032 il distretto contribuirà all’1,7% della crescita del PIL italiano e al 3% di quella lombarda, stando a quanto riporta studio realizzato da Arexpo insieme a The European House – Ambrosetti.
MIND: DALL’EXPO 2015 A MOTORE DEL PIL
Il progetto ha preso forma negli anni, ma ha già generato un impatto economico cumulato pari a 6,7 miliardi di euro fino al 2024. Nei prossimi sette anni, ne sono attesi altri 25,1 miliardi, per un totale di 31,8 miliardi tra il 2011 e il 2032. In media, dal 2025 in poi, MIND potrebbe produrre 3,1 miliardi l’anno di impatto economico: quanto una grande azienda nazionale.
“Sono dati che parlano chiaro – ha dichiarato Igor De Biasio, amministratore delegato di Arexpo – MIND è una scommessa vinta. È un modello che stiamo già portando in altri territori del Paese”. Dal 1° luglio, la società cambierà nome in “Principia”, segnando un nuovo capitolo nel suo percorso di sviluppo.
UN ECOSISTEMA IN CRESCITA
Oggi MIND ospita già 700 ricercatori, oltre 50 startup e una quarantina di aziende di rilievo internazionale, da AstraZeneca a Bracco, da Illumina a ELT. Ma il distretto è in piena espansione. Entro il 2032 si prevede che più di 60.000 persone lo frequenteranno ogni giorno: studenti, scienziati, professionisti.
E non si tratta solo di numeri. Il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha parlato di MIND come di “un simbolo di un’Italia che guarda avanti”, mentre il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha definito il progetto “un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, capace di generare benessere e sostenibilità”.
UN PROGETTO GREEN
Al centro del progetto c’è anche l’ambiente. Entro il 2032 il distretto sarà alimentato al 100% da energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Circa metà della superficie sarà dedicata a spazi verdi e blu. MIND è già stato riconosciuto come esempio di finanza sostenibile dalle Nazioni Unite.
Accanto alla ricerca – con Human Technopole, l’Ospedale Galeazzi, il futuro campus scientifico dell’Università Statale e il CNR – c’è anche attenzione alla vita quotidiana, con residenze, aree commerciali, spazi pubblici e una nuova fermata ferroviaria già in funzione.
IL MODELLO MIND A PAVIA
L’esperienza di MIND non resta isolata. A Pavia è già in corso la realizzazione del Parco Cardano, un nuovo distretto dell’innovazione promosso da Università di Pavia, Regione Lombardia e Arexpo. Anche in questo caso, le proiezioni indicano un impatto economico rilevante: circa 730 milioni di euro l’anno alla piena operatività nel 2030, con oltre 2.200 posti di lavoro attivati.
UN LABORATORIO PERMANENTE
Oltre ai numeri, MIND rappresenta un’idea di futuro. Un luogo dove ricerca, formazione, impresa e sostenibilità convivono e si alimentano a vicenda. “È un laboratorio permanente – ha spiegato Valerio De Molli, CEO di The European House – Ambrosetti – in grado di generare impatto non solo economico, ma anche sociale e culturale”.
Il distretto non è solo un’eredità dell’Expo, ma un investimento strategico per l’Italia. Un esempio concreto di come una visione a lungo termine, sostenuta da un’alleanza tra istituzioni e privati, possa tradursi in valore per i territori e per le persone.